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Cocciaretto-Parigi, questione di feeling: “Vittoria di personalità, qui c’è sempre un ambiente magico”

La marchigiana strapazza la lucky loser statunitense Taylor Townsend e mette alle spalle un periodo complicato: “Mi sono ritrovata”. Nel secondo turno troverà la Alexandrova  

di | 26 maggio 2025

Elisabetta Cocciaretto esulta (foto FITP)

Elisabetta Cocciaretto esulta (foto FITP)

Il punto del match lo ha messo a segno sull’imbrunire. E lo ha fatto con autorità, posizionando il primo importante tassello di questo suo Roland Garros 2025. Non un impegno banale per Elisabetta Cocciaretto, che proprio su questi campi, 12 mesi fa, aveva ottenuto il miglior risultato della carriera a livello Slam (il quarto turno): “Qui c’è un ambiente magico – dice emozionata – gioco sempre molto bene a Parigi, mi piacciono le condizioni e i campi, che non sono né troppo veloci né troppo lenti. La partita della vita? Si, la giocherei qui, sul Suzanne Lenglen per esser precisi… mi piace troppo!”.
 
Ma torniamo al match d’esordio; la sfida con la lucky loser statunitense Townsend si è messo subito sui binari giusti: “Curioso, sono tre anni di fila che faccio l’esordio il lunedì serale contro una mancina – racconta -. Lei è sempre ostica e pericolosa, in modo particolare al servizio. Ma io amo giocare di sera, il campo è più lento e stando più vicina riesco a contrattaccare e ad esprimermi al meglio. Inoltre, credo di aver servito molto bene e di essere stata sempre molto aggressiva. Sono contenta, la definirei una vittoria di personalità”.
Elisabetta Cocciaretto (foto FITP)

Elisabetta Cocciaretto (foto FITP)

Nel secondo turno Elisabetta affronterà la Alexandrova, la russa testa di serie numero 20, autrice dell’eliminazione di Lucia Bronzetti: “E’ una che spinge molto – spiega-tira forte e so che sarà una partita difficile, ma con i miei mezzi so anche che posso metterla in difficoltà”.
 
Un anno fa Elisabetta qui disputava per la prima volta in carriera il quarto turno in uno Slam… l’avvicinamento ad una ‘cambiale’ così pesante si è fatto sentire: “Ci ho pensato, lo ammetto – dice con sincerità – , ma se devi difendere un risultato è perché vuol dire che hai fatto qualcosa di buono. Ci ho pensato di più il mese scorso, adesso paradossalmente non più. Mi sono resa conto di aver sbagliato, mi sono attaccata a questo aspetto più che pensare a quello che realmente dovevo fare sul campo. Sono stati mesi complicati, ho fatto tanta introspezione e adesso ho ritrovato la quadra di tutto. Mi sto ritrovando e questa partita è stata il frutto del lavoro fatto”. E allora Eli, possiamo definirlo un nuovo inizio stagione? “Assolutamente si!”.

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