Dopo aver raggiunto la semifinale sia a Wimbledon sia al Roland Garros, ecco il primo ottavo di finale sul cemento: “La mia prima esperienza importante in uno Slam è stata l’anno scorso a Wimbledon – spiega - ; avevo già fatto vari ottavi di finale ma non ero mai riuscito ad andare oltre. Ora so meglio come affrontare le due settimane in uno Slam: so quello che serve al mio corpo, alle mie abitudini, cambiano tante cose. Lo Slam va preso partita per partita, ma ci sono molte cose da gestire, e questo lo impari solo facendolo, con l’esperienza”.
Il feeling con il cemento si costruisce giorno dopo giorno: “Sento di aver fatto molto lavoro ma c’è ancora tanto da fare – aggiunge il tennista azzurro - ; è un percorso lungo, però mi sto davvero sentendo bene in campo. Da tempo non provavo questa sensazione su questa superficie. C’è maggiore feeling con la palla, poi sono più aggressivo, specialmente con il dritto, a partire da servizio e risposta che sono i colpi chiave per giocare bene su questa superficie. Ho anche ottenuto risultati importanti—la vittoria a Napoli, la vittoria junior in Australia e la finale junior qui – ma è una questione di convinzione: devo accettare certe dinamiche, diverse rispetto alla terra o all’erba, e portarle avanti con decisione. Sono molto sensibile anche alle sensazioni di campo, sia nel match che nella settimana che precede il torneo, e avere sicurezza con pallina e condizioni mi dà fiducia. Ho fatto una settimana intensa di allenamenti e il doppio misto, sapevo dentro di me di poter fare bene e sta succedendo”.