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Soddisfazione Sinner: “Prestazione molto molto solida. Ora con Shapovalov... "

Il numero 1 del mondo ha strapazzato in tre set Popyrin. Nel terzo turno affronterà Denis Shapovalov: “E’ imprevedibile e molto talentuoso”

di | 29 agosto 2025

Jannik Sinner in conferenza stampa allo US Open

Jannik Sinner in conferenza stampa allo US Open

E’ legittimamente sereno e rilassato quando entra nella sala conferenze principale del BJK National Tennis Center. Jannik Sinner ha centrato, per la quinta volta consecutiva, il terzo turno a New York e lo ha fatto gestendo in scioltezza un avversario potenzialmente molto pericoloso come l’australiano Popyrin:È stata una prestazione molto, molto solida – dice Jannik soddisfatto - . Ho avuto la sensazione che nessuno dei due abbia servito particolarmente bene oggi; ci sono stati molti scambi da fondo campo e lì mi sono sentito abbastanza a mio agio. Sono molto felice del modo in cui ho superato questo turno”.
 
Ora il numero 1 del mondo affronterà Denis Shapovalov“E’ un giocatore pericolosissimo – l’analisi del gioco del canadese - , ha grande potenziale, serve molto bene, è molto talentuoso. Devo stare molto attento: sarà una partita tattica fino a un certo punto. È fondamentale iniziare a servire meglio, contro un giocatore così il servizio sarà molto importante. Cercherò di avere intensità da fondo campo, essere solido e spingere nel modo giusto. Devo provare a rispondere il più possibile, perché serve benissimo. Speriamo sia una bella partita”.
 
È imprevedibile – prosegue nell’analisi del gioco del mancino canadese - . Ha un grande servizio, è forte fisicamente e molto veloce, senza punti deboli nel gioco. Sa fare tutto e questo rende la sfida molto difficile. Non lo affronto da tanto tempo, quindi sarà una nuova sfida”.
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Per la seconda volta in carriera Sinner difende un titolo Slam: “Come dico sempre, io non difendo il titolo ma cerco di vincere il titolo – spiega - . In ogni torneo si parte da zero e bisogna inseguire trofei e buone prestazioni. Qui so che c’è molto in palio anche per il finale di stagione, ma il mio obiettivo è giocare al meglio e vedere cosa succede; il resto non posso controllarlo. L'esperienza australiana mi ha aiutato, ma qui ci sono situazioni diverse: le condizioni, la mentalità. Si cresce da inizio a fine stagione, quindi tutto è un po’ diverso. Sono sfide importanti, sono motivato a viverle”.
 
Inutile dire che tutti anche a New York sognano, o per meglio dire, si aspettano una finale tra l’azzurro e Carlos Alcaraz: “Carlos è un giocatore totale, lo ha dimostrato vincendo su tutte le superfici: Roland Garros, Wimbledon, e qui agli US Open – conclude Jannik - . Sa come giocare ovunque, e lo sta facendo molto bene;  non sbaglia quasi mai, ed è in grande fiducia. Nelle nostre sfide la preparazione tattica del match cambia a seconda delle superfici; ha tante soluzioni e può adattarsi a diversi stili di gioco, risolvendo molti problemi. Ci sono tanti aspetti che lo rendono difficile da affrontare, ma è bello per il tennis averlo: è uno spettacolo e la gente lo ama”.
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