

Sulla terra rossa del “Serbia Open” il romano, numero due del seeding, supera in 3 set il lucky loser giapponese Daniel e domenica va a caccia del 4° titolo: avversario il russo, che dopo 3 ore e mezza di lotta batte il n.1 del mondo Djokovic a casa sua
di Gianluca Strocchi | 24 aprile 2021
Matteo Berrettini ritrova una finale a poco meno di due anni dall’ultima disputata (e vinta) sull’erba di Stoccarda nel 2019. Il 25enne tennista romano, n.10 del ranking mondiale e seconda testa di serie, si è qualificato per l’ultimo atto del “Serbia Open”, ATP 250 con un montepremi di 650.000 euro che si sta avviando alla conclusione sui campi in terra rossa del Novak Tennis Center di Belgrado (l’impianto dove si allena regolarmente il numero uno del mondo): 61 67(5) 60 il punteggio con cui, in due ore e 7 minuti, nella sua prima semifinale da Vienna 2019 – la decima complessiva in carriera – il numero uno azzurro ha sconfitto il giapponese Taro Daniel, n.126 ATP, ripescato in tabellone come lucky loser (nel turno decisivo era stato battuto da Gianluca Mager).
Un altro significativo passo avanti per ritrovare il suo miglior tennis e per tornare protagonista dopo lo stop forzato per l’infortunio agli addominali che l’ha costretto a ritirarsi durante gli Australian Open.
Nel secondo testa a testa fra i due (il 28enne nipponico nato a New York si era aggiudicato in due set il precedente, al primo turno sulla terra di Istanbul nel 2018, quando poi avrebbe conquistato il suo primo e finora unico titolo ATP in carriera) il romano con un ace esterno ha salvato una palla-break nel gioco di apertura, poi nel successivo ha strappato il servizio all’avversario (rovescio in corridoio).
Break confermato per il 3-0 in favore di Berrettini, che si è visto pure annullare una chance per il 4-0 “pesante”. Matteo ha tenuto ai vantaggi il quinto game (4-1) recuperando da 0-30, per poi piazzare un secondo break e di slancio mettere in cassaforte la prima frazione in 38 minuti (colpo in corridoio di Daniel)
L’azzurro, solido anche in risposta e capace di variazioni efficaci, in particolare con il ricorso alla smorzata, ha aperto il secondo set togliendo la battuta al giapponese (alla terza semifinale ATP in carriera), per allungare sul 2-0 grazie a una buona continuità al servizio.
Il secondo doppio fallo del nipponico ha offerto al giocatore allenato da Vincenzo Santopadre l’opportunità per un secondo break, mancata con una risposta sbagliata di rovescio, con l’avversario ad accorciare le distanze. E Daniel anche nel quinto game ha saputo cancellare due palle-break prima di ottenere il 2-3. Berrettini comunque con due ace si è assicurato il 4-2 e a 15 ha tenuto il turno che lo ha portato sul 5-3, però nel decimo game ha dovuto incassare il contro-break di un Daniel che, lasciando andare il braccio, ha giocato solo vincenti, due con il rovescio e uno al volo, agganciando il 5-5.
Con un passantone di diritto all’incrocio il romano è andato a palla-break, sprecata con una risposta di diritto, finendo per trovarsi sotto per la prima volta nel punteggio. Matteo si è rifugiato al tie-break, nel quale però è stato il nipponico ad andare avanti 2 a 0 e 4 a 1, l’azzurro ha reagito recuperando il mini-break, ma sul 5 a 4 per Daniel ha messo fuori un diritto concedendo due set-point: il primo lo ha cancellato con una prima esterna però sul secondo il giapponese ha comandato lo scambio, attaccando e portando la sfida al terzo con uno smash tutt’altro che banale.
Berrettini ha resettato tutto e nella partita decisiva ha di nuovo strappato la battuta al rivale al secondo game, confermando il break (3-0) con due prime a rintuzzare il tentativo di recupero del nipponico che vive e si allena in Spagna.
Il quale, messo in difficoltà dalla ritrovata solidità dell’italiano, ha commesso qualche gratuito di troppo perdendo a zero il servizio e ritrovandosi poi in un baleno sotto 5-0 (parziale di 20 punti a 3 per l’azzurro). Matteo non ha mollato di un centimetro, fronteggiando un’occasione per l’1-5, procurandosi con una risposta potente e precisa il primo match, prontamente sfruttato con un diritto lungo di Daniel.
“Sono davvero felice di essere in finale al mio secondo torneo dopo il rientro. Fisicamente mi sento bene, e in particolare sono contento della reazione che ho avuto nel terzo set - il commento a caldo del romano - dopo che non ero riuscito a chiudere la partita nel secondo, mancando anche diverse chance per il secondo break. La finale? Ho avuto modo di seguire l'incontro fra Karatsev e Djokovic e di notare come il russo stia giocando un tennis di altissimo livello. Comunque cercherò di prepararmi al meglio per provare a batterlo".
