

Il ceco, autore di una stagione in crescendo, analizza la vittoria ai quarti contro Alcaraz: "Ero nervoso, certo, e chi non lo sarebbe? Ma sono riuscito a gestirla bene mentalmente". Ora lo attende la semifinale contro Sinner: "Pronto a raccogliere la sfida"
10 ottobre 2024
"Ho giocato in modo incredibile dall'inizio alla fine. Il primo set è stato equilibrato, si è deciso per uno o due punti, ma nel secondo ho giocato ancora meglio e sono andato subito avanti di un break. Carlos ha provato a farsi più aggressivo, ma sono riuscito a restare tranquillo e a dare il meglio verso la fine del match, per questo sono davvero contento per questa vittoria". Ha commentato così in conferenza stampa Tomas Machac la sua vittoria ai quarti di finale del Rolex Masters di Shanghai contro Carlos Alcaraz. Una vittoria che sin qui è stata senza dubbio la grande sorpresa del torneo e che conferma i passi avanti compiuti dal ceco capace in questa stagione di raggiungere la finale dell'ATP250 di Ginevra superando lungo il cammino Novak Djokovic.
MACHAC BATTE ALCARAZ: SINNER, N.1 DI FINE ANNO A UN PASSO
Confuso, a disagio, impreciso, è stato lo stesso Carlos Alcaraz, giunto in conferenza prima di lui, a dichiarare come a un certo punto non sapesse più cosa fare per contrastare il livello di gioco messo in campo da Machac: "E' dal match contro Tommy Paul che sto giocando così - ha commentato ancora il ceco - Ho provato a dare continuità al livello messo in campo e ci sono riuscito fin dalle prime battute. La chiave è stata questa. Contro Alcaraz sapevo che dovevo provare a giocare così se volevo avere chance di vittoria, ho provato a rallentare un po' il ritmo degli scambi perché lui aveva iniziato a tirare molti vincenti. La strada era solo quella e sono riuscito a tenerla fino alla fine".
L'approdo in quella per lui sarà anche la prima semifinale in un Masters1000 in carriera è stata vissuta in modo ambivalente da Machac. Da un lato un comprensibile nervosismo: "Certo che lo ero, è impossibile non esserlo quando si giocano partite come questa. Ero però anche felice. In ogni match sto cercando di imparare quel che di giusto sono riuscito a fare e ciò che devo migliorare. In Davis contro di lui avevo giocato un bel match, ma avevo capito che dovevo provare a fare qualcosa di diverso, ed è quel che è accaduto qui".
Ma dall'altro anche la consapevolezza di avere qualche carta da giocare dopo un primo confronto conclusosi anticipatamente un mese fa nella fase a gironi di Coppa Davis: "Certo, in Davis mi ero dovuto ritirare. Avrei potuto anche perdere in tre set, non lo so, ma non ero certo contento di non aver potuto terminare il match. Aspettavo un'occasione per rifarmi, e un quarto di finale contro di lui era una delle migliori. Anche quando ho perso il servizio sul 3 pari nel secondo set non mi sono demoralizzato perché sapevo di non aver fatto nulla di sbagliato. Sapevo di poter far meglio e per questo sono contento di come l'ho saputa gestire dal punto di vista mentale".
Adesso l'accesso in finale passerà dalla sfida contro Jannik Sinner, una sfida in cui "proverò a mantenere questo livello e vedremo come andrà - ha glissato congedandosi l'attuale n.33 del mondo - Di sicuro mi godrò il match. Giocherò contro il n.1 del mondo, capace di mettere in campo un tennis incredibile, specialmente sul veloce. Oggi contro Medvedev ha giocato benissimo, ma non vedo l'ora di raccogliere questa sfida".
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