Chiudi

-
Campioni next gen

Musetti, obiettivo Milano: "Sto tornando a divertirmi"

Dopo la vittoria su Polmans, Musetti torna in campo a Nur-Sultan contro il serbo Laszlo Djere. Il suo obiettivo finale è la qualificazione per le Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals. "Sto cercando di conquistare più punti possibili per esserci a Milano" ha detto.

di | 22 settembre 2021

8D4D555B-89F3-4ADC-B886-2407A52E75A6
Play

Lorenzo Musetti vive di emozioni e passione, di istinto e ispirazione. Ma nell'ultimo periodo, dopo l'exploit al Roland Garros, gli ottavi di finale e il sogno di battere Novak Djokovic cullato per due set, sembrava aver perso brillantezza in campo e motivazione fuori.

A Nur-Sultan, ha esordito battendo il qualificato Marc Polmans, una vittoria significativa per il modo in cui è arrivata e in quanto ottenuta dopo un periodo non semplice. “Ho lottato per ogni punto – ha detto -, ed è questo che mi rende più felice. Guardate un giocatore come lui, è Top 150 ma è duro da battere. Devi essere al 100% sempre, perché la differenza tra chi gioca i Challenger e il circuito ATP è davvero sottile”.

Musetti torna in campo nell'ATP 250 in Kazakhstan per sfidare Laszlo Djere. Il serbo conosce meglio di molti altri cosa voglia dire superare le difficoltà e trasformarle in opportunità, avendo perso entrambi i genitori in pochi anni a causa di un cancro.

Dopo il Roland Garros, ha detto Musetti, “ero sotto i riflettori. L'attenzione dei media era alta, forse ho dato troppa attenzione a quello che mi stava succedendo fuori dal campo e ho perso un po' di vista il tennis”.

Il carrarino, ha raccontato alla Gazzetta dello Sport, ha perso un po' la scintilla che gli fa battere il cuore al ritmo del tennis, come racconta il tatuaggio sul bicipite, proprio per ragioni di cuore. “Avevo rotto con la mia ragazza, cose che succedono a tutti i giovani ma diciamo che il malessere poi me lo sono portato in campo e a volte non avevo proprio voglia di giocare" ha detto.

Ma dopo le Olimpiadi ha iniziato a lavorare con uno psicologo, che già conosceva, messo a disposizione dalla Federazione Italiana Tennis. “Aprirmi è stato importante” ha ammesso. Allo US Open, però, qualcosa è cambiato. Come ci aveva raccontato allora il coach Simone Tartarini, già dai primi allenamenti Musetti dava la chiara impressione di tornare a divertirsi in campo. E il giovane azzurro, candidato alle Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals, ha confermato questa sensazione al torneo di Nur-Sultan.

Musetti, Mister rovescio

A New York, ha raccontato, “c'era una bella atmosfera. Era il primo evento in cui eravamo di nuovo liberi di girare per la città. Ho visto tanti giocatori, molti amici – ha raccontato -. Mi sono goduto il tennis, mi sono di nuovo allenato bene con continuità. E sono tornato a sorridere. Non sono la persona triste che avete visto di recente”.

Con il sorriso ritrovato, Musetti punta a Milano. Aver visto Carlos Alcaraz stupire tutti allo US Open, aver assistito al trionfo di Emma Raducanu sulla sua buona amica Leylah Fernandez, è una grande motivazione. “Si sono allenati duramente e hanno giocato benissimo: il talento e il sacrificio, quando si uniscono, sono una grande combinazione”.

Talento e sacrificio possono portarlo a raggiungere l'obiettivo di fine stagione, qualificarsi alle Intesa Sanpaolo Next Gen Finals in programma a Milano dal 9 al 13 novembre. “Spero davvero di esserci” ha ammesso Musetti, sesto nella ATP Race To Milan. Davanti a lui in questa classifica i quattro già matematicamente qualificati (Carlos Alcaraz, Jannik Sinner, Felix Auger-Aliassime e Sebastian Korda) e lo statunitense Jenson Brooksby dal tennis decisamente personale.

“Sarebbe speciale per me giocare a Milano di fronte al pubblico di casa – ha detto Musetti -, e poi Milano non è così lontano da Carrara dove sono nato. Sto facendo di tutto per esserci. Se ci riuscirò, farò in modo che sia un bel torneo per me”.

Lorenzo Musetti in azione


    Non ci sono commenti