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US Open, 10 anni fa la finale Pennetta-Vinci: il racconto di un giorno speciale

Attraverso gli articoli dell'epoca pubblicati sul sito della Federazione, riviviamo la storica prima finale Slam tutta italiana in singolare

di | 12 settembre 2025

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Il trionfo più bello per chiudere una carriera ricca di soddisfazioni. E' Flavia Pennetta la regina degli Us Open femminili che si sono conclusi a Flushing Meadows, sul cemento newyorkese. In una storica finale azzurra la brindisina, 26esima testa di serie, ha sconfitto per 76(4) 62, in un'ora e 33 minuti di partita, Roberta Vinci conquistando il suo primo titolo Slam in carriera. Ed il lungo abbraccio tra le due e forse la cosa più bella in una giornata già meravigliosa per il tennis azzurro. Poi, durante la premiazione, arriva l'annuncio a sorpresa di Flavia: "Questo è stato il mio ultimo match agli Us Open". (…)

Pennetta è così diventata la seconda azzurra a vincere un trofeo Slam dopo Francesca Schiavone, trionfatrice al Roland Garros del 2010. E grazie a quel risultato, è tornata tra le top ten, lei che nell'agosto del 2009 era stata la prima italiana di sempre ad abbattere il fatidico muro. Per lei quello di New York è stato l'undicesimo successo nel circuito mondiale Wta, su 25 finali disputate.

US Open, 10 anni fa la finale Pennetta-Vinci: il racconto di un giorno speciale

Si conoscono da una vita, nel senso letterale del termine, eppure Flavia e Roberta passano i primi game ognuna a studiare le mosse dell'altra. Anche se Pennetta appare un filo più contratta rispetto alla rivale. Entrambe tengono con una certa tranquillità i propri turni di servizio. Fino al quinto, interminabile game, quando Flavia strappa la battuta a Roberta alla settima palla-break. La brindisina prende coraggio, gioca un game quasi perfetto, tirando tra l'altro un rovescio lungo linea da antologia, un ace ed un drop-shot, e sale 4-2.

La tarantina prova a scuotersi e nell'ottavo gioco, alla prima chance, mette a segno il contro-break riagguantando Pennetta sul 4 pari, dopo che quest'ultima ha sprecato tre opportunità di chiudere il game in proprio favore. I giochi consecutivi per la Vinci diventano tre e c'è il sorpasso: 5-4. Un set tanto equilibrato, giocato piuttosto bene da entrambe non può che concludersi al tie-break che Flavia si aggiudica per 7 punti a 4.

Pennetta sembra sempre più centrata, fa le scelte giuste senza rischiare più del dovuto: nel secondo parziale il break in suo favore arriva al secondo gioco con Flavia che di slancio vola sul 3-0 dopo aver salvato una palla per il contro-break. Si addensano le nubi sull'Arthur Ashe Stadium, e solo il vento tiene lontana la pioggia. Roberta prova a reagire (magari una sospensione potrebbe aiutarla) ma sembra avere le idee poco chiare su come fare. Nel quarto gioco la tarantina concede altre due palle-break: salva la prima con un diritto lungolinea ma sulla seconda è 4-0 Pennetta. Nel quinto gioco la Vinci può recuperare uno dei due break di svantaggio e non si lascia sfuggire l'occasione, rimontando poi fino al 2-4. Flavia accusa un po' la tensione del momento ma sale comunque 5-2 e poi chiude 6-2, aggiudicandosi il sesto confronto su dieci con Roberta e, soprattutto, un fantastico trofeo Slam.

US Open, 10 anni fa la finale Pennetta-Vinci: il racconto di un giorno speciale

Vincere gli Us Open per Flavia è stato il coronamento di un amore con New York che lei non ha mai nascosto. Sul cemento di Flushing Meadows la Pennetta vanta, oltre al trofeo appena conquistato, la semifinale del 2013 e ben quattro piazzamenti nei quarti (2008, 2009, 2001 e 2014).

