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Slam

Roland Garros, Musetti parte bene: battuto Hanfmann

L'azzurro accede al secondo turno grazie al successo sul tedesco Hanfmann. Una vittoria costruita nel primo set e consolidata in modo sempre più efficace nei successivi due. "E' un onore giocare il primo singolare maschile di quest'anno sullo Chatrier. Questa è stata una vittoria speciale"

di | 25 maggio 2025

Lorenzo Musetti (getty)

Lorenzo Musetti (getty)

"Sono venuto qui con l'ambizione di andare il più avanti possibile e di provare ad alzare il trofeo, i top player fanno così". Tale dichiarazione d'intenti lanciata alla vigilia del suo esordio da Lorenzo Musetti, è stata confermata - per il momento - dal toscano nella vittoria da lui ottenuta contro il tedesco Yannick Hanfmann al primo turno col punteggio di 75 62 60. 

Sempre scivolosi i primi match, specialmente in uno Slam. I tre set al meglio dei cinque, nuove condizioni con cui dover fare i conti e quel surplus di tradizione e prestigio che sempre aleggia quando chiamati a scendere in campo su palcoscenici come il Centrale di Parigi. Musetti è riuscito a gestire tutte queste incognite con freddezza e maturità, specialmente in un primo set in cui il suo gioco ha impiegato un po' prima di sintonizzarsi su quelle che erano le condizioni di giornata e la caratura del suo rivale. Non ci sono state né fretta né presunzione nel suo tennis, ma solo pazienza e la fiducia che l'occasione in cui fare emergere la propria differenza sarebbe prima o poi arrivata. Svanita la prima, e risalito da 0-30 nel decimo game, nel successivo Musetti l'ha infine colta chiudendo il primo set in suo favore e mettendo in discesa la sua partita.

"Non è stato un primo set semplice, c'era il vento, ho faticato e non sentivo bene la palla. Poi ho migliorato il servizio e le cose sono andate meglio. Ho avvertito della pressione essendo il primo uomo a giocare sul Centrale, è un grande onore, e ne ho giocate di molto belle e questa è stata una vittoria speciale", ha dichiarato a caldo il toscano a fine match.

E così è stato. Una discesa gestita però con maturità, senza voler strafare d'improvviso ma in un continuo crescendo che ha consentito lui game dopo game di ritrovare tutte le certezze costruite sin qui nella stagione sul rosso: il servizio (5 ace e oltre l'80% di punti con la prima), l'aggressione sulla prima altrui, la discesa a rete. Il tutto concluso senza concedere alcuna palla break ad Hanfmann, concedendosi nel terzo set non poche prodezze e dando l'impressione di divertirsi. Ad un esordio non si poteva chiedere di più. "E' stato un mese incredibile, ho raggiunto tanti obiettivi ma penso che il meglio debba ancora arrivare. Credo di aver fatto un salto in avanti, anche nel ranking, sono venuto qui per dimostrarlo e spero di riuscirci"


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