

Rivivi il match d'esordio di Jasmine, quarta favorita del seeding e finalista nel 2024 (prima azurra ad arrivare in fondo ai The Champioships), contro la lettone, ex n.11 del mondo, in tabellone grazie al ranking protetto
di Tiziana Tricarico | 30 giugno 2025
Esordio positivo ma non troppo convincente per Jasmine Paolini a Wimbledon, terzo Slam stagionale di scena sui campi in erba dell’All England Lawn Tennis Club (montepremi record: 53,5 milioni di sterline). La 29enne di Bagni di Lucca, n.5 del ranking e quarta favorita del seeding, finalista dodici mesi fa, ha battuto in rimonta per 26 63 62, dopo un'ora e 51 minuti di lotta, la lettone Anastasija Sevastova, attualmente n. 402 del ranking (ma arrivata a ridosso dell’élite mondiale, n.11, ad ottobre del 2018) dopo un paio di stagioni perse per la maternità prima e per un serio infortunio al ginocchio. Per "Jas" si è trattato del terzo successo in altrettante sfide con la 35enne di Liepaja.
Paolini ha chiuso con 30 vincenti e 44 errori gratuiti: 7 contro 27 il bilancio di Sevastova.
Mercoledì al secondo turno Paolini troverà dall'altra parte della rete la russa Kamila Rakhimova, n.80 WTA, che si è imposta - anche lei in rimonta - per 57 63 62, dopo una battaglia di oltre due ore, sulla giapponese Aoi Ito, n.108 del ranking.
L'azzurra ha vinto in due set l'unico precedente con la 23enne di Ekaterinburg, disputato al secondo turno dell'ITF da 100mila dollari di Les Franqueses del Valles (cemento) nel 2022.
Paolini b. Sevastova 26 63 62
Deve recuperare da 15-30 Jasmine, ma con lo schiaffo di diritto al volo archivia questo esordio a dir poco problematico. GAME, SET, MATCH!
Paolini c. Sevastova 26 63 5-2
Con un ace e un diritto lungolinea “Jas” risolve la pratica sesto game marciando spedita verso il traguardo (5-1). Arriva il match-point ma Sevastova lo gioca benissimo cancellandolo: con un diritto in rete della lettone arriva un secondo match-point ma ancora si salva la 35enne di Liepaja. E poi giocando di fino Anastasjia si prende un altro game
Paolini c. Sevastova 26 63 4-1
La lettone con tanto coraggio si riprende uno dei due break (3-1) ma la difficoltà negli spostamenti resta. Con un diritto lungolinea, però, Jasmine si riprende il doppio-break ristabilendo le distanze
Paolini c. Sevastova 26 63 3-0
Può giocare a braccio libero oramai Jasmine che tiene l turno di servizio a “quindici” confermando il vantaggio (2-0). Sevastova fa quel che può ma è estremamente limitata negli spostamenti laterali, e finisce per concedere un secondo BREAK!
Paolini c. Sevastova 26 63 1-0
Ed infatti arriva il “medical time out” per Anastasja (problema alla parte bassa della schiena) che esce dal Court 2 prima dell’inizio della frazione decisiva. Alla ripresa la lettone non si muove quasi più e Paolini si prende il BREAK! a zero
Paolini c. Sevastova 26 63
Si è finalmente sbloccata - almeno si spera - l’azzurra, che alla seconda palla utile pareggia il conto SET! E se osservasse con attenzione dall’altra parte della rete vedrebbe un’avversaria che sembra devastata dalla fatica e dal caldo, davvero anomalo per Wimbledon
Paolini c. Sevastova 26 5-3
Nemmeno il vantaggio tranquillizza Jasmine che con l’ennesimo errore di rovescio concede una chance per il contro-break e poi anche il BREAK! con un rovescio che stavolta finisce fuori (4-3). Con un lungolinea di diritto, però, Paolini si riprende il BREAK! addirittura a zero
Paolini c. Sevastova 26 4-2
Con una prima robusta l’azzurra cancella una palla-break nel quinto gioco e poi, con un cross di rovescio che prende un pezzettino di riga, tiene un turno di battuta da 12 punti e resta avanti (3-2). Adesso la lettone sbaglia qualcosa in più, anche con il suo colpo migliore, il rovescio: e proprio un rovescio in rete di Sevastova confeziona il BREAK! per l’azzurra
Paolini c. Sevastova 26 2-2
Tiene il servizio “Jas” e torna avanti, cosa che nel match le era accaduta soltanto dopo il primo game (2-1). Ma Anastasjia, anche se un po’ meno brillante e nonostante un doppio fallo resta agganciata
Paolini c. Sevastova 26 1-1
Inizia con un doppio fallo il secondo set Jasmine che sembra attanagliata dalla tensione: del resto difendere i punti della finale raggiunta lo scorso anno non è certo una roba facile. Arrivano subito tre palle-break per Sevastova, che sulla seconda disegna il campo, chiude appoggiando la volée e firma il BREAK! (0-1). Paolini prova a scuotersi e si procura due palle per il contro-break: la prima la cancella Anastasjia con una prima al corpo, la seconda la spreca l’azzurra. La lettone mette in rete due rovesci su altrettante opportunità di allungare e con un dritto incrociato nell’angolo Jasmine si procura un’altra palla per il contro-break sulla quale la lettone commette un doppio fallo. BREAK!
