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Campioni internazionali

La storia di Ryan Peniston, dalla malattia all’esordio magico contro Sir Andy

Il 27enne britannico, numero 267 del ranking, affronterà il due volte vincitore del titolo (2013 e 2016), lo scozzese Murray, n.40 ATP, nel primo turno di Wimbledon

di | 03 luglio 2023

Ryan Peniston al servizio (foto Getty Images)

Uno si chiama Ryan, l’altro si chiama Andy; uno è un umile gregario del tennis mondiale, l’altro è una leggenda che di questo sport ha scritto pagine indimenticabili, e non solo nello Slam di casa. Uno è Ryan Peniston, 27 anni mancino dell’Essex, lo chiamano 'il sopravvissuto'; l’altro è Andy Murray, scozzese, classe 1987… icona, esempio, semplicemente Sir

E’ il derby britannico di primo turno più atteso di questo Wimbledon 2023… una storia bellissima: “Il giorno del sorteggio il mio coach mi ha mandato un messaggio – ha raccontato Peniston - e mi ha scritto semplicemente ‘Andy’ con due punti esclamativi. Stavo guidando e a momenti andavo a sbattere contro un muro… sarà speciale affrontare un idolo come lui e farlo sul campo Centrale di Wimbledon”.  

Ryan Peniston firma autografi (foto Getty Images)

Per Peniston è lo Slam più bello, e lo dice ancor prima di cominciare: “Sono cresciuto guardando i suoi match alla tv – racconta – ricordo come fosse ieri il suo primo trionfo a Wimbledon; era il 2013 e io stavo giocando un future a Ilkley. Ci ritrovammo tutti davanti al maxischermo a guardare quella finale, c’era una gran folla, un momento storico per il nostro sport e un momento indimenticabile per me. Sarà speciale poterlo affrontare proprio a Wimbledon, davanti alla mia famiglia e ai miei amici che conoscono bene il mio percorso e i sacrifici che ho fatto”.   

La vita di Peniston è stata un percorso a ostacoli, fin dalla nascita; a un anno gli fu diagnosticato un rabdomiosarcoma, un tumore maligno allo stomaco, e dopo l’operazione fu sottoposto ad un pesante ciclo di chemioterapia: “Ovviamente non ricordo nulla di quella esperienza – ha raccontato in questi anni – e la mia famiglia ha sempre trovato estremamente doloroso parlarmene. La chemioterapia aveva rallentato la mia crescita e quando avevo 14 o 15 anni ero molto basso, quasi 40 centimetri più basso dei miei coetanei. Questo mi ha aiutato molto nel tennis perché mi ha portato ad affinare delle abilità diverse, a sviluppare un gioco più ‘creativo’”.  

Ora, a 27 anni, da numero 267 del mondo, alla seconda partecipazione in un main draw Slam, per Ryan arriva l’occasione della vita: “Scenderò in campo consapevole delle difficoltà – ammette - ma con l’idea di avere almeno una chance di vittoria. Andy qui ha vinto due volte e si trova sempre a proprio agio su questi campi ma io farò del mio meglio per divertirmi e per godermi questa magnifica opportunità”.  


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