Battendo Vinci in finale la brindisina ha chiuso nel modo più bello le due settimane migliori della sua vita sportiva, in un torneo dove strada facendo ha battuto Gajdosova, Niculescu, Cetkovska, Stosur (campionessa del 2011), Kvitova (allora n. 5 Wta) ed Halep (allora n. 2 Wta), lasciando per strada solo tre set. La brindisina, che tre anni fa in questo stesso periodo era in convalescenza da un'operazione al polso destro che avrebbe anche potuto significare ritiro definitivo, si gode il successo più bello.

L'ANNUNCIO DI FLAVIA:"E' stato il mio ultimo match agli Us Open"

"Questo è stato il mio ultimo match agli Us Open", ha detto Flavia Pennetta durante la premiazione chiudendo un torneo meraviglioso per il tennis tricolore, probabilmente irripetibile. Sicuramente indimenticabile. “E' una decisione che ho preso un mesetto fa e credo che questo sia il momento giusto per comunicarvela". Ha gli occhi lucidi ma sorride, Flavia, che giocherà fino a fine stagione, poi smetterà. “Era dall'inizio dell'anno che stavo pensando a cosa volevo fare da grande" dice.

Certo dopo averla vista giocare evincere gli Us Open viene da chiedersi il perché di questa decisione, presa durante il torneo di Toronto: "Perché talvolta sta diventando difficile per me competere: questa è la ragione fondamentale. Quando sei sul campo, quando devi giocare per 24 settimane all'anno devi riuscire a combattere ogni settimana. E se non lo fai sempre con lo stesso impegno, tipo quello che ci ho messo io oggi, le cose possono andare male. Almeno funziona così per me, e non credo di farcela più. Quindi questo è il momento migliore: è stata una decisione veramente difficile ma sono contenta di averla presa. E davvero orgogliosa di me stessa". (...)

Ogni atleta vorrebbe chiudere così: un finale degno della miglior regia. Il discorso scivola poi sulla sfida per il titolo, raccontata dalla vincitrice del torneo: "Il primo set è stato un piccolo dramma. Entrambe abbiamo cominciato loto tese. Voglio dire che non è facile giocare contro una elle tue migliori amiche nel circuito, contro qualcuno che conosci da così tanto tempo. Un sacco di emozioni mi erano piovute addosso nelle ultime ore ma sono davvero felice di aver portato a casa un primo set così complicato. Nel secondo ho cominciato a giocare meglio e tutto è stato più semplice. Credo che ancora una volta noi tenniste italiane abbiamo dimostrato di cosa siamo capaci". A 33 anni il successo più prestigioso: "Non ci sono segreti. Sono riuscita ad essere solida fin dall'inizio del match anche se non ho di certo giocato il mio tennis migliore. Ero un po' spaventata e contratta all'inizio, non riuscivo a colpire la palla come avevo fatto in semifinale. Roberta si muoveva in maniera incredibile e faceva sempre la cosa giusta. Nel secondo set però ha cominciato ad essere un po' stanca".

Pennetta aveva confessato che, prima della semifinale, aveva dormito veramente poco: invece la vigilia della finale le cose sono andate meglio: "Sono riuscita a dormire dall'una alle otto del mattino. Non male...".

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LA SPORTIVITA' DI ROBERTA: "Ho perso ma sono felice per Flavia"

Vincere è facile. Quello che è difficile è saper perdere. E Roberta Vinci accetta la sconfitta con grande sportività ed un bel sorriso. E' bellissimo vedere le due ragazze sedute vicine e scherzare prima, ma anche durante la premiazione. Uno show spontaneo ed allegro che vale più di tante vittorie. (…) "Tante cose mi sono passate nella mente in queste 24 ore dopo che ho battuto Serena. Ho perso, è vero, ma in finale - aggiunge - e poi sono felice per Flavia. Ci conosciamo da tanto e questo ha reso tutto più difficile. Lei ha giocato alla grande una splendida partita, ed ha meritato di vincere".

