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Eventi internazionali

Roger: “Ritiro? L’obiettivo è giocare ancora”

Dopo il tracollo londinese contro Hubert Hurcakz, Roger Federer spiega di non aver ancora pensato al dopo Wimbledon. Si prenderà un paio di giorni di riposo e poi valuterà come muoversi. Al momento il ritiro immediato non è un’opzione, e gli piacerebbe tornare ancora ai Championships.

07 luglio 2021

Roger Federer non se l’era immaginato così il suo quarto di finale contro Hubert Hurkacz, perso per 6-3 7-6 6-0 senza mai dare l’impressione di poter vincere. Ma non è detto che la lunga ovazione tributatagli all’uscita dal campo dal pubblico del Centre Court rimarrà l’ultima.

ROGER FEDERER

Non so davvero se è stata la mia ultima volta sul Centre Court. Il mio obiettivo dell’ultimo periodo è stato quello di giocare un’altra volta a Wimbledon. Inizialmente era il torneo dello scorso anno, poi è arrivata la pandemia. Sono riuscito a farcela quest’anno, e di questo sono molto felice. A tutto ciò che avverrà dopo Wimbledon penserò nei prossimi giorni. Sono molto contento di essere arrivato fino a qui e di aver giocato al livello che ho espresso, dopo tutto ciò che ho passato. Naturalmente mi piacerebbe giocare ancora qui, ma alla mia età non si è mai sicuri di cosa si può trovare dietro l’angolo. Non ho ancora preso una decisione nemmeno per le Olimpiadi. Ho posticipato tutto a dopo Wimbledon, ora Wimbledon è finito e mi prenderò un paio di giorni, poi vedrò cosa fare. Al momento non so dire nulla di più. Ci penserò e poi lo comunicherò: per me e per tutti, il mio team e la mia famiglia”.

“Quando bisogna passare attraverso un lungo percorso per tornare in campo, è necessario andare per fasi, ponendosi degli obiettivi. Il mio primo obiettivo era giocare qui, e ci sono riuscito. Ora devo vedere cosa ha funzionato e cosa no, come va il ginocchio e via dicendo. E da lì valutare cosa fare. Devo prendermi del tempo, senza fretta, e prendere la decisione giusta. Non credo che il ritiro immediato sia un’opzione: l’obiettivo è giocare ancora”.

Prima del match credevo di poter avere delle buone chance. Sentivo che se fossi riuscito a proteggere i miei turni di battuta e a costruirmi delle chance sulla sua seconda di servizio, sarei riuscito a indirizzare gli scambi dalla mia parte. Ma ho faticato da subito, come se il servizio non funzionasse a dovere e il ritmo non fosse quello giusto. Mi sono messo in tante situazioni difficili, e non sono riuscito a sfruttare le chance a mia disposizione. Nel secondo set è andata meglio, ma dal 4-1 dovevo trovare una via per vincere il set. Invece mi sono lasciato riprendere, sono andato sotto due set a zero e da lì in poi tutto è diventato più complicato. Hurkacz è stato di gran lunga il giocatore migliore in campo, e ha meritato la vittoria”.

“Nel mio tennis mancano tante cose che 10, 15, 20 anni fa mi venivano semplici e naturali, e che oggi non arriveranno più. Devo perciò metterci molto più impegno, anche dal punto di vista mentale. In campo ho tante idee, ma non sempre riesco a fare ciò che mi piacerebbe, e questo a volte genera delle situazioni complicate. Credo di aver fatto il massimo: siamo felici di aver raggiunto i quarti di finale, anche se naturalmente sono dispiaciuto di come è andata oggi”.

“Sono deluso, ma allo stesso tempo quando un grande torneo finisce è sempre un peso che se ne va, sia che l’obiettivo sia stato raggiunto sia che non sia stato raggiunto. Io sento che il peso se n’è andato e ora sono davvero esausto. Ma è una bella sensazione da avere: metti tutto quello che hai, e quando è finita hai solo voglia di andare a dormire. Ho passato 18 mesi difficili, quindi se guardo questo risultato in prospettiva sono molto felice di tante cose successe nelle ultime settimane. Per qualche giorno penserò alla sconfitta, a volte sono molto duro con me stesso. Ma la supererò presto”.

