

In un'intervista per una televisione indiana, il greco ha accusato Djokovic senza mezze misure. "C'è una piccola minoranza di giocatori che stabilisce regole proprie" ha detto
di Alessandro Mastroluca | 13 gennaio 2022
"Una piccola minoranza ha scelto di non rispettare le regole, di farsi le proprie, e fa sembrare tutti gli altri degli stupidi". Stefanos Tsitsipas ha attaccato così Novak Djokovic, il più in vista di quella piccola minoranza a Melbourne senza aver ricevuto il vaccino anti-COVID o comunque senza aver ricevuto entrambe le dosi.
Il numero 1 del mondo, che insegue il record dei 21 Slam in carriera, rischia ancora di vedersi revocare il visto se il ministro dell'immigrazione Alex Hawke decidesse di utilizzare il suo discrezionale e personale potere per rimpatriarlo. Hawke, lo stesso che un anno fa avrebbe voluto espellere dall'Australia i villeggianti "colpevoli" di assembramento sulle spiagge, da giorni comunica di stare valutando la situazione di Djokovic.
Inserito nel tabellone del primo Slam dell'anno come testa di serie numero 1, il serbo ha dichiarato di non essersi spostato nei 14 precedenti il suo volo per Melbourne. Ma era stato a Belgrado il giorno di Natale e a Marbella in Spagna dal 2 gennaio. Si è trattato, ha spiegato in un lungo messaggio sul suo profilo Instagram, di un «errore umano e non intenzionale» nella compilazione, di cui si sarebbe occupato il suo staff secondo il racconto di Nole sul suo profilo Instagram. Ma la Border Force australiana, cioè l'autorità locale per l'immigrazione, ha annunciato nuovi accertamenti per verificare se ci sia stata una "dichiarazione falsa", che sarebbe motivo per una cancellazione di visto.
Il lato più controverso, però, riguarda le sue uscite pubbliche in Serbia nonostante il test PCR positivo per COVID-19 del 16 dicembre. Il giorno successivo, ha partecipato a un evento al suo Novak Tennis Centre in cui sono stati premiati i migliori giovani talenti serbi. Il numero 1 del mondo ha confessato di aver scoperto solo al termine di questo evento di essere risultato positivo. Ma in ogni caso, pur consapevole del contagio, non ha rimandato un'intervista già fissata con il quotidiano francese L'Equipe. All'inviato Franck Ramella non ha detto del risultato del precedente test.
Pesante il giudizio di Tsitsipas, sconfitto da Djokovic in finale al Roland Garros l'anno scorso. "Di sicuro sta giocando in base alle sue regole e ha fatto quello che non tanti altri giocatori hanno avuto gli attributi per fare" ha detto Tsitsipas al canale tv indiano WION.
Il greco conosce bene cosa significhi mettersi nella parte shakespeariana del "villain", l'antagonista della storia, viste le polemiche scatenate dalle sue lunghe pause per andare in bagno che hanno convinto l'ATP a modificare il regolamento.
"Nessuno pensava di poter arrivare in Australia e non seguire i protocolli. Bisogna osare davvero tanto per farlo e mettere un torneo dello Slam a rischio, non tanti giocatori l'avrebbero fatto".
Djokovic non è infatti vaccinato, una scelta che secondo il comunicato recente dell'ATP condivide solo con altri tre giocatori tra i primi 100. Di sicuro, non sono vaccinati per loro stessa ammissione Tennys Sandgren e Pierre-Hugues Herbert, che però non hanno nemmeno chiesto di beneficiare dell'esenzione.
La presenza di "Nole" in tabellone si può vedere in due modi, ha detto Tsitsipas. "Da un lato, è importante che quasi tutti gli altri giocatori presenti in singolare siano completamente vaccinati e abbiano seguito il protocollo. Dall'altra, c'è una piccolissima minoranza che segue solo la propria strada, si scrive le prove regole e fa sembrare noi della maggioranza degli stupidi".
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