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ATP Umag, storia e curiosità: l''Italia protagonista nell'albo d'oro

Tutte le curiosità sull'ATP di Umag in cui spiccano tre successi in singolare per i giocatori italiani e altrettanti in doppio, compreso il primo trionfo nel circuito maggiore della coppia Bolelli/Fognini

di | 01 luglio 2025

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Il Plava Laguna Croatia Open Umag è l'unico torneo ATP in calendario in Croazia. Si gioca a luglio, nel clou della stagione turistica, in una delle mete più gettonate della costa croata. Una sede apprezzata anche dai campioni per l'atmosfera festosa e la possibilità di giocare in un resort in riva al mare.

La sede
Sì, perché il torneo si disputa allo Stella Maris, il resort più famoso di Umago, lussuoso ed elegante, ricco di spiagge all’ombra dei pini. Tra le altre strutture disponibili ci sono un porto turistico, aree giochi per bambini, piscine, ristoranti. Il resort è di fatto a dieci minuti in bicicletta dal centro abitato di Umago.

Storia e albo d'oro

L'albo d'oro dell'ATP 250 di Umag è di grande prestigio, anche superiore rispetto a quel che ci si potrebbe aspettare per un appuntamento di questa categoria. Qui hanno trionfato campioni nella lista dei 29 numeri 1 del mondo ATP nell'era del ranking computerizzato (Muster, Moya, Rios, Ferrero, Alcaraz, Sinner), oltre a giocatori che hanno vinto Slam e Masters 1000 (Wawrinka, Cilic). 

Il campione più titolato è Carlos Moya, che ha debuttato a Umago nelle qualificazioni nel 1995. Un anno dopo è diventato, a 19 anni e 11 mesi, il campione più giovane nella storia del torneo battendo in finale Felix Mantilla. Primo spagnolo numero 1 del mondo, ha trionfato ancora nel 2001, 2002, 2003, diventando anche l'unico nell'albo d'oro per tre anni di fila, e per la quinta volta nel 2007. E' lui il "Re di Umago".

Tre i successi di Tomas Muster, campione nel 1992 e 1993, è stato il primo a vincere per due anni di fila, e ancora nel 1995.

Tre anche i successi dei doppisti più titolati a Umago: Javier Sanchez, Frantisek Cermak, Michal Mertinak e  David Marrero.

Umag e l'Italia, una storia di successo

Umag e l'Italia, una storia di successo

I migliori risultati degli italiani all'ATP di Umago

Il tennis italiano è protagonista nella storia del torneo. In singolare, l'Italia ha celebrato tre successi a Umago, poco più di un'ora in auto da Trieste. Il primo l'ha celebrato nel 2016 Fabio Fognini, che ha sconfitto in finale lo slovacco Andrej Martin. Due anni dopo qui ha vinto Marco Cecchinato. Il siciliano ha rischiato molto contro Vesely all'esordio, poi ha avuto un percorso più agevole concluso con la vittoria in finale sull'argentino Pella.

L'ultimo episodio, nella storia d'amore tra Umag e l'Italia, è anche il più significativo. Siamo nel 2022, il torneo riesce ad accaparrarsi la presenza dei due fenomeni emergenti del tennis mondiale: in finale Jannik Sinner batte Carlos Alcaraz per la prima volta sulla terra battuta al termine della finale più spettacolare nella storia del torneo.

Il primo italiano in finale è stato Filippo Volandri, battuto nel 2003 da Moya e nel 2004 dall'argentino Guillermo Canas. Nel 2010 è arrivato a giocarsi il titolo Potito Starace,. sconfitto da Juan Carlos Ferrero, e tre anni dopo ci ha provato Fognini, fermato da un altro spagnolo, Tommy Robredo. Si registrano poi le finali di Paolo Lorenzi nel 2017, battuto da Andrey Rublev, e di Lorenzo Musetti nel 2024, sconfitto da Francisco Cerundolo.

Tre i successi italiani in doppio. Il primo risale al 1997, quando si è imposto Davide Sanguinetti in coppia con il rumeno Dinu Pescariu. Nel 2011 Simone Bolelli e Fabio Fognini hanno festeggiato qui il primo titolo come duo, e nel 2022 sono tornati a trionfare al termine di una finale thrilling contro il britannico Lloyd Glasspool e il finlandese Harri Heliovaara, a cui hanno salvato otto match point, di cui sei consecutivi nel Match Tie-break.

In questa specialità, gli italiani hanno raggiunto altre tre finali. Nel 1999 si sono fermati a un passo dal titolo Massimo Bertolini e Cristian Brandi, nel 2008 Fognini con l'argentino Carlos Berlocq, nel 2023 Bolelli con Andrea Vavassori.


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