Paolini c. Sevastova 2-6
Sevastova fa il suo, che significa non dare mai due palle uguali all’azzurra che in questi primi game dimostra una propensione marginale all’errore piuttosto alta (2-4). Sbaglia anche tanto Jasmine che continua a sbagliare tanto, troppo, e concede un secondo BREAK! (2-5). Paolini sembra pendsare che il set sia già finito: ed infatti termina. SET!
Paolini c. Sevastova 2-3
Arriva immediata la reazione di Jasmine che si procura subito una chance per il contro-break sulla quale, però, sotterra il diritto in rete ed è la lettone a confermare il vantaggio grazie al diritto “ballerino” dell’azzurra (1-3). Paolini tiene un turno di servizio a zero e resta in scia
Paolini c. Sevastova 1-2
Parte bene Jasmine: gioca profondo, fa muovere la sua avversaria e concede un solo “quindici” (1-0). La velocità dei colpi dell’azzurra sembra un po’ troppo elevata per la lettone che concede una palla-break già nel secondo game ma la annulla: con un gran diritto Paolini sene procura una seconda ma poi manda lungo il rovescio. E in qualche modo Anastasjia si tira fuori dalla buca (1-1). Non solo, ma grazie anche ad un gran drop-shot di rovescio e a qualche errore di una Jasmine un po’ frettolosa è lei nel terzo game a trasformare la prima palla-break e a passare in testa. BREAK!
E’ l’ottava partecipazione, la quinta nel tabellone principale per Jasmine Paolini. Nel 2024 la 29enne di Bagni di Lucca, che non aveva mai vinto un match di main draw sui prati di Church Road, improvvisamente ne ha messi in fila sei arrivando in finale - prima tennista italiana a riuscire nell’impresa - e cedendo in tre set solo alla ceca Krejcikova.
Per lei, n.5 del ranking e quarta favorita del seeding, reduce dalla semifinale di Bad Homburg, esordio contro la lettone Anastasija Sevastova, attualmente n. 402 del ranking (ma arrivata a ridosso dell’élite mondiale, n.11, ad ottobre del 2018) dopo un paio di stagioni perse per la maternità prima e per un serio infortunio al ginocchio poi, alla nona presenza nel main draw di Wimbledon dove non è mai andata oltre il terzo turno, raggiunto nel 2021. L’azzurra si è imposta molto nettamente in entrambe le sfide precedenti con la 35enne di Liepaja, al primo turno sulla terra di Roma nel 2020 e al primo turno delle qualificazioni sul cemento di Cincinnati nel 2021.
La vincente di questo match troverebbe poi al secondo turno o la russa Kamila Rakhimova, n.80 WTA, o la giapponese Aoi Ito, n.108 del ranking.
Il percorso ipotetico della numero uno d’Italia prevede al terzo turno la giovane ceca Noskova (30esima testa di serie), anche lei semifinalista a Bad Homburg. Negli ottavi poi la statunitense Anisimova (n.13) o magari la mancina brasiliana Haddad Maia (n.21), che Jasmine ha battuto nei quarti sui prati tedeschi: quindi nei quarti potrebbe trovare la cinese Zheng Qinwen (n.5), ancora da inquadrare su questa superficie, oppure la russa Shnaider (n.12) o l’altra lettone Ostaopenko (n.20), ed in semifinale la sfida con la regina del tennis mondiale Sabalenka o magari con la campionessa di Wimbledon 2023, la ceca Vondrousova.
Non ha iniziato benissimo “Jas” lo swing sui prati perdendo negli ottavi (per lei l’esordio) a Berlino, ma già a Bad Homburg è andata molto meglio fermandosi solo in semifinale contro Swiatek. Il suo bilancio complessivo in stagione è di 27 vittorie a fronte di 11 sconfitte. Il miglior risultato il trionfo agli Internazionali BNL d’Italia a Roma, terzo trofeo della carriera (il secondo da “1000”).
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