HUBERT HURKACZ

“Ho provato a rimanere il più calmo possibile, anche se stavo affrontando Roger Federer nei quarti di finale di un torneo del Grande Slam. Ho cercato di credere in me stesso, nel mio gioco, e di essere aggressivo durante tutto l’arco della sfida. Uscire dal campo realizzando di aver battuto Federer sull’erba di Wimbledon è stato incredibile, un sogno che ci avversa”.

Credo che aver già giocato al turno precedente sul Campo Centrale mi abbia aiutato molto nel match di oggi. Ho capito che atmosfera si respira, ho provato il campo. La differenza è che oggi il pubblico faceva un gran rumore tifando per il mio avversario, mentre ieri non è stato così”.

NOVAK DJOKOVIC

“Quando nel primo set ho perso tre game di fila è stata una questione di ritmo. Negli ultimi giorni c’è anche molto vento, non ricordo di aver giocato a Wimbledon in condizioni così ventose. Ho avuto alcuni alti e bassi, credo dovuti a un insieme di fattori: magari ti senti bene per spingere, ma se le gambe non ti seguono diventa tutto più difficile, specialmente in condizioni come quelle odierne. Ho giocato molto bene fino al 5-0, poi ho avuto un paio di set point sul 5-1, quindi c’è stato qualche game lungo. In ogni caso mi sento bene e sono soddisfatto di come ho giocato fino a qui. Sono in semifinale, e non ho speso troppe energie. Ora spero di riuscire a giocare in maniera solida dall’inizio alla fine del prossimo incontro, e poi magari di giocarne un altro domenica”.

“Shapovalov ha trovato grande continuità nelle ultime due stagioni, salendo in classifica e arrivando fra i primi 15 del mondo. Magari la gente si aspettava qualcosa in più da lui, ma la differenza la fanno le grandi partite. È un giocatore pericoloso, che ha un tennis a tutto campo, un gran servizio e si destreggia bene a rete. E poi è mancino, il che lo rende un avversario più difficile, specialmente su una superficie come l’erba. È migliorato nei movimenti, il che gli permette di commettere meno errori. Era la parte del suo gioco che più gli ha creato difficoltà in passato. L’ho affrontato in due set combattuti all’ATP Cup, su dei campi molto rapidi. Se serve bene è difficile da contrastare, perché concede molto poco. Ho guardato un po’ delle sue partite: sta giocando molto bene e nei momenti importanti il rovescio lo sta aiutando. Sarà sicuramente il test più complicato del mio torneo, ma è una semifinale è normale che sia così. Mi aspetto una battaglia e dovrò giocare il mio miglior tennis”.

DENIS SHAPOVALOV

“Oggi è stato un match davvero complicato, ma me l’aspettavo. Già in passato avevamo giocato dei match molto duri, molto fisici. Per buona parte del match ho avuto la sensazione che mi stesse dominando, e quando ho avuto delle chance ha giocato sempre bene. Nel quarto set ho provato ad avvicinarmi al campo e a giocare in maniera più aggressiva. Mi sono accorto che fisicamente iniziava a essere stanco, mentre io in avvio di quinto mi sono sentito davvero bene. Sono davvero felice della vittoria. Nel quinto set mi sono detto che avrei giocato ogni singolo punto al massimo delle mie possibilità, senza badare al punteggio. È stata una grande battaglia, e sono super fiero di me stesso”.

“Credo di aver gestito bene il mio torneo. All’inizio non è stato facile, perché si prospettava la possibilità di giocare due match in due giorni consecutivi, e nel primo sono stato in campo per cinque set contro Kohlschreiber. Ma ho avuto fortuna perché in seguito ho passato il turno senza giocare, il che mi ha dato un paio di giorni di riposo. Nel match contro Murray ero freschissimo, e poi ho avuto altri due giorni di riposo grazie alla Middle Sunday. Credo che una delle ragioni del calo fisico di Khachanov sia dovuta ai cinque set che ha giocato nel turno precedente, mentre io sono stato più fortunato. E oggi, anche se ho giocato cinque set, mi sento benissimo. Spero di poter continuare così, ed arrivare pronto al match contro Djokovic”.


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