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Sinner attraversa la tempesta, quarta finale Slam del 2025: “Non me lo sarei mai immaginato”

Nella semifinale con Felix Auger-Aliassime, Jannik deve superare mille difficoltà (anche fisiche). La chiude in quattro set e si assicura il terzo capitolo Slam consecutivo con Alcaraz

di | 06 settembre 2025

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Diecimila difficoltà non fanno un solo dubbio”. Mai il dubbio che avrebbe stretto i denti in una serata piena di sofferenza; mai il dubbio che si sarebbe ‘sporcato’ la maglietta all’occorrenza; mai il dubbio che l’avrebbe giocata con il cuore e quel caparbio e speciale rifiuto della sconfitta che ha caratterizzato tutta la sua giovane carriera. Abbiamo voluto scomodare Newton per raccontare una partita di tennis che, per molti motivi diversi, rimarrà nella storia del torneo. Jannik Sinner l’ha chiusa, con un gran sospiro di sollievo, dopo 3 ore e 21 minuti di sofferenza pura contro un ottimo Felix Auger-Aliassime.
 
Il canadese ha lottato con generosità, si è procurato mille occasioni per brekkare Sinner e ha sfiorato più volte l’idea di fare il ‘colpaccio’: “Oggi Felix ha giocato davvero bene – l’analisi del match da parte del tennista azzurro - , solido di rovescio, ha servito bene e ha fatto vedere un livello altissimo. Quanto a me, credo di aver giocato un’ottima partita: abbiamo sbagliato poco, ho cercato di rispondere a più palle possibili e ho avuto anche altre chance nel quarto set per chiudere prima. Il bello dello sport sono proprio gli alti e bassi”.
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Jannik ha dovuto superare anche delle difficoltà fisiche: “Ho sentito una piccola fitta allo stomaco dopo un servizio sul 4-3 nel secondo set – racconta - . Dopo il trattamento mi sono sentito molto meglio; a un certo punto non sentivo più nulla e sono tornato a servire alla velocità normale, quindi tutto bene, nulla di cui preoccuparsi”.
 
Seconda finale consecutiva a New York, sesta a livello Slam, la quinta consecutiva, quarta su quattro in questa stagione. Il tutto ‘condito’ da 27 vittorie consecutive sul cemento a livello Major: “Sono statistiche incredibili. Non avrei mai pensato di riuscire a farlo quando sono diventato professionista, ed ora mi ritrovo qui: è fantastico – dice orgoglioso - . Cinque finali Slam consecutive sono qualcosa di grande; la costanza e il riuscire a essere sempre tra i migliori nei tornei più importanti è straordinario. Lo tengo a mente, ma allo stesso tempo mi concentro sulla giornata di domenica”.
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Nell’ultimo atto Slam della stagione troverà di nuovo Carlos Alcaraz; tra l’azzurro e lo spagnolo sarà la ‘bella’ dopo Parigi e Wimbledon: “Non pensiamo al ranking o ai titoli da difendere, penso solo che domenica ci sarà un avversario molto difficile da affrontare. Sono contento di poter giocare un’altra finale Slam e di potermi misurare contro un altro dei migliori giocatori del mondo. Credo che, per come è arrivato in finale, stia giocando un tennis incredibile. Ha migliorato molto il servizio; ora serve con più velocità e con una percentuale sempre molto alta. È molto più solido, prima magari aveva più alti e bassi, adesso è molto costante. Lo si vede anche dai risultati: arriva sempre in fondo ai tornei. Anche io sento di essere migliorato tanto: il servizio è più efficace, il gioco a rete, il movimento e la condizione fisica sono migliori. Quando abbiamo giocato qui la prima volta eravamo giovani e si tirava senza pensarci troppo. Oggi bisogna ragionare e fare aggiustamenti”.
 
Domenica per la finale degli US Open 2025 è atteso in tribuna anche Donald Trump: “Questo torneo vede sempre la presenza di tante persone importanti e noi giocatori lo sentiamo. Si tira fuori una parte di orgoglio in più, perché significa che il tennis è importante”.
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