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Tokyo, Alcaraz batte Bergs ed è ai quarti

Il murciano, che all'esordio aveva rimediato una brutta storta alla caviglia, supera in due agevoli set il giovane belga e approda ai quarti dove lo attende Nakashima

di | 27 settembre 2025

Carlos Alcaraz (Getty Images)

Carlos Alcaraz (Getty Images)

Non rischiare ieri per non aver problemi oggi. Carlos Alcaraz battendo Zizou Bergs nell'ATP500 di Tokyo - 64 63 - centra la sua settantesima vittoria stagionale ottenendo la qualificazione ai quarti di finale dove troverà lo statunitense Brandon Nakashima. Un successo, quello del numero uno del mondo, ottenuto senza ricevere alcuna sirena d'allarme dalla caviglia infortunatasi all'esordio e giunto al termine di una prestazione apparsa però accorta dal punto di vista delle sollecitazioni e dello stress a cui ha sottoposto l'arto. 

Il risultato sono state ben sei palle break da lui concesse, di cui tre trasformate da Bergs, che hanno costretto Alcaraz a rispondere colpo su colpo alle iniziative del suo ambizioso rivale innalzando il livello del suo gioco ogni qual volta questo veniva minacciato dall'intraprendenza del belga. Troppo ampio comunque ancora il divario tra i due contendenti, in attesa di una crescita che - chissà - un domani potrebbe proiettare proprio Bergs ad intrufolarsi un una rivalità che per ora non conosce alcuna intromissione. 

"E' stata dura, ma il giorno e mezzo in cui ho potuto recuperare è stato molto importante - ha dichiarato Alcaraz a fine match riflettendo sulla gestione dell'infortunio alla caviglia - L'ho detto prima e lo ripeto anche oggi: ho il miglior fisioterapista del mondo con me di cui mi fido al 100%. Il lavoro che ha fatto con la mia caviglia è stato fantastico e ho potuto giocare normalmente. A volte alcuni movimenti mi preoccupavano per eventuali ripercussioni sulla caviglia ma in generale credo di aver giocato un gran tennis e un'ottima partita".

Che Alcaraz, allenatosi in mattinata, fosse sceso in campo in modalità accorta lo dicono anche le cifre. Appena il 53% sono stati infatti i punti da lui estratti con la prima nel primo parziale, e numerose sono state le situazioni in cui lo spagnolo ha dovuto far ricorso a tutto il suo talento per tirarsi fuori d'impaccio da punteggi che avrebbero potuto complicarne la prestazione. 

Col passare dei minuti però, acquisita sempre maggiore confidenza con le sensazioni provenienti dal suo fisico, Alcaraz ha potuto infine sciogliersi sempre più riuscendo a perfezionare le sue statistiche (80% i punti dalla prima nel secondo set) aumentando la pressione su Bergs fin dalla risposta e non rinunciando a dare spettacolo ogni qual volta l'istinto dettava lui soluzioni impraticabili e inattese: sono piovute palle corte, non sono mancate le rincorse così come i passanti fulminanti. Piccoli, ma fondamentali mattoni nella ricerca di una condizione che lui stesso aveva avvertita precaria nelle prima battute dell'incontro. 

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