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La polacca (n.8) batte in due set Samsonova (n.19) e si giocherà un posto in finale con l’elvetica, che ha eliminato con due tie-break Andreeva (n.7)
di Tiziana Tricarico | 09 luglio 2025
Con un sorriso enorme, non così usuale per lei, Iga Swiatek festeggia la sua prima semifinale sui prati di Wimbledon. Nei quarti la 24enne di Varsavia, n.4 del ranking e 8 del seeding, si è imposta per 62 75, in un’ora e 49 minuti di partita, sulla russa Liudmila Samsonova, n.19 WTA e 19esima testa di serie, mai così avanti nello Slam british, superata per la quinta volta in altrettanti confronti.
Giovedì in semifinale Swiatek troverà dall’altra parte della rete l’elvetica Belinda Bencic, n.35 WTA, anche lei mai così avanti a Church Road, che ha eliminato per 76(3) 76(2), in due ore e otto minuti, l’altra russa Mirra Andreeva, n.7 del ranking e del seeding, che lascia il Centrale con tutte le lacrime dei suoi 18 anni…. Per imitare coach Concita Martinez, trionfatrice su questi prati nel 1994, dovrà attendere ancora un po’.
Iga è in vantaggio per 2-1 nel bilancio dei confronti diretti con la 28enne di Flawil e si è aggiudicata anche il più recente, combattutissimo, disputato proprio a Wimbledon negli ottavi del 2023.
Jazda! ????
— Wimbledon (@Wimbledon) July 9, 2025
Iga Swiatek defeats Liudmila Samsonova 6-2, 7-5 to reach her first #Wimbledon semi-final ?? pic.twitter.com/AWlIo5Jsbg
Quando meno te lo aspetti, vista la sua stagione fin qui, ecco il miglior risultato a Wimbledon per Iga. A dire il vero era stato un po’ annunciato dalla finale a Bad Homburg, persa contro Pegula, proprio alla vigilia dello Slam british.
Importante perché ottenuta sui prati ma soprattutto perché la polacca non arrivava in fondo ad un torneo dal Roland Garros 2024 (quando ha vinto il suo ultimo titolo). Statistiche alla mano in questo 2025 Swiatek è 8-1 sull’erba: non aveva mai ottenuto così tante vittorie su questa superficie in un’unica stagione.
A Church Road Iga era arrivata nei quarti già nel 2023 ma aveva perso contr Elina Svitolina. Raggiungendo il penultimo la polacca è diventata la quarta giocatrice in attività a centrare almeno la semifinale in tutti e quattro i tornei dello Slam, unendosi ad altre tre giocatrici che sono o sono state numero uno del mondo: Aryna Sabalenka, Victoria Azarenka e Karolina Pliskova.
“Sono sicuramente soddisfatto del match - ha detto Swiatek in conferenza stampa -. Fin dall'inizio ho sentito di poter giocare il mio tennis e di poter tenere a bada la mia avversaria. Il secondo set è stato più equilibrato: cercavo di tenere il servizio e di chiuderlo. Ma sono felice di aver fatto il break nell'ultimo game. Anche due anni fa stavo giocando bene qui ma probabilmente non così tanto da poter arrivare in fondo. Stavolta sento di essere cresciuta come giocatrice e di aver avuto il tempo di allenarmi un po' di più. Partita dopo partita, la mia fiducia è aumentata, così da poterla sfruttare in queste fasi decisive”.
Il match. Non è partita benissimo la polacca che ha dovuto annullare una palla-break nel game d’apertura ma poi è stata inarrestabile nel resto del primo set: Swiatek ha avuto un perfetto 10 su 10 quando ha messo in campo la prima di servizio. La ex numero uno del mondo ha dominato fino al 62 42 40-0 ma sul più bello la faccenda si è complicata: Samsonova ha trovato più margine con i suoi colpi da fondo campo, ha rimontato e si è ripresa il break. Improvvisamente, il secondo set è diventato una vera e propria battaglia, con la russa che ha usato molto bene gli angoli costringendo l’avversaria a sbagliare.