A Belgrado - come detto - segnali di ripresa per Matteo che al secondo turno (per lui l’esordio) si era aggiudicato in due set il derby contro Marco Cecchinato, n.94 ATP, tornando a vincere un match dopo due mesi (l’ultimo successo l’aveva ottenuto al terzo turno degli Australian Open contro Khachanov quando a fine partita si era infortunato agli addominali).
Quindi il successo nei quarti, sempre in due set, sul serbo Filip Krajinovic, n.33 del ranking e 5 del seeding (“giustiziere” all’esordio di Stefano Travaglia).
La delusione sul volto di Novak Djokovic (foto Getty Images)
Aslan Karatsev libera tutta la sua gioia in questo urlo (foto Getty Images)
Tra Matteo e il quarto titolo nel circuito maggiore – l’azzurro ha fatto centro a Gstaad 2018 e nel 2019 a Budapest e Stoccarda – c’è dunque il russo Aslan Karatsev, n.28 del ranking e terza testa di serie (nei quarti aveva stoppato la corsa di Gianluca Mager, n.98 ATP, promosso dalle qualificazioni), che al termine di una semifinale davvero intensa e ricca di emozioni, una battaglia sportiva di tre ore e 25 minuti, ha superato per 75 46 64 il “padrone di casa” Novak Djokovic, numero uno del mondo.
Il 27enne di Vladikavkaz, rivelazione del 2021, si è preso una bella rivincita nei confronti del campione serbo per la sconfitta nelle semifinali degli Australian Open, lo scorso febbraio, dove Karatsev era partito dalle qualificazioni. Il russo ha saputo giocare al meglio i punti importanti, salvando 23 palle-break, per cogliere il suo terzo successo su un top ten e staccare il pass per la sua seconda finale nel circuito maggiore dopo il titolo conquistato a Dubai il mese scorso.
Non ci sono precedenti fra Berrettini e Karatsev.
SuperTennis, la tv della FIT, segue in diretta e in esclusiva l’ATP 250 di Belgrado. Questa la programmazione:
domenica 25 aprile - differita alle ore 00.05 (semifinale1);
LIVE alle ore 17.00 (finale): Karatsev c. BERRETTINI
RISULTATI
“Serbia Open”
ATP 250
Belgrado, Serbia
19 - 25 aprile, 2021
€650.000 - terra rossa
SINGOLARE
(q) Gianluca Mager (ITA) b. (9) Laslo Djere (SRB) 64 63
(5) Filip Krajinovic (SRB) b. Stefano Travaglia (ITA) 75 57 63
Marco Cecchinato (ITA) b. (wc) Viktor Troicki (SRB) 61 64
(2) Matteo Berrettini (ITA) bye
Secondo turno
(q) Gianluca Mager (ITA) b. Alexei Popyrin (AUS) 75 62
(2) Matteo Berrettini (ITA) b. Marco Cecchinato (ITA) 64 63
Quarti
(3) Aslan Karatsev (RUS) b. (q) Gianluca Mager (ITA) 63 64
(2) Matteo Berrettini (ITA) b. (5) Filip Krajinovic (SRB) 64 64
Semifinale
(2) Matteo Berrettini (ITA) b. (LL) Taro Daniel (JPN) 61 67(5) 60
Finale
(2) Matteo Berrettini (ITA) c. (3) Aslan Karatsev (RUS)
DOPPIO
Primo turno
Ariel Behar/Gonzalo Escobar (URU/ECU) b. (Alt) Stefano Travaglia/Artem Sitak (ITA/NZL) 62 36 10-6
Simone Bolelli/Maximo Gonzalez (ITA/ARG) b. (wc) Miomir Kecmanovic/Dusan Lajovic (SRB) 64 64
Matteo Berrettini/Andrea Vavassori (ITA) b. Andres Molteni/Frederik Nielsen (ARG/DEN) 76(7) 64
Quarti
Tomislav Brkic/Nikola Cacic (BIH/SRB) b. Simone Bolelli/Maximo Gonzalez (ITA/ARG) 06 76(7) 10-8
Matteo Berrettini/Andrea Vavassori (ITA) b. Luke Bambridge/Dominic Inglot (GBR) 64 76(3)
Semifinali
(wc) Ivan Sabanov/Matej Sabanov (CRO) b. Matteo Berrettini/Andrea Vavassori (ITA) 76(9) 63
QUALIFICAZIONI
Primo turno
(1) Gianluca Mager (ITA) b. Benjamin Bonzi (FRA) 46 76(1) 63
Turno di qualificazione
(1) Gianluca Mager (ITA) b. (8) Taro Daniel (JPN) 61 46 64
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