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Challenger

Francavilla al Mare: avanzano Maestrelli e Jacopo Berrettini

Sulla terra rossa del Challenger abruzzese subito fuori Travaglia, Carboni e Fonio

06 maggio 2025

Francesco Maestrelli (Foto Eccel)

Francesco Maestrelli

Due lampi azzurri nel martedì francavillese all’Abruzzo Open 2025 di tennis maschile. Jacopo Berrettini è decisamente “on fire” ma anche il pisano Francesco Maestrelli, finalista a Francavilla al Mare nel 2022, è stato capace di tirar fuori il classico coniglio dal cilindro. All’Atp Challenger da 100.000 dollari di montepremi, il 27enne romano Berrettini (n.336), proveniente dalle qualificazioni, ha ritrovato il suo miglior tennis contro il lituano Butvilas (n.213) e si è qualificato per il secondo turno imponendosi per 62/64 in 1h16’. Dopo la grande paura di ieri nel match contro il connazionale Luca Potenza, nel quale è stato ad un passo dall’eliminazione, Berrettini Junior è sceso sul centrale senza avvertire la benché minima pressione mostrando un gioco quantomai solido e brillante. Per lui, che nel 2024 arrivò in finale a Francavilla al Mare, il sogno continua. Domani sera, nel match clou di giornata, Jacopo se la vedrà contro l’estone Layal, testa di serie n.7 del torneo e protagonista dell’eliminazione dell’azzurro Dalla Valle.

Maestrelli, ora al n.303 ma con un best ranking al n.149 reduce da un brutto infortunio, al cospetto del francese Denolly, ha sciorinato una prestazione tutta sostanza. Nel primo set è riuscito anche a rimontare dall’1-4 sotto e poi a chiudere con un doppio 7-5.

Sconfitti, invece, gli altri italiani impegnati in incontri di primo turno. Il 19enne talento di Alghero, Lorenzo Carboni (n.615), seguito a bordo campo da Gianluigi Quinzi in veste di coach, ha lottato strenuamente contro lo spagnolo Sanchez Jover (n.266) ma alla fine, dopo 2 ore e 15 minuti di dura lotta, ha dovuto arrendersi alla maggiore esperienza dell’iberico, impostosi 63/46/63. Più netta la sconfitta dell’ascolano Stefano Travaglia (n.309), proveniente dalle qualificazioni, che ha ceduto 62/75 all’ex n.14 al mondo, Aslan Karatsev. C’è stata partita solo nel secondo set. Poi la svolta arrivata con il break del giocatore russo, ottenuto al 12º gioco. Altra battaglia quella che ha visto imporsi il francese Benoit Paire, in gara grazie ad una wiuld card, sul qualificato Giovanni Fonio: 75 16 63 il punteggio. 

Il direttore del Challenger, Gianluigi Quinzi, al suo quarto anno di gestione del torneo, si dice più che soddisfatto di questo avvio di competizione. “Il livello dei giocatori è molto alto - ha dichiarato l’ex n.144 del ranking mondiale - e, di conseguenza, la cifra tecnica degli incontri. Sono molto contento anche della presenza del pubblico che, soprattutto nel weekend, è accorso numeroso allo Sporting Club. Questo - ha proseguito Quinzi - è un segnale confortante in vista delle fasi conclusive del torneo. Abbiamo visto bei match come quello del ragazzo indiano Manas Dhamne, di appena 17 anni che, tra l’altro ho il piacere di allenare all’Accademia Piatti. Crediamo molto in lui e non a caso, tre anni fa, quando aveva solo 14 anni, gli abbiamo dato una wild card. Peccato per la sconfitta contro Travaglia - si è rammaricato l’ex tennista marchigiano - perché Manas era in vantaggio 4-2 nel set decisivo ma ha dimostrato ampiamente che può aspirare ad una grande carriera”.


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