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Cocciaretto, la magia continua a SW19: “Qui sono felice"

Per la seconda volta in carriera Elisabetta centra il terzo turno a Wimbledon: “Sofia (Goggia) mi ha scritto dopo il match, sta vedendo tutte le mie partite, e ne sono felice”

di | 03 luglio 2025

Una buffa espressione di Elisabetta Cocciaretto (foto Getty Images)

Una buffa espressione di Elisabetta Cocciaretto (foto Getty Images)

Un emoji a forma di pollice su whattsapp; questo è il massimo che papà Cocciaretto concede a Elisabetta dopo le belle prestazioni di Wimbledon. “Quando invece prendo un bel voto all’Università fa una festa”, racconta la tennista azzurra che, per la seconda volta in carriera, accede al terzo turno dello Slam londinese. Racconta e ride felice, palleggiando tra tennis e studio, come se le vittorie su Pegula al primo turno e Volynets al secondo turno fossero la cosa più normale del mondo.
 
“Sofia Goggia mi ha scritto dopo il primo match e dopo quello di oggi – racconta - , sta vedendo tutte le mie partite e ne sono felice. Dopo i primi mesi della stagione un po’ complicati non vedevo l’ora di tornare a giocare su erba. Ero indecisa se andare a Bari, ma ho pensato alla gioia che provo quando arriva questo momento dell’anno e ho preferito giocare subito su questa superficie. Mi piace tutto di questo torneo, l’eleganza, l’atmosfera... qui è un’altra cosa! Mi sto godendo tutto”.
 
Il match con la statunitense è un assolo, 60 64, ma dal suo box arrivano incessanti gli incoraggiamenti e un consiglio: “Camminare attraverso la palla – la Cocciaretto spiega le parole di coach Scolari - , me lo dice perché io tendo a fermare troppo i piedi e non colpire andando verso la palla. Giocando così vicina al campo devo spingere, camminare attraverso la palla appunto, e imprimere un po’ di pesantezza alla palla. Invece a volte tendo a bloccarmi, così la palla rallenta e le mie avversarie hanno più tempo per fare il loro gioco. Il tabellone? Non lo guardo mai… mi ero fermata al primo turno in realtà! – e le scappa una risata - Alla fine ogni partita è storia a sé, si è visto in questi giorni. Siamo umane, tutte con due braccia e due gambe e puoi vincere o perdere con tutte”.
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Scolari le parla dal box, e lei parla a sé stessa: “Sono come Mattia (Bellucci), parliamo sempre – spiega - . Ci conosciamo da quando siamo piccolissimi, forse è quello che conosco meglio sul tour. A Eastbourne abbiamo passato molto tempo insieme e ho scoperto che siamo molto molto simili. Non stiamo mai zitti in campo, ora però io sono più positiva, più fiduciosa e meno severa con me stessa”.
 
In questi giorni a Wimbledon il tema salute mentale è tornato di attualità e le parole di alcuni protagonisti hanno scosso l'ambiente: “In questi casi penso sempre alla mia famiglia e ai sacrifici che hanno fatto mio nonno, mia nonna, mia zia e i miei genitori - dice - . Anche io ho perso tante partite, lo sconforto ci sta ma bisogna accettare e convivere con il fatto che le cose possano andar male. La vita è dura per tutti ma dobbiamo apprezzare quello che si ha. Anche io sono stata sveglia tutta la notte per una sconfitta, perché è la mia passione e il mio lavoro e perché ci tengo. Ma il giorno dopo sono tornata ad allenarmi. Bisogna guardare anche altri contesti, i problemi veri sono altri. Per questo amo vedere anche lontano dal campo da tennis, perché credo che arricchiscano come persona e di conseguenza ti rendono un po’ più sereno. Ho 24 anni, ho tante amicizie, amo passare del tempo con le mie amiche storiche, studiare… Vedo tanti ragazzi che hanno solo il tennis, ma questa è una bolla e la vita è diversa”.
 
A proposito di studio: “Lo faccio per un arricchimento mio personale – conclude - , studiare mi è sempre piaciuto e a fine carriera me lo ritroverò. Ma in questo momento non ci penso, ho 24 anni e spero in una carriera lunga. Per adesso penso a finire l’università, soprattutto per mio padre… il mio numero 1”.

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