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Nole: “Meglio vincere in 3, ma è un messaggio per tutti”

Dopo il pericolo scampato contro Laslo Djere, battuto rimontando due set di svantaggio, Djokovic si complimenta col connazionale (“mai visto giocare così”) e guarda avanti. “Potevo e dovevo fare meglio – dice –, ma una vittoria come questa manda un messaggio ai miei avversari”. Fritz finalmente agli ottavi: “C’era pressione, felice di come l’ho gestita”

02 settembre 2023

L’aveva già fatto altre volte, e noi italiani lo sappiamo bene visto che in tre delle ultime cinque la vittima era stata un azzurro (Sinner nel 2022 a Wimbledon, Musetti l’anno prima a Parigi, Seppi nel 2012 sempre al Roland Garros), ma allo Us Open era capitato una sola volta che Novak Djokovic recuperasse uno svantaggio di due set a zero. A 12 anni dalla semifinale contro Federer, ribaltata da una risposta che rimane una delle perle della carriera del serbo, il campione di Belgrado ci è riuscito contro il connazionale Laslo Djere nella notte dell’Arthur Ashe, imponendosi per 4-6 4-6 6-1 6-1 6-3.

“È stato come giocare due incontri diversi – ha detto “Nole” ai microfoni –: uno con i primi due set e un altro con i successivi tre. Credo che il punteggio di terzo e quarto non renda onore a ciò che si è visto: c’è stata molta più battaglia di quanto dica il 6-1 6-1. Il mio avversario ha giocato un tennis terrificante, non l’avevo mai visto giocare così. Colpiva alla grande, gli funzionava tutto. Dal punto di vista tattico ha preparato bene l’incontro e l’ha iniziato alla grande, sicuramente era più a suo agio rispetto a me. Nei primi due set ho giocato principalmente in difesa: onestamente avrei potuto e dovuto fare di più, ma Laslo merita i complimenti per come ha giocato. Gliel’ho detto anche a rete: se continua in questo modo, salirà ancora in classifica. È un grandissimo lavoratore, e questa sera ha dimostrato di meritare una classifica molto superiore rispetto a quella che ha”.

“Da due set sotto – ha continuato – è difficile pensare di avere del margine. Magari quando ho vinto il terzo ho capito di essere rientrato in partita, ma il mio avversario ha continuato a lottare, rimanendo calmo. Non ha mostrato particolari emozioni, cercando di rimanere solido. Io ho alzato il mio livello e nel terzo, quarto e quinto set ho letto meglio il suo gioco rispetto ai primi due. Ho servito bene quando ne ho avuto bisogno, specialmente nei quinto set deciso da un solo break. Lui ha avuto una chance per rientrare, e nell’ultimo game io ero molto teso. È stato un sollievo chiudere l’incontro”.

“Vincere un match da due set di svantaggio – ha detto ancora – è come mandare un messaggio ai futuri avversari. Posso giocare cinque set a tarda notte. Una vittoria è pur sempre meglio di una sconfitta, ma onestamente non mi piace molto essere in questa posizione. Se posso scegliere, preferisco un successo in tre set. Mi auguro di poterlo ritrovare nel prossimo incontro”. Appuntamento domenica, contro Borna Gojo.

TAYLOR FRITZ

Ha impiegato otto edizioni, con l’obbligo di digerire tante sconfitte amare, ma alla fine Taylor Fritz ce l’ha fatta: il californiano è per la prima volta alla seconda settimana dello Us Open e fra i giocatori ancora in corsa è stato il migliore, cedendo la miserie di tredici giochi in tre incontri.

“In realtà – ha detto – rispetto ai precedenti Slam il mio approccio non è cambiato. Anzi, i risultati deludenti degli altri tornei hanno aggiunto ulteriore pressione su questi primi turni. A volte non sono stato così fortunato, perdendo ottime partite, mentre questa settimana sono riuscito a vincerle senza dare ai miei avversari grandi opportunità, perché ho giocato davvero bene”.

Mi fa davvero piacere vedere così tanti statunitensi andare avanti nel torneo (sono quattro agli ottavi e possono diventare cinque come non succede dal ’95, ndr). Mi aspettavo questo risultato sia da Tiafoe sia da Paul. Ieri ho guardato per la prima volta il tabellone e ho visto che hanno grandi chance di arrivare in semifinale. Non voglio mettergli pressione, ma è ciò che ho pensato. Ci parliamo, ci sosteniamo, guardiamo i nostri match. La situazione mi piace e mi auguro che si possa continuare così”.

DOMINIC STRICKER

Prima volta agli ottavi a New York (e in uno Slam in generale) anche per lo svizzero Dominic Stricker, che dopo aver battuto in cinque set Stefanos Tsitsipas ha fatto lo stesso col francese Benjamin Bonzi, prendendosi seconda settimana e debutto da top-100.

Mi sento alla grande, di nuovo. È stato un altro match molto lungo e sono felicissimo di aver vinto. Non ho giocato il mio miglior tennis, ma la cosa più importante è aver raggiunto il quarto turno, per la prima volta nella mia vita. Ho annullato un match-point al secondo turno delle qualificazioni: possono succedere cose strane quando ti salvi in quel modo. Mi fa anche molto piacere vivere questa esperienza insieme a Wawrinka e Bencic, che a loro volta sono ancora in gara”.

Fuori dal campo provo a godermi ciò che sta succedendo e la città: sto trascorrendo molto tempo col mio team, andiamo a cena insieme, visitiamo un po’ la città. Nei giorni scorsi siamo stati a vedere il musical di Michael Jackson. Ma quando è il momento cerco di concentrarmi solo sul tennis. Farò il possibile per arrivare alla prossima sfida nelle migliori condizioni possibili”.


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