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Chi è Munar, l'ex promessa che sfida Musetti

Lo spagnolo, ex n. 3 junior cresciuto nell'Academy di Nadal, sta vivendo la sua miglior stagione nel 2025: "A 28 anni è come un nuovo inizio. Con Musetti sarà una partita difficile, ma ho già dimostrato di potermela giocare con lui"

di | 31 agosto 2025

La carica di Jaume Munar (Foto USTA)

La carica di Jaume Munar (Foto USTA)

C’è anche Jaume Munar tra le tante sorprese negli ottavi di finale dello US Open. Promessa (mancata) del tennis spagnolo sin dal debutto in Top 100 del 2018, con tanto di qualificazione alle NextGen ATP Finals, il maiorchino classe 1997 (oggi n. 44 al mondo) sta vivendo a 28 anni il miglior momento della propria carriera. E ora, a New York, giocherà per la prima volta un ottavo a livello Slam affrontando Lorenzo Musetti.

Finalista al Roland Garros junior del 2014, ed ex n. 3 di categoria, Munar si è allenato per anni a Barcellona prima di passare alla Rafa Nadal Academy, sotto l’ala del suo più famoso compaesano e seguito direttamente Salva Tomeu, grande amico dell’ex n. 1 al mondo. Sei anni fa aveva toccato il best ranking di n. 52, prima di rimanere “incastrato” per diverse stagioni tra la 60esima e la 70esima posizione, fino alla svolta di questo 2025.

Un anno iniziato con le semifinali nell’ATP 250 di Hong Kong e nell’ATP 500 di Dallas, e poi proseguito con gli ottavi raggiunti agli Internazionali BNL d’Italia, il terzo turno a Wimbledon e – appunto – la prima apparizione nella seconda settimana di un major. Il tutto sfondando giusto una settimana fa il muro della Top 50, migliorando la propria miglior classifica grazie ai quarti nel “250” di Winston-Salem.

“Per me, in momenti come questo, più che l’euforia immediata conta il ricordo di tutto ciò che ho passato per arrivare qui”, ha detto nella conferenza stampa dopo la vittoria di terzo turno, in tre set, contro il belga Zizou Bergs (n. 48). “Sono entrato molto presto nei primi 100, insieme a grandi stelle e a giocatori della mia generazione, rimanendo a lungo indietro in classifica con carenze a livello tennistico che compensavo con carattere e spirito competitivo. Un anno fa mi sono imposto che questo dovesse cambiare – ha raccontato -. Ora le cose stanno andando bene, e a 28 anni prendo tutto come un nuovo inizio”.

Jaume Munar in azione col rovescio (Getty Images)

Jaume Munar in azione col rovescio (Getty Images)

Prima di Bergs, allo US Open Munar ha sconfitto Jaime Faria (n. 117) in quattro set e in tre il n. 33 Gabriel Diallo (anche testa di serie n. 30). Ora, però, lo aspetta Musetti, battuto proprio quest’anno nei quarti di finale ad Hong Kong (dopo una maratona di più di due ore e mezza) e con un bilancio negli scontri diretti che vedono il carrarino sotto 4-1. “Mi aspetto una sfida complicata, anche con scambi lunghi: l’ho battuto diverse volte, abbiamo avuto partite incredibili come quest’anno a Hong Kong, ma anche lui mi ha superato, a Wimbledon”, ha detto Munar.

“Ho dimostrato di poter competere con lui. Questo non significa che io mi senta favorito, anche perché Lorenzo ha molta più esperienza di me in match come questo”. D’altronde, tornando al cambiamento di rotta intrapreso un anno e mezzo fa, “è il lavoro ‘da formichina’ che sta funzionando”, ha detto. “Mi sento grato per tutto ciò che mi ha portato a questo risultato. So che non lotterò per vincere Slam, ma voglio continuare a crescere senza pormi barriere”.

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