L'azzurro centra la sua ottava finale della stagione e con lei la certezza di chiudere la stagione da numero uno del mondo: "Arrivarci è un conto, chiuderla un altro". E sul tennis italiano aggiunge: "Siamo in tanti, non ci sono solo io. E' bellissimo veder crescere così tanto questo sport"
12 ottobre 2024
"Credo che come partita oggi era molto difficile, lui ha giocato molto bene e io ho cercato di stare lì con i miei game di servizio per poi nei game di risposta cercare di trovare una soluzione come fatto nell'ultimo game. Essere numero uno di fine anno è sempre stato un mio obiettivo, arrivarci è un conto, ma finirlo è un altro. Sono molto contento, e siamo molto contenti di giocare un'altra finale qui a Shanghai, è un torneo molto molto speciale e speriamo di fare un'ottima partita". Così Jannik Sinner a commentato a caldo la vittoria in semifinale ottenuta contro Tomas Machac.
"E' una bella sensazione (sapere di chiudere l'anno da n.1 del mondo) e sono molto contento di esserci riuscito. E' stata una stagione fantastica per me ma non è ancora finita. Domani mi attende una grande finale, la prima qui a Shanghai, e non vedo l'ora di giocarla. Speriamo davvero sia un bel match. Diventare n.1 del mondo era un sogno per me, ma esserlo anche a fine stagione è una sensazione diversa e anche durante i tornei è un po' diverso e per questo cerco di restare concentrato su domani", ha esordito così Jannik Sinner in conferenza stampa dopo il successo ottenuto in semifinale nel Rolex Masters contro il ceco Tomas Machac.
A tener banco ovviamente c'è il traguardo raggiunto del numero uno di fine stagione: "Non immaginavo certo (di vivere una stagione così), non si può mai prevedere il futuro. Io cerco sempre di migliorare come giocatore ma poi dipende anche da come si comincia la stagione. Se la si comincia bene come è accaduto a me in Australia se ne ricava molta più fiducia per il resto dell'anno".

Nessun tennista italiano prima di lui era riuscito a chiudere una stagione in vetta al ranking. Un traguardo che inorgoglisce Sinner ma che non impedisce lui di restar lucido quando si tratta di fare un bilancio sullo stato di salute di tutto il movimento: "Per l'Italia è una cosa molto bella: è un bel paese e abbiamo tutto ciò di cui abbiamo bisogno: cibo, montagne, mari e tutto il resto. Crescendo poi ognuno sviluppa la propria mentalità, diversa in ogni angolo del paese, ed è una cosa davvero carina. Io sono orgoglioso di essere italiano, provo a restituire qualcosa ai tifosi che così tanto amore mi hanno dato e sono felice di trovarmi in questa posizione. Ma non ci sono solo io, siamo tanti ottimi giocatori: siamo nella top100, nella top200, p bellissimo vedere il tennis crescere così tanto e speriamo possa crescere ancora di più".
La riflessione si è poi spostata sulla finale e sui rivali che l'azzurro potrebbe ritrovarsi contro, due giocatori con cui in passato ha dato vita a grandi sfide e rivalità che in finale vivranno l'ennesimo capitolo: "Se dovessi affrontare Novak, con lui in passato abbiamo sempre giocato sfide molto tirate, lui rappresenta una delle sfide più grandi che il nostro sport possa offrire. Affrontarlo in finale sarebbe speciale, ma staremo a vedere come andrà. Con Taylor abbiamo giocato una finale Slam, ci conosciamo un po' meglio anche se non è che ci siamo sfidati così tante volte. E' un giocatore potente, dotato di un gran servizio e di ottimi colpi dal fondo. Novak si muove un po' meglio, è un giocatore diverso, ma in ogni caso sono davvero contento di potermi giocare un'altra finale".