-
Eventi internazionali

50 anni di classifiche Atp. Così gli italiani dal 1993 al 2002 (terza parte)

Lunedì 5 dicembre l'Atp pubblicherà la 50esima classifica di fine anno, la prima con tre azzurri nei top 25. Ripercorriamo la storia del grande tennis italiano analizzando decennio per decennio: 1993-2002 (terza parte).

di | 03 dicembre 2022

Lunedì 5 dicembre l'Atp pubblicherà la 50esima classifica di fine anno della storia. Sarà un ranking speciale che vedrà per la prima volta 3 giocatori azzurri tra i primi 25 del mondo. Per festeggiare il mezzo secolo di vita delle classifiche computerizzate dell'Atp, ripercorriamo la grande storia del tennis italiano analizzando decennio per decennio. Questa è la terza puntata che copre dal 1993 al 2002, un periodo storico senza acuti particolari ad eccezione della finale di Coppa Davis raggiunta nel 1998 dai ragazzi guidati da capitan Paolo Bertolucci.

RANKING - Numericamente le presenze nei top 100 scendono ancora: da 34 a 30 e ora a 27. Andrea Gaudenzi e Renzo Furlan sono perennemente in rampa di lancio senza mai decollare del tutto. Il faentino chiude 8 stagioni (7 fila) tra i primi 100, il veneto 5, come pure Gianluca Pozzi e Davide Sanguinetti. Poi ci sono Stefano Pescosolido con 2, Federico Luzzi e Laurence Tieleman con una a testa. Il gruppetto però è decisamente risicato: appena 7 giocatori in grado in 10 anni di chiudere una stagione nei top 100.
Quando il decennio inizia Omar Camporese vive le sue ultime settimane da numero 1 d'Italia; l'8 febbraio Renzo Furlan ne prende il posto, seguito da Pozzi, Gaudenzi, Pescosolido, Sanguinetti e Tieleman. Ma passando al setaccio l'acme di ciascuno di loro, ad esclusione di Andrea Gaudenzi (n° 18 nel 1995) e Renzo Furlan (n° 19 nel 1996), gli altri 4 sono molto distanti dalla vetta: Pozzi n° 40 nel 2001, Tieleman n° 76 nel 1999, Martelli n° 96 nel 1997 e Santopadre n° 100 nel 1999.

TORNEI - A livello di Atp le vittorie si dimezzano per il secondo decennio di fila: da 22 a 13, e ora da 13 a 8 con appena 4 giocatori in gloria. Si inizia da dove avevamo lasciato, con il trionfo di Stefano Pescosolido che il 17 ottobre 1993 vince a Tel Aviv. Nel 1994 va a segno due volte Renzo Furlan: a San Josè e a Casablanca. In Marocco, ma ben 4 anni dopo, siamo nel 1998, Andrea Gaudenzi vince il suo primo titolo Atp, a cui fanno seguito i successi del 2001 di Sankt Polten in Austria e Bastad in Svezia. Gli ultimi due allori portano la firma di Davide Sanguinetti. Lo spezzino vince il torneo di Milano battendo in finale Roger Federer e un mese dopo si prende anche il titolo di Delray Beach su un altro futuro numero 1 del tennis, l'americano Andy Roddick.

SLAM - A livello di risultati di prestigio negli Slam, la generazione che domina l'ultimo decennio del millennio produce poco. Tra il 1991 e il 2011, in un lasso di tempo di 20 anni, gli unici due azzurri capaci di toccare con mano i quarti di finale Slam sono Renzo Furlan al Roland Garros 1995 e Davide Sanguinetti a Wimbledon 1998. Sul rosso parigino Furlan batte Ondruska, Rikl, Meligeni e Draper, poi si arrende in tre set al bi campione in carica Sergi Bruguera. Sanguinetti invece è baciato dalla fortuna e pesca un settore di tabellone in cui i big fanno a gara a eliminarsi. Lo spezzino batte Van Herck, Squillari, Voltchkov e Clavet prima di arrendersi al campione del 1998 Richard Krajicek. Diciotto invece sono gli stop al terzo turno.

DAVIS - Si riparte dalla vendetta sul Brasile del 1993, ma a Firenze gli azzurri non riescono a mettere a segno il colpaccio contro una squadra australiana che pare stanca e sempre poco incline a dare l'anima sulla terra. Nel 1995 raggiungiamo nuovamente i quarti, ma a Palermo arrivano gli E.T. Pete Sampras e Andre Agassi. E' cappotto. Nel 1996 torniamo per la prima volta dal 1980 in semifinale, sciupando un vantaggio di 2-0 contro la Francia a Nantes. L'anno dopo Panatta si dimette da capitano, viene nominato Paolo Bertolucci e ripetiamo la semifinale dell'anno precedente battendo in casa Messico e Spagna in quel di Pesaro, ma perdiamo nettamente contro la Svezia.
Nel 1998 battiamo India e Zimbabwe in casa, poi l'Italia compie l'impresa di superare gli Stati Uniti a Milwaukee per 4-1 per poi giocare per la settima volta la finale di Coppa Davis, la prima in casa. Gaudenzi, Sanguinetti e Nargiso provano a scaldare il Forum di Assago, ma sul 6 pari al quinto set nell'interminabile match tra Gaudenzi e Magnus Norman, il faentino si fa male alla spalla e i sogni di gloria vanno in frantumi.

Loading...

Altri articoli che potrebbero piacerti