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Shanghai, Vacherot non si ferma: batte Djokovic ed è in finale

Il monegasco, entrato in tabellone da n.204 del mondo, corona la sua settimana battendo l'ex n.1 del mondo e regalandosi la prima finale in carriera sul circuito ATP

11 ottobre 2025

L'incredulo Valentin Vacherot a Shanghai (Getty Images)

L'incredulo Valentin Vacherot a Shanghai (Getty Images)

Quella tra Valentin Vacherot e Novak Djokovic sarebbe stata una partita che, a prescindere dall'esito, avrebbe contribuito ad aggiornare almanacchi e statistiche. Da un lato l vecchio campione, giunto a ben 80 semifinali sul circuito, 100 titoli in carriera e una longevità mai vista in nessun altro sfidante. Dall'altro il monegasco, apparso fugacemente in passato in qualche torneo grazie a delle wild card, e giunto a Shanghai per il Masters1000 cinese per provare a collezionare qualche vittoria e, grazie ad esse, continuare a inseguire classifica e sogni. Alla fine a spuntarla è stato proprio Vacherot in due set col punteggio di 63 64, un successo, il suo, grazie al quale il qualificato dopo aver già festeggiato il suo ingresso in top100 è riuscito ad issarsi - seppur ancora virtualmente - fino alla posizione n.58 del mondo.

Come accaduto nelle sue ultime uscite, quando riuscì ad imporsi contro rivali quali Bublik, Machac, Griekspoor e Rune, anche contro Djokovic il tennis di Vacherot ha confermato tutta la sua solidità trovando nel servizio l'alleato migliore per continuare ad alimentare il suo sogno: il 78% di punti messi a segno con la prima ha infatti rappresentato un'assicurazione fondamentale per respingere i ripetuti assalti di un Djokoovic, che seppur debilitato da un problema alla schiena trattato nel corso di un MTO, è riuscito a costruirsi solo due chance di break convertendone solo una. 

Ma non di solo servizio si è alimentata la sua prestazione: solida in risposta, imprevedibile nelle discese a rete, caparbia nella copertura del campo. Vacherot ha giocato come immerso in una bolla di ispirazione concedendo appena 5 vincenti al suo rivale e commettendo soli 7 gratuiti nell'arco del match. E poi i nervi, la paura. Anche loro domati nel corso di un emozionante turno di battuta in cui Djokovic ha tentato il tutto per tutto trovando l'orgoglio per costruirsi un'ultima chance anch'essa rispedita al mittente. Entrato in tabellone da n.204 del mondo, Vacherot oltre alla prima finale in carriera - e per di più colta in un Masters1000 - è diventato così anche il giocatore dal ranking più basso (204) ad essersi mai qualificato per l'ultimo atto di un torneo di simile categoria da quando questi furono introdotti nel circuito (1990).

"Mi congratulo con lui per la sua prima finale in un Masters - ha dichiarato poi Djokovic in conferenza stampa senza poi volersi soffermare sulle sue condizioni fisiche - E' partito dalle qualificazioni e la sua è una storia incredibile, gliel'ho detto a rete: hai giocato un grande torneo. Ma anche il suo atteggiamento è ottimo, così come il suo gioco. Oggi è la sua giornata e io gli auguro il meglio per la finale".

"Non sto ancora realizzando, non so davvero cosa dire - ha balbettato visibilmente emozionato a fine match Vacherot - E' una cosa da pazzi: già solo il fatto di condividere il campo con lui era incredibile. Mi ha insegnato tanto in questo match, e tanto ho appreso io. Adesso si tratta di proseguire così. E' stata un'ora e quaranta di pura gioia, anche se non erano in tanti a fare il tifo per me, lui qui ha molti sostenitori, ci ha già vinto quattro volte. Mentre lo annunciavano con tutti i titoli che aveva alle spalle mi ero anche un po' perso, ma è stata davvero un'esperienza incredibile. Stasera mi godrò questa vittoria e inizierò a pensare alla finale di domani".

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