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Come nasce il servizio con salto di Ben Shelton, che per la prima volta affronta Jannik Sinner a Shanghai. Appuntamento alle 12.30 ora italiana. Lo statunitense è dodicesimo per rendimento al servizio nelle ultime 52 settimane, l'altoatesino terzo in risposta
di Alessandro Mastroluca | 09 ottobre 2023
Quando Ben Shelton inizia ad agitare la racchetta, che tiene con la mano sinistra, e la pallina, che regge con la destra a contatto con la racchetta, gli avversari sanno che sta per succedere qualcosa. E' un segnale, che Jannik Sinner vedrà, e a cui dovrà reagire, per la prima volta in carriera. Il neo-ventunenne, che ha festeggiato oggi il compleanno, affronta l'altoatesino nell'ottavo di finale del Masters 1000 di Shanghai non prima delle 12.30 ora italiana. E' una sfida manifesto, che mette di fronte due dei grandi talenti della generazione che si affaccia alle porte dell'Olimpo del tennis. E' una sfida manifesto anche sul piano tecnico. Secondo l'ATP, infatti, nelle ultime 52 settimane Shelton è dodicesimo per rendimento al servizio, Sinner terzo in risposta.
Call your friends, call your family ??
— ATP Tour (@atptour) October 9, 2023
It’s Ben Shelton’s birthday so it’s time to celebrate ?? pic.twitter.com/TnOseibBeB
Il movimento del servizio di Shelton rimane l'aspetto più personale del suo tennis. Il pendolo preparatorio fissa e ordina i tempi prima della fase successiva: Ben si lancia la palla e tende il braccio destro in alto e in avanti; intanto piega il braccio sinistro all'indietro con il gomito alto e porta il piede sinistro verso quello destro. Li tiene attaccati, paralleli alla linea di fondo.
Poi mentre la palla è in aria Shelton piega le ginocchia e allarga le spalle. E' come vedere una fionda caricata pronta a rilasciare energia e potenza. E Shelton libera energia e potenza con tanto di salto in avanti.