

Secondo il britannico Cameron Norrie è ingiusto che Djokovic sia l'unico a beneficiare dei risultati ottenuti a Wimbledon per qualificarsi alle Nitto ATP Finals visto che i Championships non hanno assegnato punti. Cosa dice la regola e quando è stata utilizzata in singolare in passato
di Alessandro Mastroluca | 02 novembre 2022
"Novak Djokovic è qualificato per le Nitto ATP Finals perché ha vinto Wimbledon. Mi sembra un po' strano, e ingiusto. Pensate a Nick Kyrgios che è arrivato in finale e non ottiene niente".
Il britannico Cameron Norrie, semifinalista a Wimbledon, ha mostrato il suo disappunto verso la regola che consente a un giocatore che abbia vinto uno Slam in stagione e sia classificato a fine stagione tra la nona e la ventesima posizione nella Race di accedere alle Nitto ATP Finals.
Quest'anno la regola è rimasta valida per la qualificazione a Torino anche considerando i risultati di Wimbledon, che non hanno assegnato punti per la decisione degli organizzatori di escludere russi e bielorussi. Aggiungendo i punti che avrebbero ottenuto a Wimbledon se fossero stati regolarmente distribuiti, Djokovic sarebbe salito al quinto posto mentre Norrie sarebbe decimo e matematicamente ancora in corsa. Virtualmente lo sarebbe stato anche Nick Kyrgios, che però ha scelto di chiudere in anticipo la stagione in singolare ed è qualificato per le Nitto ATP Finals in doppio in coppia con Thanasi Kokkinakis.
"Novak merita di essere a Torino, ma è arbitrario che il solo giocatore a beneficiare dei risultati a Wimbledon. Dal ranking di fine anno e dalle prestazioni alle Nitto ATP Finals dipendono anche i contratti dei giocatori" ha detto l'agente di Nick Kyrgios, Stuart Duguid, secondo quanto riporta il Daily Mail. Eppure, anche Kyrgios e Kokkinakis hanno ottenuto la qualificazione in doppio in base alla stessa regola, che vale anche per le coppie, in quanto vincitori dell'Australian Open e sicuri di finire la stagione in Top 20 nella Race.
La cancellazione dei punti a Wimbledon, ha dichiarato un portavoce dell'ATP secondo quanto riferisce il sito di Eurosport nella sua versione inglese, "è stata decisa per correttezza verso tutti i giocatori, ma non è stato ritenuto necessario modificare altre regole della competizione. Per questo tutti i giocatori presenti a Wimbledon o negli altri Slam hanno avuto la possibilità di qualificarsi a Torino grazie alla clausola per i campioni Slam".
Djokovic, tutti i 24 trionfi Slam
La regola prevede, lo ricordiamo, che si possa assegnare un solo posto in singolare e uno solo in doppio in questo modo. Per cui, nell'eventualità che due campioni Slam finiscano tra la nona e la ventesima posizione nella Race, l'ottavo posto alle Nitto ATP Finals andrebbe al meglio classificato dei due.
Questa particolare deroga è stata introdotta nel 2000 dopo la cancellazione della Grand Slam Cup, la competizione organizzata dal 1990 al 1999 e riservata ai 16 giocatori che avevano ottenuto più punti nei quattro Slam durante la stagione. Riconosciuto solo a posteriori dall'ATP, il trofeo ha assegnato fino a 2 milioni di dollari al vincitore di ciascuna edizione, più un altro milione di bonus se il campione aveva anche conquistato un major durante l'anno.
Djokovic è il quarto giocatore dal 2000 che ha beneficiato di questa regola per qualificarsi alle Nitto ATP Finals. Prima di lui ne avevano beneficiato nel 2001 Goran Ivanisevic, unica wild card a vincere Wimbledon, numero 13 nella Race a fine anno; nel 2002 lo spagnolo Albert Costa, campione del Roland Garros e numero 11 a fine stagione; nel 2004 Gaston Gaudio, l'argentino che aveva vinto il Roland Garros nella finale da romanzo contro Guillermo Coria ma aveva comunque chiuso l'anno al decimo posto.
Non è servita, invece, a Marin Cilic nel 2014. Nell'anno del suo unico trionfo in uno Slam, allo US Open, il croato ha chiuso la stagione al nono posto nella Race. Ma ha ottenuto direttamente l'ingresso alle Nitto ATP Finals per effetto del forfait di Rafa Nadal, numero 3 nella Race, ha chiuso in anticipo la sua stagione per operarsi di appendicite.
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