Nei quarti la statunitense (n.4) regola in due set la ceca Krejcikova e per il secondo anno di fila è tra le migliori quattro a New York. Giovedì in semifinale ritroverà dall’altra parte della rete la numero uno del mondo nonché campionessa in carica che ha beneficiato del forfait di Vondrousova
di Tiziana Tricarico | 02 settembre 2025
Dodici mesi dopo aver superato finalmente la barriera dei quarti Slam proprio in quello di casa, lo Us Open, Jessica Pegula ci è riuscita di nuovo. La 31enne di Buffalo, n.4 WTA e quarta favorita del seeding, finalista nel 2024 (stoppata da Sabalenka) ha raggiunto la seconda semifinale più importante della sua carriera battendo per 63 63, in un’ora e 26 minuti di partita, la ceca Barbora Krejcikova, n.62 del ranking, che per la seconda volta si ferma nei quarti a New York (le era già accaduto nel 2021).
“Penso di aver giocato davvero bene - ha commentato a caldo Jessica -. Ho giocato in modo molto solido. Ho tirato dei servizi molto buoni e veloci, ed era proprio quello che volevo fare oggi, soprattutto contro una giocatrice come lei che è molto pericolosa. Anche alla fine è stata dura: ha fatto un paio di ottime risposte quando stavo servendo sul 4-1, e abbiamo visto tutti cosa ha fatto contro Taylor... quindi sì, sono contenta che sia finita".
Pegula è solo la seconda giocatrice tra quelle che hanno iniziato la loro carriera nell'Era Open a raggiungere le sue prime due semifinali Major dopo aver compiuto i 30 anni: davanti a lei c’è Flavia Pennetta, che ha raggiunto le semifinali dello US Open nel 2013 all'età di 31 anni e poi è diventata campionessa a New York, nella storica finale tricolore contro Roberta Vinci, due anni dopo.
Krejcikova aveva vinto gli ultimi due precedenti con Jessica, in semifinale a Dubai nel 2023 e nei round robin delle WTA Finals di Riyadh nel 2024, ma Pegula si è aggiudicata entrambe le sfide negli Slam: al quarto turno dell’Australian Open del 2023 ed ora a New York.


Krejcikova e Pegula avevano percorso strade diverse per approdare ai quarti di finale. La ceca, due volte campionessa Slam (Roland Garros 2021 e Wimbledon 2024), scesa in classifica dopo il lungo stop per i problemi alla schiena, aveva vinto in rimonta sia contro Emma Navarro che contro Taylor Townsend, annullando a quest’ultima ben 8 match-point (il numero più alto di qualsiasi giocatrice in un torneo dello Slam in stagione). L’americana aveva invece concesso solo 17 giochi in quattro match, un totale che è salito a 23 per raggiungere le semifinali.
Il match. Le due giocatrici sono partite in modo contrastante, come dimostra il primo game di servizio della ceca: Pegula ha iniziato con due vincenti di diritto, seguiti da uno smash sbagliato di Krejcikova e poi da un doppio fallo che le è costato il break.
Barbora ha iniziato a trovare il suo ritmo nel quarto game e ha tenuto testa a Pegula nei giochi successivi: Krejcikova ha annullato una palla-break per andare sotto 4-0 e un’altra per andare sotto 5-1, ed è stata ricompensata con contro-break messo a segno nel settimo gioco (4-3). Ma la statunitense ha tenuto duro e la ceca ha avuto un altro calo, perdendo i due game successivi e il set.
Errori dovuti alla stanchezza e doppi falli hanno fatto sì che Krejcikova si trovasse rapidamente in svantaggio per 4-1 anche nel secondo set. Ancora una volta, ha trovato sprazzi di brillantezza - un drop-shot che ha completamente spiazzato Pegula - per recuperare uno dei due break e ridurre lo svantaggio a 4-3. E ancora una volta, Jessica ha fermato la rimonta con un tennis solido, chiudendo la partita. Krejcikova ha messo a referto 24 errori non forzati, inclusi 7 doppi falli, contro soli 14 vincenti. Pegula ha totalizzato 17 vincenti e 20 errori non forzati.
In una semifinale replay della sfida per il titolo dello scorso anno Jessica ritroverà dall’altra parte della rete Aryna Sabalenka, numero uno del mondo nonché campionessa in carica (dodici mesi fa si impose la bielorussa in due set con poca storia). Sabalenka è in vantaggio per 7-2 nel bilancio dei confronti diretti con Pegula ed ha vinto gli ultimi tre: più precisamente in finale a Cincinnati e New York nel 2025 ed a Miami quest’anno.
Nei quarti la 27enne di Minsk non ha dovuto giocare nemmeno un punto perché la sua avversaria, la ceca Marketa Vondrousova, n.60 WTA, si è ritirata poco prima di scendere in campo per un infortunio.
“Mi dispiace annunciare che devo ritirarmi dal mio incontro di quarti di finale di questa sera a causa di un infortunio al ginocchio - si legge nella comunicazione ufficiale della 26enne di Sokolov -. Ho fatto del mio meglio per scendere in campo, ma durante il riscaldamento ho sentito di nuovo dolore al ginocchio e, dopo aver consultato il medico del torneo, ho deciso di non rischiare di aggravare l'infortunio. Apprezzo tutto il sostegno ricevuto e mi scuso con i tifosi che attendevano con ansia la partita. Ho trascorso dei momenti fantastici qui a New York e non vedo l'ora di tornare l'anno prossimo”. La ceca era stata vista con una vistosa fasciatura alla gamba sinistra.
“Mi dispiace molto per Marketa dopo tutto quello che ha passato - ha postato Sabalenka su Instagram -. Ha giocato un tennis fantastico e so quanto questo debba essere doloroso per lei. Abbi cura di te e spero che tu possa riprenderti rapidamente”.