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Tennisti “prestati” alla pala: 3 consigli per chi inizia

Per chi si avvicina al padel le basi tennistiche danno una mano dal punto di vista tecnico, ma allo stesso tempo possono creare difficoltà. Gestire le pareti è difficile, così come dosare la potenza (o farne del tutto a meno) e ragionare da coppia. Ecco qualche consiglio per i principianti

di | 13 giugno 2021

La recente esplosione della disciplina in ogni angolo d’Italia ha portato sui campi da padel tantissimi giocatori di tennis, di vari livelli e dalle diverse esigenze. C’è chi si è avvicinato al padel per divertimento e per fare qualche partitella in compagnia ma non ha intenzione di lasciare il tennis, e chi invece ha scelto di concentrarsi principalmente sul mondo della pala. Tuttavia, anche se dal punto di vista tecnico – almeno all’inizio – le basi tennistiche danno una gran bella mano, ci sono degli errori che qualsiasi giocatore di padel che arriva dal tennis commette regolarmente, perché anche se per certi versi i due sport si assomigliano sono comunque radicalmente diversi, per tantissimi motivi. Per diventare buoni giocatori di padel ci vuole tempo, bisogna abituarsi a impostare i punti – e a pensare – in modo diverso, ed è importante capire su quali aree del gioco è meglio concentrarsi all’inizio, per accelerare l’apprendimento. Di seguito tre consigli – e un suggerimento di gioco per i principianti – per migliorare più velocemente.

ALLENATI COL VETRO
Per chi arriva dal tennis è la difficoltà maggiore. Nel tennis lasciar passare una pallina equivale a perdere un punto, ragion per cui tutti i principianti del padel tendono a colpire tantissimo la palla al volo o in demi-volèe, intercettandola prima che vada a rimbalzare sul vetro. Per loro è normalissimo così e all’inizio sarebbe sorprendente se non lo facessero, ma si tratta di un errore. Nel padel è determinante permettere alla palla di rimbalzare sulla parete di fondo, prima di rispedirla dall’altra parte della rete. Per capire quando è opportuno aspettare e quando invece è corretto anticipare il colpo, inizialmente può essere utile ragionare per zone del campo. Quando la pallina avversaria rimbalza all’interno del rettangolo del servizio è giusto non lasciarla passare, ma quando rimbalza oltre la linea del servizio è bene imparare a lasciarla sempre impattare sul vetro prima di colpirla. Un meccanismo complesso da assimilare: all’inizio si fa fatica prima a lasciarla passare, poi a capire dove e come tornerà, quindi a colpirla nel modo giusto, ed è difficile sentirsi bene in campo. Può diventare frustrante, ma è un passaggio obbligato per imparare a giocare e per costruirsi una certa solidità da fondo campo.

DIMENTICA LA POTENZA
Capita a tutti: a volte ci si trova di fronte palline che fanno venire la voglia di tirare il più forte possibile, per chiudere il punto senza pensare troppo. Ma nel padel colpire aggressivo non è sempre (o quasi mai) corretto, perché superare l’avversario non è sufficiente. Ad aiutare chi difende c’è la parete di fondo: più la palla sbatte forte sulla parete, e più strada farà dopo l’impatto, tornando al centro del campo. Di conseguenza, un colpo giocato troppo forte nel momento sbagliato può sortire l’effetto contrario a quello sperato. Invece di permettere di chiudere il punto finisce per fornire un assist alla coppia avversaria, che guadagna la rete e quindi prende una posizione di comando del punto. Pertanto, la potenza va utilizzata solo e soltanto quando si è estremamente certi di chiudere lo scambio, perché l’avversario è in estrema difficoltà o si ha una certa dimestichezza (e ci vuole tempo) con gli smash x3 e x4, che fanno terminare la pallina fuori dal campo. In tutte le altre situazioni è consigliato usare strategia e sensibilità, prendendo meno rischi e lavorando la palla con l’obiettivo di crearsi una situazione ancora più favorevole.

GIOCATE COME COPPIA
Sembra scontato, ma non lo è affatto. Per un giocatore che arriva dal tennis è naturale provare ad accompagnare a rete un colpo venuto particolarmente bene, senza badare troppo a dove si trova il proprio compagno. Ma se uno si muove nel momento sbagliato, o senza che il compagno ne capisca le intenzioni e quindi rimane a fondo campo, si viene a creare una prateria al centro, entrambi i giocatori rischiano di trovarsi fuori posizione e tatticamente è un disastro. Uno può anche fare la miglior giocata possibile, ma se il compagno non la capisce e non si muove correttamente, il rischio di vanificare tutto è alto. Nel padel l’ideale è muoversi avanti e indietro insieme, così come lateralmente per coprire gli spazi. Per questo giocare spesso insieme alla stessa persona è importante per cementare certe dinamiche di coppia. Altro aspetto fondamentale, in questa direzione, è quello di imparare a comunicare. Chi viene dal tennis non è abituato a parlare molto durante i punti (nemmeno nei match di doppio), mentre nel padel è naturale e importante. Farlo, e aiutarsi in generale, può essere un plus per il valore della coppia. Provare per credere.

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