Il primo ricordo che Mattia Bellucci ha degli US Open risponde al nome di Andy Roddick. Il feeling del tennista azzurro con il torneo di New York parte da lontano, da quando piccolissimo davanti alla tv seguiva le gesta dell’ex numero 1 del mondo: “Roddick mi faceva impazzire – racconta in conferenza stampa – , ricordo distintamente le sue scarpe con la bandiera a stelle e strisce. Questo torneo mi piace moltissimo, se dovessi scegliere tra Wimbledon e US Open non saprei… siamo lì, è un ballottaggio per il primo posto”.
Per il secondo anno consecutivo Bellucci ha superato il primo turno agli US Open, e anche se la partita è terminata con il ritiro del suo avversario (il cinese Shang), le indicazioni raccolte sono numerose e lo aiuteranno per il prosieguo del torneo: “Vincere così non è ciò che un atleta spera su un palcoscenico del genere – dice - ; l’approccio alla partita mi aveva un po’ deluso ma sono soddisfatto della reazione nel terzo set, un passo avanti rispetto al secondo e anche al primo. Gestire partite come quella di oggi, caratterizzate da una partenza così complicata, mi dà nuovi spunti e sicuramente il mio obiettivo è cambiare questo trend”.
Dopo il tie break del primo set, Mattia nel secondo parziale è andato sotto per 5-0 in un baleno: “Lì ho pagato quello che era accaduto nel primo set – spiega - , credo di aver speso troppe energie per chiudere il primo set rimontando, e nella seconda metà del secondo set lui ha giocato bene. Ho cercato di rimanere attaccato e, anche essendo sotto 5-0, ho investito un paio di game per provare a rientrare nel ritmo, cosa che si è rivelata utile a inizio terzo. Da quel momento la situazione è migliorata, sono stato più efficace nei colpi e ho accettato di portare la partita per le lunghe. Ho visto l’avversario dolorante già dall’inizio del primo set, ma ho cercato di non farci particolare attenzione”.