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Carlos e il caldo di Cincinnati: “Sono di Murcia, dovrei esserci abituato...”

Le temperature alte e la forte umidità di Cincinnati stanno mettendo a dura prova la resistenza di giocatori e giocatrici impegnati nel "1000" combined sul cemento dell'Ohio

di | 13 agosto 2025

Un recupero di diritto in allungo di Carlos Alcaraz (foto Getty Images)

Un recupero di diritto in allungo di Carlos Alcaraz (foto Getty Images)

A Cincinnati, in Ohio, sede del "1000" combined, le condizioni meteo stanno mettendo a dura prova la resistenza fisica di giocatori e giocatrici. Temperature alte - che hanno obblicato gli organizzatori ad adottare la "heat policy" in tutti i primi giorni del torneo - combinate alla forte umidità hanno provocato non pochi problemi (chiedere al francese Rinderknech per informazioni...). Il caldo, però, non sembra essere un grosso problema per Carlos Alcaraz. Interrogato in merito lo spagnolo, che in questo torneo ha perso una straordinaria finale contro Djokovic due anni fa, ha infatti risposto: “Sono di Murcia, dovrei esserci abituato...”.  

“A volte noi tennisti con il caldo ci concentriamo solo su noi stessi - ha sottolineato il 22enne di El Palmar (Murcia), n.2 del ranking e del seeding -. Pensiamo semplicemente che stiamo avendo problemi con il caldo e con il sole e ci sentiamo male. E a volte ci si dimentica dell'avversario, che sta avendo problemi anche lui, e magari anche più di noi”, ha aggiunto in un'intervista a Tennis Channel.

Il caldo ha dato sicuramente qualche problema in più al suo avversario nel match di terzo turno, il 22enne serbo Hamad Medjedovic, n.72 del ranking: "Penso che lo abbia condizionato parecchio: nel secondo set ha abbassato molto l'intensità e l'energia", ha detto Alcaraz. 

Tutto sommato soddisfatto della sua prestazione Carlos: "Sapevo che lui ha molta forza, i suoi colpi sono molto difficili da ribattere. Ha un servizio potente e colpisce forte, ma sapevo che non gli piace molto correre da una parte all'altra del campo. Quindi il mio piano era quello di cercare di farlo muovere il più possibile, anche se è difficile perché la palla vola molto e va molto lontano. Sono contento di averlo fatto la maggior parte delle volte e di essermi difeso bene. Sono felice per la vittoria in una partita difficile".

"La stagione può essere molto lunga, ci sono molte partite e molti tornei - ha detto ancora lo spagnolo -. In più della metà delle partite che giochi non ti senti così bene, ma devi pensare positivo, giocare al meglio che puoi in quel giorno. Sono felice perché nelle partite difficili sono riuscito a farlo, anche se non mi sentivo al meglio. Ne sono orgoglioso, perché ci sto lavorando ed è uno dei miei obiettivi di quest'anno, spero di continuare così".

Carlos Alcaraz saluta il pubblico (foto Getty Images)

Carlos Alcaraz saluta il pubblico (foto Getty Images)

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