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Diego Schwartzman rimanda l'addio al tennis. "Pensavo di piangere a fine partita, non di dovermi rimettere sulla cyclette e prepararmi per tornare in campo domani" ha detto il Peque, con un enorme sorriso a illuminargli il volto, dopo il successo su Nicolás Jarry, n.40 del mondo e finalista dodici mesi fa dell'IEB+ Argentina Open, con il punteggio di 76(10) 46 63.
Schwartzman non vinceva un match di main draw in un torneo ATP dall'ottobre 2023, quando superò Francisco Cerundolo a Tokyo. Non si aspettava, ha ammesso, di interrompere l'attesa proprio a Buenos Aires nella sua ultima settimana da tennista professionista "Soffro molto di stomaco. Ieri tutto il giorno al club, la pioggia. Ho preso 200 pillole per poter giocare oggi", ha detto l'argentino.
SE QUEDA. ????
— Tennis TV (@TennisTV) February 12, 2025
With his career on the line, @dieschwartzman stuns last year’s finalist Jarry 7-6(10) 4-6 6-3 in Buenos Aires!! pic.twitter.com/9J3LOOKQX1
Il Peque, numero 8 del mondo, chiuderà proprio a Buenos Aires una carriera in cui ha vinto quattro titoli ATP, il più prestigioso dei quali a Rio de Janeiro (ATP 500) nel 2018. Nel 2020 ha ottenuto i suoi migliori risultati. Agli Internazionali BNL d'Italia ha firmato la prima vittoria contro un Top 10 battendo l'allora numero 2 Rafa Nadal ai quarti prima di cedere in finale contro Novak Djokovic. Al Roland Garros ha piegato l'allora numero 3 Dominic Thiem ai quarti in cinque set per poi arrendersi a Nadal in semifinale. Dopo questo risultato è diventato il nono argentino in Top 10 e il giocatore più basso a entrare tra i migliori otto del mondo dai tempi di Harold Solomon nel 1981.
"Gli ultimi anni non sono stati facili, ma volevo che il mio ultimo torneo fosse speciale. Volevo godermi ogni momento" ha detto Schwartzman che affronterà lo spagnolo Pedro Martínez. Per chi vince all'orizzonte un possibile quarto di finale contro Lorenzo Musetti.
La gioia di Diego Schwartzman a Buenos Aires (Getty Images)
Per Schwartzman, il più grande premio di questa settimana è l'affetto che ha ricevuto a Buenos Aires. “Di solito i primi giorni c'è meno gente al torneo. Invece contro Jarry c'erano tutti a vedermi. Son venuti tanti giocatori, non solo quelli con cui vado più d'accordo. L'affetto che ho ricevuto, da amici e familiari e da persone che non conosco è stato incredibile"