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Ora Aryna doma anche la terra: “Un titolo qui varrebbe il mondo”

Dopo la splendida vittoria contro la rivale di sempre Iga Swiatek, che le ha dato la finale al Roland Garros, Aryna Sabalenka analizza i progressi sulla terra: “La chiave – ha detto – è stata migliorare tanto dal punto di vista fisico. Sulla terra devi essere pronta a lottare su ogni palla e io lo sono. Farò tutto ciò che serve per vincere”

05 giugno 2025

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Aryna Sabalenka ce l’ha fatta. Non solo ha raggiunto la sua prima finale al Roland Garros, ma ci è riuscita superando per 7-6 4-6 6-0 la rivale di sempre Iga Swiatek, imbattibile (o quasi) a Parigi negli ultimi anni. Un risultato dal peso specifico enorme, che ribadisce una superiorità sempre più chiara. “Sono davvero felice per la vittoria di oggi – ha detto Aryna in conferenza stampa – e per aver battuto Iga al Roland Garros. È qualcosa di incredibile, di cui vado estremamente fiera. È stato un match difficile, di livello molto alto. Credo che anche lei abbia giocato un ottimo incontro, malgrado le difficoltà di entrambe al servizio nella prima parte”.

Magari – ha aggiunto – Iga ha perso un po’ di fiducia nel suo tennis, ed è quello il motivo per cui le capita di sbagliare alcuni colpi che normalmente non sbaglierebbe. Ma ripeto: credo sia stato un ottimo match. L’ho vissuto come una finale, anche se so che il mio compito qui non è ancora concluso. Sabato mi attende la vera finale: un’altra sfida nella quale dovrò cercare di trovare il mio miglior tennis e lottare per meritarmi il titolo. Ma sono pronta a combattere, a fare tutto ciò che serve per conquistare la vittoria.

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Dopo due set equilibratissimi, a spostare l’ago della bilancia dalla parte della bielorussa è stato l’avvio del terzo, che le ha dato la forza per cambiare marcia e dominare la parte finale del confronto. “Il modo in cui è andato il terzo set ha sorpreso anche me. È stato fondamentale riuscire a trovare il ritmo giusto al servizio, perché da lì in avanti è diventato tutto più semplice. Quando ho capito di essere in controllo dei miei turni di battuta, mi sono concentrata su quelli di risposta, per mettere pressione a Iga. Il momento chiave è stato il secondo game: dopo il break mi sono avvicinata ancora di più al campo, mettendole ancora più pressione. Sapevo di dovermi prendere dei rischi per vincere. Ho avvertito la sensazione che tutto stesse andando nella maniera giusta, e sono sempre riuscita a leggere il suo servizio”.

Ma quanto varrebbe, per la numero uno del mondo, un successo al Roland Garros? “Varrebbe il mondo – ha spiegato –, per me come per il mio team. Per quasi tutta la mia vita mi è stato detto che la terra non faceva per me, così non ho mai avuto la convinzione di poter fare bene anche sul rosso come credo oggi. Ma per tanti anni abbiamo lavorato per migliorare il mio gioco e renderlo adatto anche a questa superficie, sulla quale ora mi sento molto bene. Anche per questo, un titolo avrebbe un significato enorme. Sono pronta a lottare su ogni palla per conquistarlo”.

Un altro dei segreti della nuova Sabalenka terraiola è la condizione fisica. Altro aspetto sul quale si è concentrata tanto. “Sono migliorata moltissimo da questo punto di vista: sulla terra è fondamentale essere forte fisicamente e pronta a lavorare per vincere ogni punto. In più, ho lavorato per imparare a colpire la palla con più spin. Non credo che il maggiore utilizzo dello slice e della palla corta faccia la differenza sulla terra, ma anche questo sta pagando. Ho aggiunto anche maggiore varietà ai miei colpi: posso colpire piatto, usare le rotazioni. Ma posso anche arretrare la mia posizione in campo e giocare maggiormente in difesa”.

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COCO GAUFF

Come accennato, in finale la Sabalenka se la vedrà con Coco Gauff, che con un comodo 6-1 6-2 ha messo fine al torneo da favola della wild card Lois Boisson. Determinante la partenza a razzo della statunitense, che ha subito messo in chiaro le sue intenzioni. “Partire forte – ha detto – è sempre un buon piano, e sapevo che sarebbe stato importante anche oggi. Lois è una giocatrice incredibile: in questo torneo ha provato di essere una delle migliori al mondo, specialmente sulla terra. Sono certa che in futuro avremo altre battaglie. So che oggi il pubblico desiderava una sua vittoria, ma io volevo vincere allo stesso modo. Complimenti a lei, ma oggi era il mio giorno”.

Oltre che a giocare il suo miglior tennis, la statunitense è stata molto brava nel gestire il pubblico, interamente schierato a favore dell’avversaria. “A memoria – ha spiegato – era la mia prima volta in questo torneo di fronte a una giocatrice di casa. Ma ero preparata, sapevo già alla vigilia che il pubblico sarebbe stato al 99% dalla sua parte. Ogni volta che sentivo gridare in coro il suo nome, cercavo dentro di me di ripetere il mio, per isolarmi. È necessario. Ho trovato comunque una bella atmosfera, e devo pertanto ringraziare il pubblico: se che di solito, quando non gioco contro una francese, molti tifano per me”.

Sabato, Coco giocherà la sua seconda finale a Parigi, dopo quella persa nettamente nel 2022 contro Iga Swiatek. “Mi auguro che l’esperienza di quel match mi possa aiutare. Tre anni fa ero super nervosa. Affronterò Aryna: sarà un match duro, ma sono fiera di me stessa per aver raggiunto la finale. C’è ancora molto lavoro da fare, ma adesso mi godo questa vittoria. Da domani inizierò a prepararmi per la finale”.

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