

Nel day 9 a Flushing Meadows la bielorussa (n.2) rifila alla cinese la cinese Zheng (n.23) più o meno lo stesso trattamento delle avversarie precedenti. Per la futura regina del tennis mondiale (da lunedì) è la settima “semi” Slam, la terza consecutiva agli Us Open. Affronterà la statunitense Keys (n.17)
di Tiziana Tricarico | 06 settembre 2023
Fin qui ha concesso non più di cinque game a tutte le sue avversarie. A riprova che la fiducia fa una differenza enorme. Si comporta già da regina del tennis mondiale (lo sarà ufficialmente da lunedì) Aryna Sabalenka, approdata di nuovo in semifinale allo Us Open, ultimo Slam del 2023, dotato di un montepremi record di 65 milioni di dollari, che si sta avviando alle fasi decisive sui campi in cemento dell’USTA Billie Jean King Center di Flushing Meadows a New York, trasmesso in diretta e in esclusiva da SuperTennis.
Nei quarti la 25enne di Minsk, n.2 del ranking e del seeding, scesa in campo in total pink Barbie style, ha sconfitto 61 64, in poco meno di un’ora e un quarto di partita, la cinese Qinwen Zheng, 20enne di Shiyan, n.23 WTA e 23esima testa di serie, mai così avanti in un torneo dello Slam.
A New York la bielorussa, vincitrice a gennaio dell’Australian Open (ma a segno anche ad Adelaide 1 e nel “1000” di Madrid), si è già assicurata il trono mondiale grazie al ko di Swiatek con Ostapenko negli ottavi. Per Sabalenka è la settima “semi” in un Major, quinta consecutiva - serie iniziata proprio a New York 12 mesi fa - e la terza di fila a New York.
“Sono molto contenta del mio match e soddisfatta per come ho giocato - le parole di una Sabalenka raggiante -: lei è una giocatrice forte, che può essere pericolosa. Essere una numero uno è un obiettivo che volevo raggiungere, come quando a gennaio ho vinto il mio primo Slam, e sono felice. Il servizio mi sta aiutando molto: in questi ultimi mesi ho imparato a giocare al meglio i punti importanti e con tante partite disputate ho imparato davvero tante cose”.
Ancora una grandissima prestazione al servizio per Aryna: 3 ace (e 3 doppi falli) ma il 58% di prime in campo con il quale ha portato a casa l’88% dei punti ed un ottimo 68% di punti vinti anche con la seconda. Da segnalare poi l’89% dei punti conquistati a rete e il nonaver voncesso nemmeno una palla-break. A referto 17 vincenti a fronte di 12 errori non procurati (13 contro 16 il bilancio di Zheng).
Il match. Tra le due non c’erano precedenti anche se si erano allenate insieme un paio di volte. La bielorussa era approdata nei quarti a NY per il terzo anno di fila cedendo appena 16 giochi: la cinese aveva rischiato seriamente al terzo turno contro Lucia Bronzetti (che non ha sfruttato la chance del 5-2 nel set decisivo). Primo set dominato da Sabalenka che vola 5-0 e chiude 6-1 perdendo complessivamente soltanto 9 punti.
Seconda frazione più equilibrata, almeno fino al 3 pari: nel settimo gioco, infatti, Aryna non si lascia sfuggire la prima palla-break concessa nel parziale da Qinwen (4-3). La cinese prova a restare in scia annullando un match-point con una gran prima esterna nel nono gioco (5-4) ma nel decimo Sabalenka archivia la pratica su un rovescio in rete di Zheng (6-4) al termine di uno scambio durissimo sulla diagonale.
Giovedì Sabalenka si giocherà un posto in finale con la statunitense Madison Keys, n.17 WTA e 17esima testa di serie, per la terza volta al penultimo atto agli Us Open dove ha raggiunto la finale nel 2017, persa contro la connazionale Stephens, mentre si è fermata in semifinale l’anno successivo (stoppata da Osaka, poi vincitrice del torneo). Keys ha infatti battuto 61 64 la campionessa di Wimbledon, la mancina ceca Marketa Vondrousova, n.9 del ranking e del seeding, mai così avanti a Flushing Meadows.
Sabalenka è in vantaggio per 2-1 nei precedenti con Keys ed ha vinto l'unico giocato sul cemento, nei quarti a Cincinnati nel 2018.
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