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Padel

Meno potenza, più pazienza: ecco come lavorarci

Nel padel solidità e strategia sono due qualità fondamentali. Provare a spaccare la palla in ogni punto è controproducente: meglio manovrare il gioco con pazienza per costruirsi l’opportunità giusta. Ecco un esercizio per imparare a pensare di più e a rinunciare alla potenza, che raramente è la soluzione migliore

di | 15 maggio 2021

Il padel è un gioco divertentissimo, nel quale la tattica è fondamentale. Pensare di giocare ogni singola pallina con l’obiettivo di chiudere il punto è sbagliato a controproducente, a livelli di World Padel Tour come in qualsiasi partitella di club. Una palla tirata forte può diventare un boomerang  per chi l’ha giocata e un assist per gli avversari, che solamente sfruttando la parete di fondo – e muovendosi di conseguenza – si trovano una pallina comoda nei pressi della rete. Specialmente a chi viene dal tennis, e per anni ha abituato il cervello ad associare ogni pallina alta a uno smash più forte possibile e nel lato di campo lasciato vuoto dall’avversario, è capitato tante volte di giocare uno smash potente ma non intelligente, che gli è costato il punto. Per diventare buoni giocatori di padel, invece, è necessario abituarsi a pensare diversamente.

Non significa che la potenza va dimenticata, perché a volte serve eccome anche a chi non si chiama Juan Lebron, ma bisogna saperla utilizzare al momento giusto. Spingere la palla sbagliata può diventare un problema, quindi è fondamentale avere pazienza, giocare anche uno, due, tre, cinque colpi interlocutori per prepararsi la chance giusta, e poi, a quel punto e se ne vale la pena, usare la forza. Quindi, proprio perché spedire la palla fuori dal campo – o scavalcare gli avversari – dà grande soddisfazione,  è importante allenare pazienza e strategia, capire quali palline attaccare e quali no, in modo che uno impari a decidere di provare a chiudere il punto solamente quando si tratta della scelta corretta.

La pazienza si può allenare anche in campo, con degli esercizi che insegnano a ragionare e costruire il punto, pensando a come chiuderlo creando una situazione di vantaggio che metta in difficoltà gli avversari, e non provando sempre a fare i buchi per terra. Un’esercitazione interessante, da svolgere due contro due, suggerisce di stabilire quale coppia attacca e quale difende, ma con delle regole ben precise. Chi difende non può spingere troppo ed è obbligato a stare dietro alla linea del servizio (posizione 3 e 4), mentre nel campo di chi attacca il rettangolo del servizio (vedi foto) è diviso in due parti, con una linea tracciata circa a metà della seconda griglia. La coppia che attacca (posizioni 1 e 2), non può superare questa linea e non può eseguire né lo smash né la volèe smorzata. Quindi, sostanzialmente, non ha a disposizione grandissime soluzioni per chiudere il punto, se non quella di lavorarlo da fondo campo (oppure al volo con bandeja e vibora), fino a mettere in difficoltà gli avversari, provocandone l’errore.

L’utilità dell’esercizio proposto è quella di stimolare il ragionamento: non potendo usare la potenza, l’obiettivo non è più quello di provare a costruirsi una chance per fare male all’avversario, ma diventa quello di pensare di più giocando un padel basato su solidità, profondità e tattica, armi che poi torneranno utili per costruire meglio i punti, e quindi avere – potenzialmente – più chance di chiuderli con la forza. In più, specialmente a livelli più bassi dove generalmente gli errori aumentano e quindi i punti durano meno, l’esercizio serve anche per imparare a scambiare di più, abituandosi a rimanere concentrati e ordinati anche quando le palline da colpire in un punto non sono più tre, ma diventano dieci o dodici.

E non è tutto, perché l’esercizio può essere utile anche per imparare a difendere. Non avendo la pressione di un avversario col naso sulla rete e pronto a far male, si può giocare con più tranquillità, lavorando per trovare profondità. E dato che la palla tornerà molto spesso, si impara anche a rimanere nel punto a lungo, provando a ripetizione varie soluzioni difensive. Per rendere l’esercizio più competitivo e quindi anche più stimolante (importantissimo visto che tanti punti tutti simili possono renderlo noioso), è consigliato trasformarlo in una sfida vera e propria, stabilendo un punteggio da raggiungere. Naturalmente, entrambe le coppie giocheranno sia dal lato di chi attacca sia dal lato di chi difende, alternandosi. Pertanto, funziona benissimo il punteggio del tennis, con due game per lato e il cambio di campo. Obiettivo? Vincere un set, due, tre, dieci. Dipende quanto c’è da migliorare.



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