

Nella sesta giornata, riservata alle sfide di terzo turno della parte bassa del tabellone maschile, il 24enne romano supera il russo Khachanov con tre tie-break ma si infortuna nel finale di partita. Il 33enne di Arma di Taggia non concede chance a De Minaur, l’idolo di casa. Prossimo turno di fuoco per entrambi: lunedì sfideranno rispettivamente Tsitsipas e Nadal
di Tiziana Tricarico | 13 febbraio 2021
E’ grand’Italia a Melbourne con Matteo Berrettini e Fabio Fognini qualificati per gli ottavi di finale degli Australian Open che si stanno disputando sul cemento di Melbourne Park. Nel silenzio del lock-down entrambi hanno sbrigato la pratica-terzo turno in tre set (contro Khachanov e De Minaur) e lunedì troveranno dall’altra parte della rete, rispettivamente, Tsitsipas e Nadal.
Per la seconda volta nell’Era Open - la nona volta nella storia a livello Slam - due azzurri contemporaneamente tra i primi 16 a Melbourne: era già accaduto nel 2018 ancora con Fognini insieme a Seppi.
Per la quarta volta Matteo è negli ottavi di un Major: ci era già riuscito una volta a Wimbledon (2019) e due volte agli Us Open (2019, quando poi si spinse fino in semifinale, e 2020), ora è accaduto anche nell’”Happy Slam”. Berrettini, n.10 del ranking e nono favorito del torneo, ha battuto 76(1) 76(5) 76(5), in poco meno di tre ore di partita, il russo Karen Khachanov, n.20 ATP e 19esima testa di serie, alla sua sesta presenza a Melbourne dove per la terza volta di fila si è fermato al terzo turno.
Il 24enne romano (reduce dalla finale nell’ATP Cup con la squadra azzurra), alla quarta partecipazione consecutiva allo Slam Aussie dove non si era mai spinto così avanti, si era imposto in tutte e tre le sfide precedenti con il 24enne moscovita ma i due non si erano mai affrontati sul cemento all’aperto.
“Ci conosciamo bene, abbiamo la stessa età: in questi giorni l’ho visto bene, mi sembra in forma”, aveva detto alla vigilia il tennista seguito da coach Vincenzo Santopadre.
E tanto per mettere subito le cose in chiaro Berrettini ha iniziato con un break a zero che Khachanov però si è subito ripreso, e con gli interessi (3-1). Con un passante aiutato dal nastro, però, Matteo ha rimesso in pari il conto dei break e poi anche il punteggio (3-3).
I due non si sono fatti complimenti suonandosele di santa ragione. L’azzurro ha ritrovato confidenza con il “suo” colpo, il servizio, ed ha iniziato anche a rispondere con maggior continuità: nel nono gioco non ha sfruttato (errore di rovescio) una palla-break che avrebbe potuto mandarlo a servire per il set. A decidere è stato il tie-break che però Matteo a dominato per 7 punti a 1.
Seconda frazione scandita dai turni di servizio di entrambi fino al decimo game, quando un po’ di tensione ed un nastro malefico hanno portato Berrettini a due punti dal set: Khachanov, però, a risistemato le cose con una bella volée di diritto e un ace.
Anche nel dodicesimo gioco il 24enne moscovita ha dovuto recuperare da 0-30 e così a decidere è stato un altro tie-break. Il russo ha tenuto fino al 4-3 poi Berrettini ha infilato un ace, un diritto vincente ed incassato un errore di diritto di Khachanov che lo ha portato al doppio set-point: Karen ha salvato il primo ma Matteo ha chiuso per 7 punti a 5 con un altro ace.
Il russo ha accusato il colpo e in avvio di terza frazione ha dovuto subito fronteggiare due palle-break ma si è tirato fuori dalla buca. Nel sesto gioco è stato l’azzurro a concedere due chance di break ma le ha cancellate con altrettanti ace.
Al cambio campo sul 5-4 per Khachanov il 24enne romano ha chiesto un medical time out per un problema agli addominali laterali sinistri, massaggiati a lungo dal fisioterapista.
Alla ripresa è apparso subito evidente da qualche smorfia di Matteo, e soprattutto da una seconda di servizio molto contenuta, che il problema era tutt’altro che risolto ma il russo non è ha approfittato, giocando con troppa fretta (5-5). Nel game successivo Khachanov con un doppio fallo ha concesso una palla-break (parente prossima di un match-point) ma l’ha annullata mettendo la racchetta su un passante fortissimo al corpo di Berrettini con la sua volée di diritto resa imprendibile dal net.
