

Rafa Nadal batte Diego Schwartzman in tre set. Raggiunge così la 13ma finale a Parigi, la 28ma in uno Slam. In finale potrebbe conquistare il 100mo successo al Roland Garros e il 20mo Slam come Roger Federer
di Alessandro Mastroluca | 09 ottobre 2020
In semifinale al Roland Garros, Rafa Nadal non perde mai. Lo spagnolo è ormai a una sola vittoria dall'eguagliare i 20 titoli Slam di Roger Federer dopo il 63 63 76(0) a Diego Schwartzman, l'argentino che l'aveva sconfitto a Roma. Nadal giocherà la 13ma finale al Roland Garros, la 28ma in uno Slam. Nelle tredici semifinali giocate a Parigi, Nadal ha perso appena tre set.
"E' stato difficile fino alla fine, ma sapevo come sarebbe stato il match. Mi aspettavo una partita difficile. Sto migliorando, credo di aver giocato bene" ha detto Nadal a caldo dopo la semifinale che gli ha permesso di estendere a 99-2 il suo bilancio personale nel torneo.
Complessivamente, Nadal ha vinto 42 punti a 27 negli scambi che hanno richiesto meno di cinque colpi. Ha chiuso con 38 vincenti a 24 e 34 errori contro i 48 dell'argentino, frenato anche dal 38% di punti ottenuti al servizio con la seconda.
Il Peque le ha tentate tutte per restare in partita nella sua prima semifinale Slam e diventare il settimo argentino in finale in un major. Il primo game da solo dura 14 minuti e pare il primo indizio di una maratona. ma Schwartzman, reduce dalle cinque ore e sette minuti di battaglia contro Dominic Thiem, due volte finalista al Roland Garros, sotto pressione è meno efficace con il rovescio. Proprio il colpo con cui aveva fatto la differenza al Foro Italico.
Nadal, per evitare il ripetersi dello stesso scenario tattico, varia di più con la palla corta e gioca con molto più top spin, più alto sopra la rete. In questo modo contrasta gli effetti della terra e delle palline pesanti che, rispetto all'anno scorso, hanno reso il rimbalzo dopo i suoi colpi più basso in media di nove centimetri.
Dopo tre break di fila, Nadal sale 31 e amministra fino al 63 completato con un errore di rovescio di uno Schwartzman combattivo sì ma più nervoso con se stesso.
Nadal vince la maggior parte degli scambi brevi, che richedono meno di cinque colpi, al servizio. Alza il livello del suo gioco, dilata il campo che Schwartzman si trova costretto a coprire e in breve tempo è due set a zero. L'argentino, che solo una volta in carriera ha rimontato un simile svantaggio, ha il merito di non perdersi d'animo, di non regalare punti e non lasciar scappare Nadal.
"Mi impressiona vederlo giocare, faccio sempre il tifo per lui" ha detto al sito ATP Harold Solomon, non proprio un gigante nemmeno lui, ex numero 5 del mondo con 22 titoli in singolare all'attivo. "In tanti sbagliano secondo a me a sfidarlo sulla potenza, a tirare contro di lui solo forte da dietro, perché è velocissimo e ha grande senso dell'anticipo" ha detto. "Ma se a un giocatore basso di statura arrivano palle molto alte e senza troppo peso, per loro diventa difficile generare velocità".
Nel terzo set, Nadal ha avuto un paio di momenti di calo di rendimento. E' andato sotto di un break (2-4), ha recuperato poi ha salvato tre chances di nuovo break nell'ultimo turno di battuta del set.
Al tiebreak però è venuto fuori il campione che l'ha dominato senza concedere all'argentino nemmeno un punto.
A 34 anni e 130 giorni, Nadal diventa così il terzo finalista più anziano al Roland Garros nell'era Open.
Lo spagnolo resta ancora in corsa per trionfare al Roland Garros per la quarta volta senza perdere un set. Schwartzman conclude invece il miglior Slam della sua carriera con la certezza di entrare per la prima volta in top 10. La prossima settimana sarà infatti numero 8 del mondo.
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