

L'entrata nel ranking Wta nell'ormai lontano 2013, le top 100 nel 2019, poi le migliori 30. Quest'anno la prima vittoria in un WTA 1000 e la prima finale Slam al Roland Garros. La storia di Jasmine Paolini è un percorso (fatto prima a Tirrenia, poi con coach Furlan) che è un esempio per ogni collega
09 giugno 2024
Da lunedì, l'Italia avrà una nuova Top 10. E' Jasmine Paolini che, alle origini italiane del papà, Ugo, unisce quelle polacco/ghanesi della mamma Jaqueline. La sua storia è un esempio: ripercorriamone le tappe principali.
Nata a Castelnuovo di Garfagnana ma cresciuta a Bagni di Lucca, ha debuttato nel circuito professionistico a livello ITF nel 2011.
Allenata dal 2015 dall’ex n. 19 del mondo Renzo Furlan, ha giocato la sua prima partita in un main draw WTA nel 2017 a Bastad, in Svezia, perdendo contro la spagnola Suarez Navarro. L'anno successivo ha vinto il suo primo match WTA a Bogotà e raggiunto il primo quarto di finale nel circuito maggiore a Praga, dove ha sconfitto l'allora numero 15 del mondo Daria Kasatkina. Ha chiuso la stagione da numero 180.
Il 2019 è il primo anno di svolta della sua carriera. Raggiunge i quarti a Guangzhou e Palermo, la semifinale al 125 di Karlsruhe e conquista tre titoli ITF: a Brescia (60 mila dollari), a Curtiba (25 mila) e a Tokyo (100 mila), un risultato che le apre le porte della Top 100.
Comincia il 2020 al numero 94; un anno dopo, il 31 gennaio 2021 entra in Top 50. E' l'inizio di un anno di prime volte, in cui festeggia il primo titolo WTA in singolare a Portoros e in doppio ad Amburgo, oltre al successo nel WTA 125 di Bol. Inoltre per la prima volta, nel 2021 gioca in main draw tutti i quattro tornei dello Slam.
L'ascesa continua nel 2022. A Indian Wells, elimina al secondo turno l’allora n.3 del mondo Aryna Sabalenka, centrando il suo primo successo contro una Top 10. Raggiunge la finale a Cluj-Napoca, gioca due semifinali consecutive a Palermo e Varsavia, i quarti a Lione, Portorose e Parma.
Paolini story, dal primo punto al primo trionfo a Roma
Nel 2023, grazie alle finali raggiunte ai Wta 125 di Firenze e Makarska, entra per la prima volta tra le prime 50 della classifica mondiale, al n. 42. A ottobre, poi, è per la prima volta in Top 30 dopo la finale a Monastir.
Quest'anno, poi, la sua carriera prende velocità. Gioca il primo ottavo di finale Slam all'Australian Open, e lo perde contro la russa Kalinskaya. A Dubai vince il secondo e più prestigioso titolo WTA a Dubai, battendo in finale la stessa Kalinskaya. Così fa il suo ingresso in Top 20. Raggiunge poi gli ottavi a Indian Wells, i quarti a Stoccarda, gli ottavi a Madrid, battuta da quella Mirra Andreeva contro cui spera di prendersi la sua rivincita al Roland Garros. Arrivano anche grandi gioie in doppio con Sara Errani, come il titolo agli Internazionali BNL d'Italia.
Al Roland Garros si è arresa alla superstar Swiatek, più giovane giocatrice con quattro Roland Garros all'attivo. Ha raggiunto anche la finale in doppio con Sara Errani, ma si sono fermate contro Coco Gauff e Katerina Siniakova. Quinta italiana in Top 10 dopo Francesca Schiavone, Flavia Penetta, Sara Errani e Roberta Vinci, è in piena corsa per un posto alle WTA Finals di singolare e di doppio.
E' una delle protagoniste anche della nazionale di Billie Jean King Cup. Ha esordito in maglia azzurra il 12 febbraio del 2017 a Forlì, vincendo in doppio con Martina Trevisan, contro le slovacche A.Schmiedlova/R. Sramkova. Finora ha disputato 13 sfide in nazionale giocando 13 match in singolare (6 vittorie, 7 sconfitte) e 8 in doppio (2/6). E' stata protagonista del percorso fino alla finale della scorsa edizione, la prima per l'Italia dal 2013.
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