L'intervista a Novak Djokovic alla SuperTennis Arena di Bologna a margine della celebrazione per Niki Pilic prima di Italia-Austria di Coppa Davis
19 novembre 2025
"L'Italia è la nazione numero uno al mondo in Coppa Davis, hanno vinto il titolo negli ultimi due anni, ha una tradizione importante nel tennis. Quest'anno non vedo un favorito chiaro. L'Italia può vincere di nuovo e ha anche la fortuna di giocare a casa. Non ci sono Sinner e Musetti, ma ci sono giocatori come Berrettini, molto potenti, che hanno qualità e possono vincere tutto" ha detto a SuperTennis Novak Djokovic.
Il serbo, il campione più titolato negli Slam e il giocatore con più settimane da numero 1 all'attivo, è a Bologna per celebrare Niki Pilic, scomparso a 86 anni. Il croato ha allenato Boris Becker e vinto la Coppa Davis come capitano della Germania e della Croazia e come capo delegazione della Serbia che vinse per la prima volta nel 2010 con Nole in campo. Un record difficile da battere.

"Niki Pilic è una persona molto speciale nella vita mia. E' stato come un padre nel tennis per me. Ha avuto un grande impatto su di me come persona e come giocatore - ha detto - Credo che in Coppa Davis non c'è nessuno che ha fatto quello che ha fatto lui nella storia. Ha vinto cinque volte la Davis con tre diverse nazioni: credo che non succederà mai più. Sono molto grato all'ITF per aver accettato di organizzare questa celebrazione".
La conquista della prima storica Coppa Davis per la Serbia, nel 2010, resta una delle emozioni più intense nella carriera di Djokovic. "Ovviamente la vittoria del 2010 è uno dei momenti più belli che ho vissuto in campo. Pratichiamo uno sport individuale, ma questa competizione, in cui hai la possibilità di rappresentare il tuo Paese è veramente qualcosa di molto particolare. Specialmente perché condividi questi momenti con tutti i tuoi amici, con i ragazzi con cui sei cresciuto".