Poco dopo terzo tie-break: Khachanov ha alungato sul 4-1, ha difeso il vantaggio fino al 5-3 ma poi si è fatti riagganciare e superare regalando all’azzurro un match-point con un diritto cacciato in rete e completando l’opera con lo stesso errore, confezionando ad un Berrettini ma felice dolorante il pass per gli ottavi.
Il romano ha come sempre ricavato molto dal servizio: per lui 18 ace contro un solo doppio fallo, il 62% di prime in campo con l’84% dei punti conquistati ma anche il 50% dei punti vinti con la seconda (percentuali ridimensionatesi un po’ nel finale di partita dopo l’infortunio).
Berrettini ha messo a referto 48 vincenti contro 37 errori non procurati (34 contro 38 il bilancio di Khachanov).
E’ un sorriso un po’ preoccupato quello di Matteo durante l’intervista a caldo: “Sotto le costole ho sentito qualcosa che tirava: il trainer ha parlato di una contrattura - ha spiegato -. Sul servizio soprattutto mi faceva male. Ero avanti due set, stavo giocando bene non ci voleva: per fortuna sono riuscito a chiudere in tre set. Ora ci vorrà un gran lavoro con il fisioterapista per poter tornare in campo tra un paio di giorni nelle migliori condizioni possibili: spero non sia nulla di grave”.
Prima giornata con le tribune vuote a Melbourne per il lock-down di cinque giorni: “Mi è mancato molto il pubblico, la sua energia - ha detto Matteo -. Giocare in uno stadio vuoto non è una bella situazione ma questa realtà è complicata. Speriamo di poterlo fare di nuovo davanti alla gente: vorrebbe dire essere in semifinale - ha aggiunto sorridendo -. “Con Tsitsipas ci conosciamo piuttosto bene: ci ho perso due volte, una anche qui in una partita combattutissima. Ora però devo pensare solo al mio corpo”.
Lunedì nei suoi primi ottavi a melbournei Matteo dovrà vedersela appunto con il greco Stefanos Tsitsipas, numero 6 del ranking e 5 del seeding, alla sua quinta partecipazione a Melbourne dove vanta la semifinale nel 2019 (in quell’edizione eliminò Federer negli ottavi e si arrese solo a Nadal in semifinale): il 22enne di Atene ha vinto entrambi i precedenti - sempre combattutissimi - con Berrettini, disputati al secondo turno delle qualificazioni degli Us Open del 2017 ed al primo turno a Melbourne nel 2019.
Con una prestazione praticamente perfetta ha centrato invece il poker Fognini, in gara per la 15esima volta di fila agli Australian Open dove ha raggiunto per la quarta volta, la seconda consecutiva, gli ottavi (era già accaduto nel 2020, 2018 e 2014). Il 33enne di Arma di Taggia, n.17 del ranking e 16 del seeding, ha liquidato 64 63 64, in poco più di due ore di gioco, l’australiano Alex De Minaur, 21enne di Sydney, n.23 ATP e 21esima testa di serie, alla quinta partecipazione allo Slam di casa dove si era fermato al terzo turno anche lo scorso anno, sconfitto da Nadal.
Il ligure ha anche fugato qualsiasi dubbio sulla caviglia destra (Fabio a fine del maggio scorso si è sottoposto ad un intervento in artroscopia ad entrambe le caviglie) che si era fatto massaggiare dal trainer nei primi due match giocati a Melbourne.
Tra Fabio e “Damon” non c’erano precedenti. I due si sono studiati per qualche game, poi l’equilibrio si è interrotto nell’ottavo gioco: Fognini ha alzato il ritmo ed ha centrato il break alla prima occasione salendo 5-3. Il ligure però con tre errori di rovescio glielo ha restituito addirittura a zero (5-4) ma De Minaur ha continuato a sbagliare troppo e Fabio ha incamerato il primo parziale con un altro break (6-4).
Con un rovescio vincente Fognini ha salvato una palla-break in avvio di seconda frazione e poi è salito in cattedra, giocando soprattutto sul rovescio del suo avversario e rispondendo sempre meglio: ha continuato a variare molto gli scambi proponendo sempre palle diverse al giovane aussie che nel sesto gioco, alla seconda palla-break, ha ceduto nuovamente la battuta. Fabio, molto solido al servizio, ha continuato a spingere e nel nono game ha chiuso anche il secondo set in suo favore (6-3).
