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Jas e Parigi, un anno dopo: “Tanta fiducia ed esperienza in più”

Nella consueta conferenza alla vigilia del torneo Paolini, quarta favorita del seeding, reduce dal doppio trionfo romano, ha parlato di quanto è cambiata rispetto a un anno fa ed ha ribadito il suo pensiero sui casi di Sinner e Swiatek

di | 23 maggio 2025

L'esultanza di Jasmine Paolini (foto FITP)

L'esultanza di Jasmine Paolini (foto FITP)

Riavvolgendo il nastro, negli ultimi dodici mesi sono cambiate tante cose per Jasmine Paolini: due finali Slam (la prima proprio al Roland Garros seguita a ruota da quella a Wimbledon), un oro olimpico in doppio (con Sara Errani), doppia qualificazione alle WTA Finals, vittoria della BJK Cup e da ultimo il trionfo agli Internazionali BNL d’Italia a Roma, sia in singolare che in doppio. Rispetto ad un anno fa le aspettative sono un “tantino” aumentate: “È fantastico tornare qui. È un luogo speciale: abbiamo giocato anche le Olimpiadi qui. Quindi è bellissimo esserci di nuovo. E sì, mi sto godendo il momento”, ha esordito l’azzurra, quarta favorita del seeding.

Tra sabato e domenica scorsa la 29enne di Bagni di Lucca ha vissuto un momento incredibile a Roma: nemmeno il tempo di goderselo, però, che bisogna impegnarsi in una impresa ancora più difficile, perché il circuito del tennis non si ferma mai…: “Più tempo per godermi il successo al Foro? Non lo so. Penso che siamo abituati e che il tennis è così. Forse mi sarebbe piaciuto, sì. Ma allo stesso tempo sono felice di tornare di nuovo a competere. Mi piace competere: quindi è bello avere un altro torneo, un'altra possibilità. È allo stesso tempo una cosa positiva e negativa: se perdi, hai un'altra possibilità; se vinci, forse potrebbe essere meglio avere più tempo per apprezzarlo. Ma penso comunque che sia bello avere tornei e possibilità di scendere in campo”.

Il Presidente FITP Angelo Binaghi premia Jasmine Paolini, campionessa nel singolare femminile agli IBI25 (foto FITP)

Il Presidente FITP Angelo Binaghi premia Jasmine Paolini, campionessa nel singolare femminile agli IBI25 (foto FITP)

A maggio 2024 proprio da Parigi è cominciata una corsa pazzesca con le due finali Slam, le prime in carriera, raggiunte back-to-back. Ora Paolini si sente una tennista diversa, sicuramente cresciuta: “L’anno scorso ho fatto molte esperienze che mi hanno aiutato parecchio. Sono cresciuta molto, credo. Ma come dico sempre, ogni torneo è diverso. Si può giocare male o si può giocare bene. Può cambiare molto. Penso che l'ultimo anno mi abbia dato così tanta fiducia che non devo dimenticarmene, ma devo continuare a impegnarmi per cercare di entrare in campo ogni volta, qui o in ogni altro torneo, con questa esperienza cercando di conservare questa fiducia. Allo stesso tempo, però, so che non è facile confermarsi in ogni torneo”.

Tutta la gioia di Jasmine Paolini (foto Getty Images)

Tutta la gioia di Jasmine Paolini (foto Getty Images)

Come già accaduto al Foro Italico, interrogata sui casi di Sinner e Swiatek, ha ribadito il suo pensiero: “Certo che abbiamo paura che possa capitare anche a noi. Ho sempre prestato molta attenzione alla mia routine quotidiana, ma ora si ha la sensazione di essere più vulnerabili. Perché, sai, dopo quei casi, lo vedi come un problema reale, e fa un po’ paura. Dobbiamo controllare molte cose: stiamo cercando di fare del nostro meglio. Ma allo stesso tempo, come ho detto anche a Roma, è positivo che la WADA stia cambiando le regole. Sarebbe stato meglio se fosse stato un po' prima del 2027, forse. Stiamo facendo un passo in avanti, e questo è un bene per tutti noi, perché può succedere a tutti noi. Siamo sempre in viaggio e non è facile controllare tutto. Stiamo facendo del nostro meglio e speriamo che non succeda più a nessuno”.


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