

La Tomljanovic, dopo il successo su Ostapenko, supera anche l’ostacolo delle 18enne Emma Raducanu, che si ritira a metà del secondo set per problemi di stomaco. Insieme nei quarti di finale a Wimbledon: per una coppia di tennisti quale vittoria più bella?
di Enzo Anderloni | 05 luglio 2021
Dove finisce la favola di Emma Raducanu comincia quella di Ajla e Matteo, la coppia di tennisti più bella del mondo che si ritrova, a cuori uniti, nei quarti di finale di Wimbledon.
Era attesissima la 18enne Brit, nata in Canada da padre rumeno e madre cinese, che aveva onorato l’invito degli organizzatori arrampicandosi un passo dopo l’altro fino a trovare un posto tra le prime 16 giocatrici del torneo, una novità assoluta per il regno Unito delle racchette.
L’avevano programmata in un teatro importante, il Campo n.1, in orario pre-serale, come si fa per le partite di cartello. Per una che era stata capace di battere Vondrousova e Cirstea, entrambe tra le prime 50 del mondo, trovarsi di fronte una Tomljanovic, n.75, poteva essere una grande occasione per agguantare uno storico quarto di finale
E invece la n 338 del mondo, comunque nuova stellina brillante dei questa edizione dei Championships s’è inceppata. Probabilmente non stava benissimo perché, dopo aver perso 7-5 il primo set, nel secondo ha cominciato a toccarsi lo stomaco con una certa frequenza. Sullo 0-3 ha chiesto un intervento medico che però non ha risolto il problema. Dopo qualche minuto fuori dal campo ha annunciato il ritiro.
Un peccato: la sfida era incerta e avvincente. C’è comunque da essere sicuri che la sorridente Emma avrà un sacco di tempo per rifarsi e per fare mergere il suo tennis che impressiona anche perè è supportato da una testa brillante e da una forte personalità.
Intanto i fidanzati d’oro del tennis mondiale possono festeggiare un clamoroso successo di coppia: arrivare insieme nei quarti di finale di Wimbledon non è cosa che succede tutti i giorni. Matteo, che ha giocato e vinto la sua partita con il bielorusso Ivashka all’ora di pranzo sul campo n.2 ha avuto tutto il tempo per andare a fare il tifo per Ajla sul Campo n.1 all’imbrunire.
A detta sua è la cosa che lo stressa di più: stare a bordocampo quando lei gioca. Matteo e Ajla sono molto legati in tutto, passione per il tennis compresa: sabato, non era ancora uscito dal campo dopo la vittoria con Aljaz bedene che la sua prima preoccupazione era sapere come era andata la partita della sua dolce metà conto Jelena Ostapenko.
Quel 8-6 al terzo contro l’ex campionessa del Roland Garros è stata una bella impresa, che permette ad Ajla di andarsi a giocare domani il suo quarto di finale contro la connazionale e n.1 del mondo Ashleigh Barty. Una sfida tosta di sicuro, ma nella quale può giocarsi il tutto per tutto perché a questo punto non ha nulla da perdere. Una bella favola così, innamorati e vincenti a Wimbledon, rimarrà nella memoria per sempre.
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