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Eventi internazionali

Tel Aviv, dopo un quarto di secolo: riparte il torneo dei record

Dopo 26 anni, le stelle del tennis tornano in Israele. Questa settimana va in scena l’Atp 250 di Tel Aviv, dove c'è Novak Djokovic in singolare e doppio, ma c'è pure molto altro. Un torneo che per diverse ragioni merita un’attenzione particolare. Scopriamo perché…

28 settembre 2022

Ci sono diversi motivi per salutare con affetto il ritorno nel circuito del torneo di Tel Aviv. Città israeliana da 450 mila abitanti, la “White City” (soprannominata così per i 4.000 caratteristici edifici in stile Bauhaus che le sono valsi il titolo di patrimonio dell’umanità Unesco) torna ad ospitare, dopo 26 anni, un evento dell'Atp Tour per la prima volta dal 1996. Gli amanti delle statistiche ricordano questo evento per essere stato - correva l’anno 1989 - l’ultimo titolo di singolare vinto da Jimmy Connors, il numero 109 di una straordinaria carriera, condita da 8 titoli Slam, record di tornei vinti nell’era Open ancora oggi imbattuto.

Ma l’ultimo ballo di Jimbo, oggi 70enne, non è il solo motivo per ricordarsi di questo torneo. Aaron Krickstein, grazie al suo trionfo a Tel Aviv nel 1983, all'età di 16 anni e 2 mesi (esattamente 73 giorni), detiene ancora oggi il primato di più giovane vincitore di un evento del Tour. Dopo di lui, su un ideale podio di precocità, troviamo Michael Chang (16 anni e 7 mesi) e Lleyton Hewitt (16 anni e 10 mesi).

Non è la prima volta che il torneo di Tel Aviv torna nel circuito dopo un’interruzione. Svoltosi inizialmente dal 1978 al 1981, è poi ripreso per 13 stagioni dal 1983 al 1996. Curiosamente un tennista di casa, Amos Mansdorf, è riuscito ad arrivare in finale ben cinque volte, vincendo nel 1987 e diventando così l'unico israeliano a vincere l'evento. Anche un italiano figura nell’albo d’oro: è Stefano Pescosolido – oggi tecnico federale – che nel 1993 conquistò il titolo battendo in finale in due set tiratissimi (7-6 7-5) proprio Amos Mansdorf.

Tra i tanti motivi per guardare con attenzione all’edizione 2022, c’è il ritorno in scena di Novak Djokovic, dopo l’impegno ad alto contenuto emotivo della Laver Cup. Testa di serie numero 1, il 35enne serbo è alla caccia del suo terzo titolo dell’anno dopo i successi a Roma e a Wimbledon. Per Novak sarà fondamentale chiudere la stagione tra i top 20 del ranking della Race to Milan per qualificarsi alle Nitto ATP Finals di novembre a Torino, visto il suo successo Slam a Londra. Djokovic, attualmente al 15° posto, ha dunque bisogno di un buon risultato in Israele.

Se facciamo eccezione per la Laver Cup, Djokovic scenderà in campo nel moderno complesso Expo di Tel Aviv – sede di numerosi eventi internazionali, tra cui il concorso "Eurovision 2019” - per la prima volta quest’anno anche in doppio, in coppia con il beniamino di casa, il 45enne Jonathan Erlich, che ha espresso il desiderio di chiudere la carriera giocando con il campione di 21 Slam un’ultima volta. Insieme, avevano vinto quello che a oggi resta l’unico titolo in coppia conquistato da Novak, al Queen’s nel 2010. Ben diverso il palmares in doppio per l’israeliano: 22 titoli e best ranking di numero 5 del mondo nel 2008. E chissà che non possano festeggiare questa reunion ancora alzando un trofeo.

A complicare la corsa del duo serbo/israeliano c’è la forte coppia tedesca Krawietz/Mies, alla caccia di un biglietto per Torino. Kevin Krawietz e Andreas Mies sono all'11° posto nella Race di doppio (appena dietro alla coppia azzurra Bolelli/Fognini, impegnata questa settimana a Sofia) ma dovranno vedersela con un'agguerrita concorrenza che comprende anche il duo testa di serie numero 1 formato da Rohan Bopanna e Matwe Middelkoop.

"Sono sicuro che il Tel Aviv Open – ha commentato il Ceo del torneo Michael Mirilashvili – porterà emozione e gioia al pubblico e, cosa più importante, permetterà di vedere in azione le stelle del circuito Atp, ispirando le giovani generazioni di giocatori israeliani”. Se Novak Djokovic è indiscutibilmente la stella del tabellone, gli spettatori potranno ammirare anche altri top player come Marin Cilic, Diego Schwartzman e il semifinalista degli Us Open Karen Khachanov.


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