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La polacca, n.2 del ranking e del seeding, campionessa nell’edizione del 2022, lascia appena quattro giochi alla russa, n.12 WTA e 13esima testa di serie. E decide di allenarsi ancora un po’. Nei quarti ritroverà la statunitense Anisimova (n.8)
di Tiziana Tricarico | 01 settembre 2025
Tutta la grinta di Iga Swiatek (foto Getty Images)
Jannik fa scuola. S2 la partita va veloce e non sei soddisfatto del tuo rendimento via subito ad allenarsi. E così, pochi secondi dopo aver concluso per 63 61 il suo match contro contro Ekaterina Alexandrova, n.12 WTA e 13esima testa di serie, negli ottavi dello US Open, Iga Swiatek, n.2 del ranking e del seeding, era al cellulare. Non per chattare con parenti o amici, ma per trovare il modo per allenarsi ancora un po' dopo un match a senso unico durato appena 64 minuti. “Ho chiesto [al mio coach] di prenotare dieci minuti di campo di allenamento, se possibile”, ha ammesso la 24enne di Varsavia con una risata durante l'intervista in campo.
Sulla carta, l'incontro era potenzialmente difficile. Swiatek era in vantaggio 4-2 negli scontri diretti ma sul cemento all'aperto era Alexandrova ad essere avanti per 2-1. Inoltre, la 30enne di Celjabinsk aveva raggiunto il “best” dopo aver raggiunto la finale di Monterrey la scorsa settimana ed aveva concesso solo dieci game in tre partite per arrivare al quarto turno.
Swiatek sta vivendo un'estate straordinaria, avendo conquistato i titoli di Wimbledon e Cincinnati, ha ora vinto 18 delle ultime 19 partite: la prima settimana a New York, però, non è stata facile per lei, che al secondo turno è stata costretta al terzo set dall’olandese Lamens e che nel terzo ha dovuto recuperare da 1-5 nel primo set contro la russa Kalinskaya, 29esima testa di serie.
Alexandrova ha vissuto la migliore stagione della sua carriera nei tornei dello Slam, raggiungendo gli ottavi in ognuno degli ultimi tre, ma non è ancora riuscita raggiungere i quarti. Anche la polacca ha vissuto il suo anno più costante negli Slam, centrando almeno i quarti in tutti i primi tre. La ex numero uno del mondo è la giocatrice più giovane ad aver raggiunto questo traguardo dopo Maria Sharapova, che nel 2005 aveva 18 anni. Complessivamente, Swiatek ha raggiunto 13 quarti Slam: tra le giocatrici ancora in attività, solo Venus Williams (39), Azarenka (18) e Sabalenka (14) hanno fatto di meglio.
A differenza delle due partite precedenti, Iga non ha commesso quasi nessun errore, mettendo a referto 21 vincenti, tra cui 7 ace, e solo 13 errori non forzati. Non sorprende che, dopo il match, abbia dichiarato di essere molto soddisfatta dell'“intensità e concentrazione” che è riuscita a mantenere. “Mi sentivo davvero nella mia bolla, nella mia confort zone - ha aggiunto -. A volte ho preso decisioni rischiose e penso di aver spinto tanto per ottenere il punto”.
Il rovescio lungolinea di Swiatek è stato fondamentale in una serie di momenti salienti e la polacca ha ceduto il servizio solo una volta, nel secondo game del primo set, a causa di un paio di doppi falli. Alexandrova, invece, non è riuscita a mettere in campo il gioco potente che le ha permesso di conquistare 38 vittorie in stagione. Nonostante abbia tenuto nei primi sei giochi, sul 3-3 nel primo set Ekaterina ha mandato in rete un facile diritto a campo aperto. Due game dopo, ha concesso il primo set con due doppi falli consecutivi e un drop-shot finito in rete. La russa ha vinto solo un altro game nella partita, commettendo un altro doppio fallo e portandosi sul 5-1 nel secondo set. Nell’ultimo gioco Swiatek ha resistito a una serie di potenti risposte di Alexandrova, salvando tre palle-break e convertendo il suo primo match-point con un altro vincente di rovescio lungolinea.
L'esultanza di Amanda Anisimova (foto Getty Images)
Nei quarti Swiatek ritroverà dall’altra parte della rete Amanda Anisimova, “asfaltata” con un doppio “bagel” in finale a Wimbledon un paio di mesi fa. Nella notte italiana la statunitense, n.9 del ranking ed 8 del seeding, ha sconfitto per 60 63, in un’ora e un quarto di gioco, la mancina brasiliana Beatriz Haddad Maia, n.22 WTA e 18esima testa di serie, centrando per la quarta volta i quarti in uno Slam (Roland Garros 2019 e Wimbledon 2022 e 2025 le precedenti), ma per prima volta a New York.
“È stato fantastico tornare su questo campo - ha detto Anisimova, che ha messo a referto 27 vincenti contro i 5 della sua avversaria -. Erano alcuni anni che non giocavo qui e l'atmosfera è incredibile”.
Dalla sconfitta in finale a Wimbledon Amanda aveva attraversato un momento un po’ complicato ottenendo solo due vittorie in due tornei. Ma la delusione è diventata un ricordo sfocato da quando è arrivata a New York. Contro Haddad Maia è filato tutto liscio grazie ad un avvio veloce che ha sorpreso e destabilizzato la giocatrice brasiliana: Anisimova ha centrato il break nel primo game e da lì in poi ha accelerato il ritmo. Non ha mai dato alcuna possibilità alla 29enne di San Paolo servendo bene e martellando con rovesci precisi e profondi.
La brasiliana ha vinto solo 10 punti in un primo set in cui ha subito due break e ha visto Anisimova realizzare il 77% dei punti con la prima. Il secondo parziale è stato più combattuto, con la statunitense chiamata a dare il meglio di sé per ottenere il suo miglior risultato in carriera allo US Open. Haddad Maia ha subito nuovamente un break all'inizio ma poi ha recuperato, dopo aver perso sette game consecutivi. L’americana ha però subito ribaltato il risultato, salvando una palla-break nel quarto game e, nonostante la grinta della brasiliana, ha chiuso il discorso nel nono gioco.
“Siamo agli ottavi di finale ed è normale essere nervosi, soprattutto contro una avversaria così forte come Bia - ha aggiunto la 24enne di Freehold, New Jersey, che ha convertito 6 delle sue 18 palle-break -. Bisogna rimanere mentalmente molto forti. Adoro giocare sui grandi palcoscenici: ho giocato in modo molto libero qui. Mi sono davvero divertita e sono molto felice di essere riuscita a fare una buona prestazione oggi”.