Non è arrivato ‘l’oro’ ma per Jasmine Paolini e Sara Errani si chiude un Roland Garros speciale, che traccia un solco di confine significativo tra il ‘prima’ e il ‘dopo’. La finale in singolare persa con la dominatrice del tennis femminile e la finale di doppio persa con due campionesse Slam, non tolgono valore al percorso parigino di Jas e Sara che, dopo il trionfo di Roma, hanno confermato di essere una delle più belle realtà del mondo in questa specialità. “Sono state tre settimane lunghe e intense – dicono dal tavolo della sala conferenze principale del Roland Garros - , dobbiamo essere soddisfatte di quello che siamo riuscite a fare. Certo, in questo momento c’è l’amarezza per la finale persa, è difficile da digerire, ma continueremo a provarci anche perché stiamo crescendo e stiamo facendo delle esperienze che torneranno utili nella seconda parte di stagione”.
La potenza della Gauff e la qualità della Siniakova, pluricampionessa Slam in questa specialità, hanno reso particolarmente complicata questa finale: “Noi oggi eravamo un po’ stanche e poco lucide – spiega Sara - , forse eravamo un po’ scariche fisicamente, in particolare Jas ha speso tantissimo, giocare singolo e doppio ti toglie molte energie nervose ed è difficile essere sempre al 100%. Ci sono stati scambi duri e fisicamente avremmo dovuto essere più brillanti ed essere sempre piazzate bene. Ora è difficile da accettare, ma abbiamo fatto del nostro meglio e in un paio di giorni saremo fiere. Oramai siamo vicine alle migliori”.
Non ci sono commenti