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Eventi internazionali

Murray, che sfida a Medvedev: "Mi dirà a che punto sono"

Lo scozzese batte Delbonis e si garantisce un secondo turno di lusso. Non affronta un Top 2 da cinque anni. Il russo deve arrivare in semifinale per tornare numero 1 del mondo dopo Miami

di | 25 marzo 2022

Ha chiuso con due punti vintage, un pallonetto vincente di rovescio al volo e una risposta di diritto lungolinea da sinistra. Così Andy Murray, tornato a Miami per la prima volta dal 2016 che avrebbe chiuso da numero 1 del mondo, ha completato il 7-6(4) 6-1 su Federico Delbonis. Il successo sul mancino argentino si è guadagnato la possibilità di sfidare Daniil Medvedev, ovvero il primo giocatore diverso dai Fab 4 a salire al numero 1 del mondo. Il russo ha perso lo scettro lunedì, e deve arrivare almeno in semifinale per riconquistarlo.

Murray, la vittoria su Delbonis

"E' la prima volta che gioco in questo stadio. In passato avevo una casa a Miami, forse dovrò comprarne un'altra" ha detto Murray, che ha fatto la differenza in risposta nei momenti decisivi della partita. Così, su una superficie che ha definito piuttosto lenta con la palla che rimbalza alta, ha firmato la vittoria numero 701 in carriera nel circuito ATP.

"Nel primo set abbiamo servito bene entrambi - ha spiegato lo scozzese -. Ho piazzato un'ottima risposta, profonda, sul 5-4 nel tiebreak e ho fatto punto. Delbonis ha commesso doppio fallo sul set point e quella è stata la chiave del match".

Il revenant scozzese, ripartito per la terza volta con Ivan Lendl come coach, la guida che l'ha accompagnato nel primo storico trionfo a Wimbledon, è rientrato in Top 100 anche grazie all'abbondanza di wild card: sono più di 50 quelle ottenute dal 1990 ad oggi, 27 solo dallo scorso agosto, dopo la pandemia. Adesso arriva il difficile, però. Il revenant Murray ha sempre vinto il primo match e perso il secondo negli ultimi cinque tornei giocati. Non passa due turni da Sydney. 

Nei successivi cinque tornei, ha battuto all'esordio tre avversari fuori dalla Top 100 e due fuori dalla Top 20. Al secondo turno ha perso dal numero 120 del mondo Taro Daniel all'Australian Open, il match più deludente del suo 2022, contro il numero 33 Alexander Bublik a Indian Wells, il numero 16 Bautista Agut a Doha e due Top 10, Jannik Sinner a Dubai e Felix Auger-Aliassime a Rotterdam (la classifica è quella al momento del match).

Stavolta, la sfida è ancora più dura. Per la prima volta in cinque anni, Murray sfida un Top 2. Lo scozzese, numero 1 cinque anni fa, sfida Daniil Medvedev, numero 1 fino a cinque giorni fa. Il russo ha vinto l'unico confronto diretto, a Brisbane nel 2019.

LA SFIDA CON MEDVEDEV

"Sarà una partita difficilissima, Medvedev ha giocato estremamente bene sul cemento nelle ultime stagioni - ha detto Murray -. Sarà una grande sfida per me, per capire a che punto è il mio gioco. Ho programmato un blocco di allenamenti dopo questo torneo, questa partità mi darà indicazioni sugli aspetti su cui lavorare".

Medvedev, che farà il suo esordio nel torneo, sembra più concentrato sul livello delle sue prestazioni, dopo la sconfitta contro Gael Monfils al terzo turno a Indian Wells, che sugli scenari per riprendersi la vetta della classifica. "Non ci perdo il sonno - ha spiegato -, non vado a letto pensando a come ho potuto perdere il posto di numero 1 e a come posso ritornarci. Ma conosco la matematica, so cosa devo fare: era un po' lo stesso a Indian Wells.

"Voglio solo fare il meglio - ha spiegato -. Nello scorso torneo non ci sono riuscito, e per questo ho perso la partita e il posto di numero 1. Qui devo fare di più se voglio riprendermelo".

Per farlo, ha studiato alcuni aggiustamenti, su cui non ha voluto fornire dettagli, con il coach Gilles Cervara. "Di solito gioco meglio a Miami che a Indian Wells - ha detto -, ma quando sono arrivato non mi sentivo soddisfatto del mio tennis. Abbiamo parlato tanto con Gilles su cosa fare per farmi rendere meglio nelle condizioni in cui si gioca. Penso che Indian Wells e Miami siano due dei campi in cemento più lenti di tutto il circuito".


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