“Damon” ha accusato il doppio svantaggio ed in avvio di terzo set ha ceduto la battuta a zero ad un Fognini scatenato che poi ha allungato sul 2-0. Nel quinto gioco è arrivato un secondo break per l’azzurro, con il 21enne di Sydney incapace di trovare soluzioni efficaci (4-1). Fabio per un pizzico di tensione ha fallito due match-point nel nono gioco (doppio fallo ed errore di rovescio) finendo per restituire uno dei due break, ma poi ha archiviato la questione (6-3) con un servizio vincente al match-point complessivo. Liberando un urlo di soddisfazione.
Prossimo avversario per Fognini - sempre lunedì - lo spagnolo Rafael Nadal, n.2 del ranking e del seeding, alla 16esima partecipazione allo Slam australiano che è riuscito a vincere soltanto una volta, nel 2009, ma dove ha giocato altre quattro finali.
Il maiorchino, che sta giocando il torneo nonostante un problema alla schiena, è in vantaggio per 12 a 4 nel bilancio dei precedenti con l’azzurro (6-1 sul cemento all’aperto dove Fabio è riuscito ad imporsi solo al terzo turno degli Us Open del 2015 recuperando due set di svantaggio). Il 34enne mancino di Manacor a Melbourne prova a battere il record di trofei Slam (20), detenuto in coabitazione con Federer.
RISULTATI
“Australian Open”
Grand Slam
Melbourne, Australia
8 - 21 febbraio, 2021
$71.500.000 - cemento
SINGOLARE
Primo turno
Frances Tiafoe (USA) b. Stefano Travaglia (ITA) 76(5) 62 62
(11) Denis Shapovalov (CAN) b. Jannik Sinner (ITA) 36 63 62 46 64
(q) Aslan Karatsev (RUS) b. Gianluca Mager (ITA) 63 63 64
(31) Lorenzo Sonego (ITA) b. Sam Querrey (USA) 75 64 64
Mackenzie McDonald (USA) b. Marco Cecchinato (ITA) 36 63 62 62
(9) Matteo Berrettini (ITA) b. Kevin Anderson (RSA) 76(9) 75 63
(16) Fabio Fognini (ITA) b. Pierre-Hugues Herbert (FRA) 64 62 63
Salvatore Caruso (ITA) b. (q) Henri Laaksonen (SUI) 62 64 63
Pablo Cuevas (URU) b. Andreas Seppi (ITA) 64 46 62 62
Secondo turno
Feliciano Lopez (ESP) b. (31) Lorenzo Sonego (ITA) 57 36 63 75 64
(9) Matteo Berrettini (ITA) b. (q) Tomas Machac (CZE) 63 62 46 63
(16) Fabio Fognini (ITA) b. Salvatore Caruso (ITA) 46 62 26 63 76(14-12)
Terzo turno
(9) Matteo Berrettini (ITA) b. (19) Karen Khachanov (RUS) 76(1) 76(5) 76(5)
(16) Fabio Fognini (ITA) b. (21) Alex De Minaur (AUS) 64 63 64
Quarto turno (ottavi)
(9) Matteo Berrettini (ITA) c. (5) Stefanos Tsitsipas (GRE)
(16) Fabio Fognini (ITA) c. (2) Rafael Nadal (ESP)
DOPPIO
Primo turno
Alexander Bublik/Andrey Golubev (KAZ) b. (Alt) Salvatore Caruso/Emil Ruusuvuori (ITA/FIN) 76(6) 75
Simone Bolelli/Maximo Gonzalez (ITA/ARG) b. (12) Jeremy Chardy/Fabrice Martin (FRA) 63 64
Lorenzo Sonego/Andrea Vavassori (ITA) b. Romain Arneodo/Benoit Paire (MON/FRA) 67(9) 62 64
Stefano Travaglia/Laslo Djere (ITA/SRB) b. (wc) Andrew Harris/Alexei Popyrin (AUS) 63 64
(8) Pierre-Hugues Herbert/Nicolas Mahut (FRA) b. (alt) Gianluca Mager/Yoshihito Nishioka (ITA/JPN) 62 63
Secondo turno
Simone Bolelli/Maximo Gonzalez (ITA/ARG) b. Lorenzo Sonego/Andrea Vavassori (ITA) 62 76(5)
(6) Jamie Murray/Btuno Soares (GBR/BRA) b. Stefano Travaglia/Laslo Djere (ITA/SRB) 61 62
Terzo turno (ottavi)
Simone Bolelli/Maximo Gonzalez (ITA/ARG) c. (6) Jamie Murray/Btuno Soares (GBR/BRA)
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