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La bielorussa spazza via la baby Andreeva e prenota un posto ai quarti. “Le difficoltà delle ultime due sfide – spiega – mi hanno aiutato. Ho preso ancora più fiducia e capito di essere pronta a lottare”. Gauff: “Rispetto alla scorsa estate il mio tennis è più aggressivo. Il blocco a TikTok? Mi toccherà leggere più libri”
19 gennaio 2025
Nelle sue ultime 18 partite a Melbourne Park, Aryna Sabalenka ha perso un solo set, nella finale dell’edizione 2023. Per il resto, la bielorussa è stata sempre perfetta e anche nel torneo 2025 sta andando in crescendo, come dimostrato dal 6-1 6-2 imposto in un’ora a Mirra Andreeva, che l’ha portata (di nuovo) ai quarti di finale. “Sono davvero contenta di questa vittoria – ha detto in conferenza stampa la numero 1 del mondo –, contro un’avversaria molto giovane ma già molto matura, in grado di giocare un ottimo tennis. Credo che le difficoltà incontrate nelle ultime due sfide mi abbiano aiutato: superare certe situazioni aiuta a prendere fiducia. Ti rendi conto che, indipendentemente da ciò che accade in campo, sei pronta a lottare”.
Col tempo, la numero 1 è cresciuta. Mentalmente, ma anche nel gioco, superando le difficoltà che l’avevano sempre rallentata. In primis al servizio che per un periodo era andato completamente in tilt. “Prima di quel momento avevo sempre servito alla grande, ma evidentemente non abbastanza per vincere uno Slam. Poi, è come se qualcuno mi abbia forzata a migliorarmi ancora. Ho incontrato Gavin MacMillan, insieme al quale abbiamo lavorato sulla biomeccanica del movimento, provando varie soluzioni. A suon di tentativi abbiamo trovato una soluzione, ma è stato importante anche il mio approccio. A un certo punto bisogna anche tenere presente che il tennis non è tutto, nella vita ci sono cose più importanti. C’è stato un momento nel quale credevo di aver già ottenuto il massimo dal tennis, ma per fortuna poi il mio gioco è migliorato ancora e ho iniziato a vincere di più”.
Essere numero uno significa dover convivere con grandi pressioni, ma Aryna riesce a godersi il tutto con serenità. “La pressione – spiega – c’è sempre, che tu sia numero 1, 2 o 10 cambia poco. La chiave è concentrarsi su se stessi e provare a divertirsi fuori dal campo, separando le due cose. È tutta una questione di equilibrio. Bisogna cercare di unire al tennis alcune cose che portano gioia nella propria vita, ma anche essere sempre pronti per lottare in campo e non perdere il focus”.
Nei quarti di finale, la bielorussa sfiderà Anastasia Pavlyuchenkova, a segno su Donna Vekic. Sventato, dunque, il rischio di trovarsi di fronte una rivale (la croata) che l’ha battuta ben 6 volte su 8. Ma per Aryna cambia poco. “Conosco bene entrambe, ho giocato spesso contro entrambe e quanto successo in passato per me non conta. Vedo ogni incontro come una nuova occasione. Conta solo cercare di pensare al presente, concentrarmi su me stessa e provare a proporre il mio miglior tennis. So che se gioco al meglio ha la possibilità di portare a casa la partita. Quando ero più giovane avrei badato di più a certe cose, mentre oggi non è più così. Cerco di vivere il momento, punto dopo punto”.
Dopo la numero 1, sulla Rod Laver Arena è arrivata la vittoria anche di Coco Gauff, avversaria designata di Aryna per la semifinale, promossa in rimonta contro Belinda Bencic. “Lei – ha detto la statunitense – è una grande giocatrice e ha proposto un ottimo livello. A partire dal secondo set ho cercato di giocare in maniera più aggressiva, per provare a contrastarla meglio. Fino a lì ho avuto la sensazione che la mia palla fosse sempre poco profonda, che stessi giocando un tennis troppo difensivo, passivo. Credo che sia questa la differenza principale nel mio tennis rispetto alla scorsa estate: quando posso cerco di giocare in maniera più aggressiva. E poi sono cresciuta in termini di fiducia e positività”.
“La chiave – ha aggiunto – è sempre quella di concentrarsi sul proprio gioco. In fondo, è tutto ciò che possiamo controllare. Mentre sul gioco di una rivale non abbiamo potere. Col passare dei minuti, in campo si cerca di trovare una soluzione o di seguire una strada che sembra funzionare. Sicuramente il mio tennis funziona meglio quando cerco di fare gioco, piuttosto che di rispondere a quello delle rivali”.
Sabalenka-Gauff, sfida a distanza sulla Rod Laver Arena
Dalla numero 3 del mondo anche una battuta su TikTok, il suo social preferito, bannato negli Stati Uniti. “Credevo che essendo in Australia lo potessi usare, invece no. Mi auguro possa tornare disponibile, è un po’ triste quanto successo. Utilizzo la app da quando portava ancora il nome precedente, la adoro, per me è un modo per svagarmi, anche prima di scendere in campo. Non poterla usare mi forzerà a leggere più libri nel mio team libero, quindi dal punto di vista umano non è un male. Tutto succede per una ragione. Lo scorso anno ne ho letti una ventina, mentre per quest’anno l’obiettivo fissato è di arrivare a 25. Ma la vedo dura, anche perché sono partita male. Per colpa di TikTok non ho ancora letto una sola pagina”.
Per Coco, la prossima avversaria sarà Paula Badosa. “L’ho affrontata l'ultima volta lo scorso anno a Pechino, non ricordo molto di quel match se non lei che stava giocando un grande tennis. È una avversaria difficile, le nostre sfide sono sempre state equilibrate. Serve bene, si muove vene, gioca un tennis aggressivo ed è preparata fisicamente. La definirei una giocatrice completa, a tutto campo. Sta giocando un buon tennis e mi auguro di riuscire a fare lo stesso. Adoro queste partite, nelle quali la posta in palio è alta. Sono quelle che mi rendono una giocatrice migliore”.
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