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Pechino, Sonego si arrende all'esordio contro Zverev

Il torinese perde per la sesta volta in altrettante sfide col tedesco, apparso oggi in forma smagliante soprattutto al servizio

di | 26 settembre 2025

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Dopo un primo set tirato, Alexander Zverev ha purtroppo preso il largo. Non è mancato l'orgoglio a Lorenzo Sonego, che dopo un'ora e mezza gioco si è però arreso al n. 3 del mondo col punteggio di 64 63 nel match di primo turno al China Open, ATP 500 in scena in quel di Pechino. L'azzurro ha ceduto la battuta nel decimo ed ultimo game nel primo parziale, mentre nel secondo è stato bravo ad allungare la sfida nonostante uno svantaggio di 5-1. Zverev, però, non ha più tremato, regalandosi l'accesso agli ottavi dove affronterà Corentin Moutet.

La qualità non è mancata a Sonego, autore di 17 vincenti e 16 non forzati. A fare la differenza è stata proprio la prestazione offerta da Zverev, capace di piazzare 23 vincenti e 13 gratuiti con l'82% di prime in campo. Per ben 25 volte inoltre ha "forzato" l'errore dell'allievo di Fabio Colangelo, che ha pagato più di tutto il magro 22% di punti vinti con la seconda (2/9) nel secondo set.

IL MATCH
Nel suo primo turno di battuta, Sonego fa subito intravedere l’idea di non sottostare al ritmo imposto da Zverev nello scambio. La prima sortita rete non paga, ma il primo drop shot (nello stesso game) è anche uno degli “highlights” dell’intero parziale. In cui il tedesco, purtroppo per Sonego, si rivela inavvicinabile al servizio.

“Ho avuto qualche problema alla schiena, negli ultimi mesi – aveva detto prima del torneo il n. 3 del mondo -. Questo mi ha creato difficoltà al servizio e nelle rotazioni. Dopo lo US Open mi sono fermato per la prima volta e ho fatto qualche iniezione, e ora mi sento meglio”. I numeri al servizio, d’altronde, sottolineano le sue buone sensazioni con un 93% di prime in campo (25/27) ed una realizzazione del 76% (19/25).

La carica di Alexander Zverev (Getty Images)

La carica di Alexander Zverev (Getty Images)

Sonego, dal canto suo, si difende con coraggio nei propri turni, cercando sempre di portare i propri colpi in anticipo, di muovere l’avversario restando il più vicino possibile alla riga di fondo, anche a costo di prendersi qualche rischio. Tra quarto, sesto e ottavo game, infatti, il torinese tiene la battuta ai vantaggi, pur senza concedere palle break.

Nel settimo game, invece, è Zverev a recuperare brillantemente da 15-30 con due ace consecutivi. Il gioco chiave, però, è il decimo, sul servizio dell’italiano. In questo caso, il teutonico ha pieni meriti nel disinnescare il colpo di inizio gioco di Sonego. Sotto 15-30, il n. 44 subisce quindi l’iniziativa dell’avversario con un rovescio vincente, e sul primo set point è costretto a capitolare con un tentativo improbabile di “tweener” che termina largo.

Il break, giunto nell’ultimo game, rappresenta un’ulteriore iniezione di fiducia per Zverev, che aumenta anche l’intensità da fondo campo. Perdendo di incisività al servizio, d’altronde, Sonego fatica nel tenere in mano le redini dello scambio, e nel quarto game subisce un nuovo break tre grandi accelerazioni di dritto del n. 3 al mondo (di cui due vincenti diretti).

Nel sesto game sul volto di Sonego si vede un po’ di inquietudine, punita nuovamente da Zverev con una bella volée vincente per lo 0-30. Poi l’italiano accorcia nel punteggio, ma sul 15-40 un doppio fallo pregiudica definitivamente le sue chance di rimonta. Non basta neanche lo scatto d’orgoglio sull’1-5, con un contro-break firmato da un ottimo passante di dritto. Sul 5-3 in suo favore, Zverev torna al servizio per il match e questa volta chiude senza grossi problemi una partita interpretata oggettivamente in maniera impeccabile.

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