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Campioni internazionali

Due divorzi per Djokovic: Vajda e Peugeot

E’ di oggi l’annuncio del CEO di Stellantis, Carlos Tavares, che la sponsorizzazione del campione serbo non proseguirà. In queste ore è venuta alla luce anche la notizia della definitiva separazione dallo storico coach, che però pare risalga alla fine della scorsa stagione

di | 01 marzo 2022

Djokovic al recente torneo di Dubai ancora con il logo Peugeot sulla maglia

Djokovic al recente torneo di Dubai ancora con il logo Peugeot sulla maglia

Giornata di divorzi per Novak Djokovic. Il primo risale in realtà alla fine della scorsa stagione ma viene a galla ufficialmente solo oggi: è quello dal suo storico allenatore Marjan Vajda, cui era legato dal 2006 (alvo una breve pausa) e che aveva avuto parte in tutti e 20 gli Slam conquistati da Nole.

L’ex-pro slovacco, 57 anni, era stato affiancato dal 2019 da Goran Ivanisevic: il supporto al team dell’ex campione croato, vincitore di Wimbledon, aveva permesso a Vajda di passare più tempo con la famiglia, come da lui richiesto.

Ora ha fatto un definitivo passo indietro: la squadra che segue Djokovic, recordman al n.1 del mondo con 361 settimane, resta invariata negli altri elementi, il preparatore fisico italiano Marco Panichi e i fisioterapisti Ulises Badio e Miljan Amanovic.

Di oggi è invece la notizia che Peugeot non sarà più tra gli sponsor di Nole. Lo ha annunciato Carlos Tavares, amministratore delegato del gruppo Stellantis. Una doccia fredda per Djokovic dopo che la stessa Peugeot aveva confermato il suo supporto al giocatore nonostante le polemiche seguite alla cancellazione del suo visto d’ingresso in Australia a causa della sua decisione di non sottoporsi al vaccino anti-covid.

Djokovic portava sulla maglia il logo “Peugeot” ancora la scorsa settimana, durante il torneo di Dubai, quando è stato sconfitto dal ceco Jiri Vesely e ha perso la leadership mondiale a favore di Daniil Medvedev.

L’annuncio di oggi pone fine alla collaborazione in un momento in cui non è ancora chiara quale sarà la programmazione dell’attuale n.2 del mondo: le regole USA gli impediscono per ora di partecipare a Indian Wells e Miami, mentre sarebbe possibile una sua presenza a Madrid e Roma in maggio.

Nel dare la notizia il CEO di Stellantis non ha precisato il motivo della fine della sponsorizzazione. Avranno pesato di più le scelte non-vaccinali di Djokovic o le difficoltà economiche del settore automotive nel post-pandemia?


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