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Vienna, bel debutto di Cobolli: eliminato Machac

Al primo turno dell'Erste Bank Open, l'italiano elimina in due set il temibile ceco e al secondo turno potrebbe esserci un derby inedito

di | 22 ottobre 2025

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Mai sottovalutare le conseguenze di una convocazione per le Finals di Coppa Davis. Flavio Cobolli, che non ha mai fatto segreto del suo attaccamento alla maglia azzurra, tanto in sede Davis quanto in quella olimpica, ha esordito nell'Erste Bank Open di Vienna riportando una bella e netta vittoria in due set contro il ceco Tomas Machac: 76(6) 62 il punteggio finale in favore del n.22 del mondo che al secondo turno potrebbe ora affrontare Jannik Sinner, qualora l'ex n.1 del ranking riesca un serata a superare il tedesco Altmaier.

Era reduce da tre eliminazioni precoci, Cobolli (Pechino, Shanghai, Almaty) e un avversario come Machac sulla carta era la spauracchio ideale per impedir lui di ritrovare quelle certezze costruite nella prima parte della stagione e momentaneamente smarrite dopo Wimbledon. Invece sin dal pronti e via, Flavio ha dimostrato volontà e voglia di giocarsi il suo match a viso aperto. Molto del merito è da ascriversi al suo servizio: preciso, costante, efficace e capace con la sua prima di portargli in dote il 90% dei punti.

Il resto però è stata sfida a tutto campo con Cobolli bravo soprattutto dal fondo a tener testa alla potenza dei colpi di Machac, frustratosi rapidamente nel veder i suoi colpi rispediti nella sua metà campo con altrettanta violenza e infine falloso, con ben 16 gratuiti concessi molto dei quali atterrati più a ridosso delle tribune che della linea di fondo. Il ceco ha trovato un po' di consolazione nel gioco a rete, ma anche lì è stato proprio uno sfortunato nastro colpito nel corso di un approccio in controtempo a dare a Cobolli tutto il tempo necessario per impostare il passante decisivo con cui intestarsi il primo set al sesto tentativo a sua disposizione.

Nel secondo set, fiutato il momento, Cobolli ha trovato subito il break in avvio per poi conservare con sempre maggiore facilità i suoi turni di battuta continuando a mettere a segno vincenti di sempre più pregevole fattura (ben 19 a fine match). E Machac, compresa ormai l'impossibilità della missione che l'attendeva, non ha potuto far altro che conceder lui un secondo break e opporre quel minimo di resistenza per provare a complicargli la chiusura del match, giunta solo al terzo tentativo.

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