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Slam

Musetti tra sofferenza ed estasi: “Vincere il terzo set è stato il momento chiave”

Lorenzo piega Frances Tiafoe in quattro set. Venerdì se la vedrà con Carlos Alcaraz o Tommy Paul: “Intanto domani niente sveglia… un po’ di relax è fondamentale”

di | 03 giugno 2025

Lorenzo Musetti (Getty Images)

Lorenzo Musetti (Getty Images)

Il più bel swing su terra rossa non poteva che chiudersi con (almeno) un’altra semifinale,  la seconda Slam della sua carriera, la prima sulla terra battuta del Roland GarrosLorenzo Musetti si mette la mano sul volto, una esultanza contenuta per una partita nella quale non sono mancati momenti difficili: “E’ stato un match complicato, giocato in condizioni non facilissime - il tennista toscano analizza così la sfida a Frances Tiafoe - c’era molto vento, non era facile fare le scelte giuste e trovare il feeling con la palla”.
 
Vincere il terzo set ha rappresentato la svolta del match, il momento di maggiore difficoltà in cui Musetti è riuscito a trovare la chiave per mettere una distanza decisiva con il generoso e ispirato statunitense: “Quel set è stato una battaglia – racconta -  ho cercato dentro di me le energie per portarlo a casa, e vincerlo poi mi ha dato le motivazioni e un po’ di energia extra per aiutarmi a prendere l’ultimo set”.
Siamo italiani, siamo eleganti”. Lorenzo scherza quando Alizé Cornet, nell’intervista in campo a caldo gli chiede di quello stile di gioco unico... uno stile di gioco che mai il suo storico coach Simone Tartarini ha voluto fargli cambiare.
 
Lorenzo e Simone, un rapporto unico che va oltre il campo da tennis: “Il nostro rapporto è nato tantissimo tempo fa – spiega – abbiamo fatto tutta la gavetta possibile insieme, abbiamo attraversato tutti i passaggi, da bambino a ragazzino, da ragazzo a uomo, tutte le fasi della vita. Siamo sempre stati insieme e sempre uniti, e questa è la nostra forza. È bello condividere questo percorso con persone che realmente mi vogliono bene e che ci sono anche quando le cose non vanno per il verso giusto. Abbiamo vissuto molti bassi, ma lui c’è sempre stato, mi ha tenuto su la testa quando stavamo attraversando dei momenti bui e mi ha riportato con i piedi per terra quando invece ce c'era bisogno”.
 
Simone, un pezzo di famiglia per Lorenzo Musetti. L’altra parte di famiglia, invece, è rimasta in Italia e il primo pensiero è proprio per Veronica, per il piccolo Ludovico e per il bimbo in arrivo: “Anche se non sono qui, questo risultato è per loro”.
Domani Lorenzo osserverà un giorno di riposo: “Una giornata di relax è fondamentale per svagare un po’ la mente e per staccare la spina – conclude - . Avere due giorni a disposizione prima della semifinale è buono e bisogna sfruttarlo. Niente sveglia e se possibile vado a fare un giretto a Parigi, lo faccio volentieri è una città affascinante che mi piace e in cui torno sempre volentieri. Poi la sera la solita partita a burraco…. non vinco una mano di recente. Ma oramai porta bene, quindi farò vincere Dodo (il manager, ndr), come al solito”.

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