Sul 5-5 Iga ha dovuto recuperare da 0-30 e ci è riuscita grazie al suo diritto. Nel dodicesimo gioco un errore di rovescio di Samsonova le ha offerto due match-point: la russa ha salvato il primo ma sul secondo Swiatek con una risposta di diritto vincente ha siglato il successo ed è diventata la prima tennista polacca a raggiungere le semifinali di Wimbledon dopo Agnieszka Radwanska (2015). Alla fine per Iga 21 vincenti a fronte di 24 errori non procurati: 16 contro 38 il bilancio di Liudmila.
Brilliant Bencic does it again ??
— Wimbledon (@Wimbledon) July 9, 2025
Belinda Bencic defeats Mirra Andreeva 7-6(3), 7-6(2) to reach her first ever #Wimbledon semi-final - and she does it in some style! ?? pic.twitter.com/KfjjZv0RrU
La 28enne di Flawil ha impiegato oltre due ore ottenere la sua 38esima vittoria in carriera contro una top ten, ma solo la seconda a Wimbledon. Nel suo primo confronto con Andreeva, che ha dieci anni in meno di lei, l’elvetica ex numero 4 del mondo ha perso il servizio solo una volta, e questo è avvenuto quando è andata a servire per chiudere il match sul 5-4 della seconda frazione.
Per Bencic è la seconda semifinale Slam della carriera dopo quella raggiunta nel 2019 allo Us Open, quando poi perse contro una Bianca Andreescu lanciatissima verso la conquista del trofeo. Stavolta contro un’altra giovanissima, Mirra, anche se nei quarti, le cose sono andate diversamente.
“Lei è così giovane e già gioca a questi livelli – ha commentato a caldo Bencic -. Ieri ho studiato molto bene come gioca per capire come affrontarla ed ha funzionato. E’ folle essere in semifinale! E anche incredibile: è un sogno che diventa realtà. Dopo aver avuto Bella [la primogenita, nata lo scorso aprile] è cambiata la ma visione della vita ed il modo in cui affronto le cose”.
Il match. Mirra ha pagato tutta l’inesperienza della giovane età (ha appena 18 anni): ha accusato la tensione non riuscendo ad essere costante ed ha continuato ad alternare cose egregie ad altre assolutamente inguardabili. E’ stata l’unica ad avere palle-break nel primo set, due nell’undicesimo game, ma non è riuscita a sfruttarle perdendo per 7 punti a 3 il tie-break più per demeriti suoi che per meriti dell’avversaria. Ha avuto un guizzo solo nella seconda frazione con l’elvetica avanti 5-4 e servizio quando ha ribaltato la situazione assicurandosi almeno il tie-break (6-5). Ma quando si è arrivati al tie-break lo ha giocato davvero male perdendolo per 7 punti a 2. Alla fine per Andreeva quasi il doppio dei vincenti rispetto a Bencic, 35 contro 20, ma anche una valanga di errori gratuiti in più, 37 contro 24.
Belinda è diventata madre di Bella ad aprile del 2024 ed è tornata in campo, senza ranking, nell’ottobre dello stesso anno. Prima di Wimbledon era già risalita al n.35 grazie soprattutto agli ottavi all’Australian Open ed al successo nel “500” di Abu Dhabi a febbraio, e nonostante il forfait al Roland Garros per un infortunio al braccio destro.
Bencic è una che sull’erba ci sa giocare: ha vinto il titolo junior proprio a Wimbledon nel 2013 e da pro si è aggiudicata il trofeo di Eastbourne nel 2015 (ed ha raggiunto altre tre finali). Prima di quest’anno ai “The Championships” si era fermata per ben tre volte negli ottavi: nel 2015 battuta da Azarenka, nel 2018 stoppata da Kerber (che poi avrebbe vinto il titolo) e nel 2022 sconfitta da Swiatek nonostante due match-point.
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