

Rafa Nadal salva quattro match point e supera un ottimo David Goffin dopo oltre tre ore di partita alla Caja Magica. Nei quarti affronterà Carlos Alcaraz
di Alessandro Mastroluca | 05 maggio 2022
Novanta minuti al Santiago Bernabeu, lo stadio del "suo" Real Madrid possono essere lunghissimi. L'hanno imparato generazioni di campioni, bloccati dal "miedo escenico", il timore per quella scena, per quello stadio che comporta timori e tremori a cui non ci si può abituare.
Anche 190 minuti minuti alla Caja Magica, teatro del Masters 1000 di Madrid, possono essere lunghissimi. Se poi li giochi contro Nadal, e con tutto lo stadio che intona "Sì, se puede" (Sì, si può) come i tifosi al Bernabeu ieri per spingere il Real alla rimonta contro il Manchester City in Champions League, allora quelle tre ore di partita sfiancante davvero sembreranno non finire mai.
Chiedere per credere a David Goffin che è arrivato a un punto dalla vittoria ma si è arreso 6-3 5-7 7-6(11). Nadal ha mancato due match point nel secondo set, ne ha salvato uno sul 5-4 nel terzo e altri tre nel tiebreak. Fanno quattro in totale, due dei quali annullati con l'asso nella manica, la palla corta che non aveva ancora mai giocato in tutta la partita.
Il belga si è messo alle spalle i mesi più difficili della sua carriera dopo l'operazione al ginocchio dello scorso agosto. Fermo fino a gennaio 2022, un mese fa prima dell'ATP 250 di Marrakech, Goffin era scivolato al numero 74 del mondo: la sua posizione più bassa nel ranking ATP da luglio 2014. Poi ha vinto il torneo in Marocco e ha iniziato a rifiorire su quella terra rossa dove ha prodotto alcuni dei suoi migliori risultati come la semifinale a Monte-Carlo del 2016, i quarti a Madrid nel 2017 e i tre giocati a Roma (2015, 2016 e 2018).
Nadal però è in grado di cambiare volto e pelle per alimentare uno spirito competitivo con l'appetito di una fiera dantesca. L'essenza del suo successo numero 1050 in carriera è qui. E' nella sua capacità di processare le informazioni senza mai un goccio di quella superbia che potrebbe oscurare la vista o trasformarsi in testardaggine.
L'evoluzione creatrice richiede prontezza di riflessi e disponibilità totale a scartare di lato, a cambiare piano e punto di vista. Richiede soprattutto un controllo assoluto di ogni possibile soluzione che dovesse essere richiesta in una delle infinite combinazioni esistenziali lungo una partita di tennis. Non sai mai quando un colpo provato poco, giocato poco, in cui magari non credi, può diventare quello da cui dipende tutto. E in quei momenti la differenza tra i Nadal e i Goffin si vede, al di là di ogni ragionevole dubbio.
L'evoluzione creatrice richiede prontezza di riflessi e disponibilità totale a scartare di lato, a cambiare piano e punto di vista. Richiede soprattutto un controllo assoluto di ogni possibile soluzione che dovesse essere richiesta in una delle infinite combinazioni esistenziali lungo una partita di tennis. Non sai mai quando un colpo provato poco, giocato poco, in cui magari non credi, può diventare quello da cui dipende tutto. E in quei momenti la differenza tra i Nadal e i Goffin si vede, al di là di ogni ragionevole dubbio.
"Lo spirito del Real Madrid è stato di ispirazione per come ho lottato in tutta la carriera" ha detto Nadal, che la sera prima della sfida contro Goffin era al Bernabeu a spingere i Blancos alla rimonta contro il City valsa la qualificazione alla finale di Champions League.
"Penso di aver giocato ad altissimo livello, ma non sono soddisfattissimo perché dovevo finire questo match in due set - ha detto Nadal -. Anche se queste tre ore e dieci minuti mi aiuteranno a migliorare la mia condizione e la mia fiducia".
Nadal, che ancora non ha perso un tiebreak a Madrid da quando il torneo è stato spostato sulla terra rossa nel 2009, ha raggiunto il suo 99mo quarto di finale in un Masters 1000. Nel prossimo passo verso l'obiettivo del 37mo titolo in questa categoria di tornei, Nadal affronterà Carlos Alcaraz, che ha festeggiato il 19mo compleanno con tanto di torta e candeline dopo il successo 6-4 6-7(4) 6-3 su Cameron Norrie.
E' cambiato tutto rispetto a un anno fa quando, sempre alla Caja Magica, Alcaraz perse nettamente nel giorno del suo diciottesimo compleanno. "Sarà diverso dall'anno scorso, mi aspetto una grande partita" ha detto il teenager.
Avanza ai quarti di finale anche Stefanos Tsitsipas che sfiderà Novak Djokovic nella riedizione della finale dell'ultimo Roland Garros.
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