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Tokyo: Shelton batte Karatsev e festeggia il primo titolo

Nella finale dell'Atp500, l'americano dopo un primo set equilibrato prende il largo nel secondo: ace, ritmo e gioco dal fondo. Karatsev deve arrendersi

di | 22 ottobre 2023

Ben Shelton con il trofeo dell'ATP 500 di Tokyo (Getty Images)

Ben Shelton con il trofeo dell'ATP 500 di Tokyo (Getty Images)

La prima volta di Ben Shelton arriva in Giappone, a Tokyo, ancora sul cemento, superficie a lui più congeniale che quest'anno gli ha regalato le soddisfazioni maggiori. Nella finale dell'Atp500 l'americano ha battuto il russo Aslan Karatsev 75 61 conquistando così il suo primo titolo in carriera. Tanto concentrato l'americano nel primo parziale, quando si è trattato di restare ancorati al servizio e non concedere facili occasioni, quanto dilagante nel secondo, una volta conquistato il break in avvio e resosi conto della crepa inflitta al gioco del russo, da quel momento in poi sempre più fuori dal match.

"Voglio ringraziare il mio team. Sono davvero felice che Dio vi abbia messo sulla mia strada. Apprezzo davvero molto tutto il lavoro che fate con me, so che non sono un tipo semplice con cui avere a che fare, e per questo lo apprezzo ancora di più - ha dichiarato a caldo Shelton - Lavoro duro ogni giorno per cercare di arrivare in cima, e papà, grazie per la tua persistenza, e grazie a tutti quelli che sono stati nel mio box in questa settimana".

"E poi volevo ringraziare tutta la mia famiglia che è a casa - sono ancora parole di Shelton - So che mi ha visto in tv per tutta la settimana, a qualsiasi orario giocassi. Specialmente mia madre, so che mi ha guardato, so che non si è persa nemmeno un match, che fosse alle 3:30 del mattino o a mezzanotte".

"Significa moltissimo per me. E' dall'inizio che lavoriamo sodo per costruire il mio gioco e vincere titoli sul circuito Atp. Di recente avevo disputato qualche bel torneo, ma vedete come fanno i campioni: non si limitano ad arrivare in finale, ma vincono titoli, e riescono a mantenere lo stesso livello per tutta la settimana. Non sto dicendo di essere arrivato a quel punto, ma esserci riuscito per una volta, aver vinto cinque match consecutivi qui a Tokyo è davvero qualcosa di speciale".

Sia Shelton che Karatsev erano arrivati in finale scortati dai rispettivi giochi, puntellati da un servizio che, se in giornata, ha consentito loro di risolvere buona parte dei problemi incontrati lungo il percorso concentrando così le loro attenzioni sui game in risposta, e da lì cercare poi di scavare il rispettivo gap. 

E il copione del match nel primo set è stato fedele a quanto mostrato sin qui, con i due rivali a far registrare percentuali identiche di punti estratti dalle rispettive prime (75%) e più volte giunti a un passo da quella palla break su cui provare poi a consolidare il proprio vantaggio.

Così ispirati, sono state quindi ben poche le occasioni da break - una per parte. Scampato il pericolo nel secondo game, quando il braccio era ancora freddo, in chiusura di parziale è arrivato invece il break dell'americano, cinico poi nel game successivo a chiudere il parziale in prossimità dell'ora di gioco.

TABELLONE SINGOLARE

TABELLONE DOPPIO

Ben Shelton (Getty Images)

Riallinearsi o crollare poco alla volta. Era questo il quesito che ha accompagnato le operazioni in avvio di secondo set. Capire se Karatsev fosse riuscito ad assorbire il colpo rilanciando la sua candidatura al titolo, o se invece il break concesso si fosse rivelato una crepa su cui Shelton avrebbe insistito fino a far breccia nel gioco altrui. Appena due game ed ecco la risposta, sotto forma di due palle break concesse ancora da Karatsev, ritrovatosi in breve ancora ad inseguire e in preda a una frustrazione sfogata ai danni della sua povera racchetta. E' l'indizio della piega ormai assunta dal match, che da quel momento in poi è diventato un monologo del giovane americano, freddo nel non cedere all'emozione nonostante un traguardo ormai sempre più vicino. Un altro break, due game di battuta mantenuti a zero, ed ecco esaurito il conto alla rovescia, per la gioia di Shelton e del suo clan - papà Bryan in prima fila - che oltre al primo titolo da domani potrà festeggiare anche il suo nuovo best ranking (n.14).  

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