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Anche in conferenza stampa Roberta è serena: "Il primo ricordo che mi viene in mente pensando a Flavia? Che mi ha appena battuto!. A parte gli scherzi, ci conosciamo da così tanto tempo che sono tanti i ricordi che mi vengono in mente, soprattutto di quando eravamo ragazzine. Ma non ce n'è uno in particolare". Poi si rifiuta di raccontare cosa si sono dette durante il lungo abbraccio a fine match. "Quando eravamo sedute prima della premiazione mi sono congratulata con lei e le ho detto che aveva giocato meglio di me. Questo e tutto. E lei invece mi ha detto che era stato il suo ultimo match agli gli Us Open e che doveva trovare le parole per dirlo a tutti.... No è stata l'unica cosa che sono riuscita a dire. Se sono rimasta colpita? Certo che sì. Ma è una sua scelta, quindi per me va bene".

Poi si parla della finale. "Ero un po' stanca ma lei ha giocato meglio. E' stata più solida di me, ha giocato meglio di rovescio, soprattutto lungo linea, ed ha servito meglio - spiega la tarantina -. Credo comunque che sia stato un week-end incredibile per tutti gli italiani. Forse solo quando tornerò a casa mi renderò davvero conto di quello che siamo riuscite a fare (...)". [Flavia e Roberta hanno vissuto] un week-end straordinario per il tennis azzurro: "Beh i miracoli possono accadere - scherza -. Io ho battuto Serena e due italiane hanno giocato una finale!. Forse è stato più complicato affrontare un'amica, soprattutto dal punto di vista mentale. Ma lo è stato per entrambe".

PENNETTA ILLUMINA NEW YORK: “Ora mi aspetto altre gioie dalla vita”

di Giovanni Di Natale

La felicità è un trofeo al petto ad una carezza dal cielo. Flavia Pennetta, tacchi a spillo e abitino corto blu elettrico, è entrata nel regno degli dei del tennis come fosse Afrodite. Con il sole ad illuminare il trofeo degli Us Open. Lo tiene vicino, lo guarda, lo bacia. Flavia quasi si immerge con l'anima nella coppa più importante della sua carriera, mentre i click dei fotografi consegnano alla storia il ritratto felice della nuova regina di New York.

I grattacieli alle sue spalle fanno da spettatori alla grande festa della tennista di Brindisi. Il momento è il suo. Bella, bellissima. Flavia si concede ai fotografi con grande disinvoltura, come una modella navigata. Si diverte. Felice. E' una donna che ha appena realizzato tutti i suoi sogni. Eppure la sua vita non è cambiata. (…)

US Open, 10 anni fa la finale Pennetta-Vinci: il racconto di un giorno speciale

Dall'alto dei 70 piani del Top of the Rock di Manhattan, Flavia ha il mondo ai suoi piedi, ma lei ha occhi solo per Fabio Fognini, che in disparte si gode il momento di celebrità della sua compagna. E solo a Fabio concede di prendere in mano il trofeo. Il tempo di una foto, il suo modo per ringraziarlo per la vicinanza e il sostegno nel momento più delicato della sua vita sportiva. O forse un passaggio di testimone.

"Essere arrivato in tempo per la finale è stato il regalo più bello che potesse farmi - ribadisce ancora una volta la Pennetta -. Mi ha chiesto un regalo, vediamo se riesco ad accontentarlo". Intanto riesce a convincere Fabio a scattarsi una fotografia insieme. Uno scatto in cui c'è tutta la sua vita, tra passato e futuro. E' l'ultima istantanea con il trofeo, forse la foto più importante mai scattata, aspettando che "la vita (lontano dal tennis) mi doni nuove e più grandi emozioni".

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